simone_favaro

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13 years ago @ Simone Favaro - Post D... - Panta rei, la liquidit... · 0 replies · +1 points

Il brand diventa liquido perchè è la società ad essere liquida. Non mi stupisce quello che dici Titti. Anzi, tutto torna :-)

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - Privacy: da questione ... · 0 replies · +1 points

Grazie Matteo, interessante intervento, davvero!

la chiusura in grassetto è esattamente quello che sostengo io. Ognuno di noi è responsabile dei propri dati.
L'unica cosa normativamente gestibile è la strumentazione. Le aziende devono predisporre tutte le funzioni che consentano all'utente di gestire i propri dati. Il come gestirli deve essere delegato al singolo. Questo richiede una "cultura" della privacy che non deve passare, però, attraverso il proibizionismo.
Essendo noi in un mondo Globale, questo è un tema che non può e non deve essere delegato agli Stati-Nazione, ma ad organismi internazionali: non europei, non statunitensi, ma mondiali. Organismi che potrebbero essere rappresentati nuove imprese sociali, perché no? Organismi, comunque, che non siano espressione di forze politiche o di interessi privati. Organismi indipendenti che potrebbero nascere in rete.
Il loro compito: definire gli strumenti e diffondere la cultura sull'utilizzo della rete.
Una bella sfida, non c'è dubbio

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - Cervelli al confino. V... · 0 replies · +1 points

Sì, infatti. Elena Ianni parlava delle risposte che le davano gli head hunter e lui ha fatto questa uscita. Se queste sono queste le Associazioni di Categoria, possiamo farne anche a meno.

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - La portata della rete ... · 0 replies · +1 points

Ciao Gian Paolo, grazie! ti scrivo così ti lascio i miei recapiti.
A presto,
Simone

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - “Dalle proposte alle... · 0 replies · +1 points

Grazie Luigi.

Credo che lo spirito del Barcamp è sì quello di far cambiare marcia, ma non in modo passivo bensì con proposte e progetti.

Persone che si mettono assieme e portano il cambiamento con \"fatti\"...

Ho letto il tuo feed e la questione delle risorse. Importantissime, sicuramente. Ma si può fare molto anche con poco ed iniziative come queste, dove la collaborazione è la risorsa principale, ne sono un esempio

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - “Dalle proposte alle... · 0 replies · +1 points

Doveroso, vista la bontà dell\'iniziativa! :)

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - Riflessioni sul Person... · 0 replies · +1 points

Non posso e non saprei aggiungere nulla più di quanto tu stesso abbia espresso, Tommaso. E\' sempre il solito problema: se l\'idea di base è buona, sono i metodi di applicazione ad essere sbagliati. Io credo, come te, nell\'interezza di un individuo. Non discrimino le amicizie dal lavoro che fanno, così come non giudico un professionista dagli aspetti personali. Come dici tu: sono complementari e non esclusivi. Spero che chi fa selezione tenga presente questo aspetto.

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - Il sogno reale di una ... · 0 replies · +1 points

Matteo, anche io sono moderatamente ottimista.

La rete sta permettendo una rivoluzione che mai si sarebbe potuta immaginare prima. Ed è incontrollabile ed inarrestabile.

L\'altro giorno, a Padova, c\'è stato il comizio di Grillo. L\'annuncio dell\'evento - a parte rare eccezioni - è stato generalmente ignorato. Bene. La piazza era stracolma come mai avevo visto prima. Il Corriere del Veneto ha parlato di 2.000 presenze: rete e volantinaggio hanno fatto tutto.

E questo è solo l\'esempio più eclatante.

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - «Nessuno paga, piccol... · 0 replies · +1 points

La mia non è una questione di moderazione ma semplicemente non credo assolutamente agli slogan e a forme di "URLO" sguaiato.
Come te non sono ottimista sulla situazione e concordo sull'analisi da te fatta in prospettiva sul posizionamento a livello mondiale.

Da anni seguo la Cina, anche se non per lavoro, e da "osservatore esterno" confermo che il superamento che sta avvenendo coinvolgerà non solo l'economia, ma anche la cultura. E non interesserà solo l'Italia, ma l'intero attuale modello economico occidentale. Piaccia o non piaccia.

Concordo inoltre sul fallimento degli stati-nazione. O meglio, più che di fallimento parlerei di obsolescenza. D'altronde quel modello è nato in un particolare contesto che andava bene, appunto, quando i confini economici corrispondevano a quelli geografici. E' chiaro che di fronte ad un mondo globale lo stato-nazione sta presentando i suoi limiti e, come dici tu, ignorarli non è di aiuto a nessuno. Con l'andare degli anni le condizioni economico-sociali di ciascuna area stanno mutando e si accentuano. L'appiattirle significa, come avviene, rallentare aree economiche a maggiore spinta e non avere gli strumenti necessari per sviluppare le zone in maggiore difficoltà.

Non credo che la secessione sia la soluzione.

Il modello che a mio avviso è più promettente è quello della rete : ovvero in un insieme di nodi autonomi che collaborano attraverso connessioni variabili a seconda delle esigenze che si presentano. Questo, però, NON deve sfociare in auspicate visioni ISOLAZIONISTE.
Come concretizzarlo? Ripeto non sono un economista ma il buon senso mi suggerisce uno spostamento di tutte le politiche economiche a livello territoriale, mantenendo solo alcuni elementi sociali a livello centrale.

Il sistema delle caste che - giustamente accusi - tuttavia non è un fenomeno solo centrale. Se guardiamo proprio dentro la nostra regione, oggi, possiamo ben vedere come il sistema-impresa sia la fotocopia del Baronismo Centrale dove non lavora CHI VALE, ma lavora chi SA MEGLIO DESTREGGIARSI. Teoricamente l'uno non esclude automaticamente l'altro. Nella realtà, però, avviene questo. Quindi, per come la vedo io, il problema è puramente culturale. Una volta cambiata la cultura del "Mangia fin che puoi tanto poi qualcuno pagherà", qualsiasi modello va bene.

Grazie comunque del tuo contributo.

14 years ago @ Simone Favaro - Post D... - «Nessuno paga, piccol... · 0 replies · +1 points

anche in questo caso. Condivido in linea di massima il ragionamento. Non sono un economista, quindi faccio fatica a confermare in toto.
E come prima, lascerei cadere certi tipi di slogan. Ripeto: capisco l'esasperazione di una certa situazione, ma ritengo poco proficuo inneggiare a indipendentismi proprio in un momento storico in cui è fondamentale fare sistema dal basso. Non credi?