- L'IMU non viene del tutto tolta - Berlusconi fa cadere il governo - Napolitano prima indice nuove elezioni e poi si dimette - Marina scende in campo - Al posto delle primarie Pd si fanno quelle di coalizione. Vince Renzi - Entro fine anno si vota.
rispondo che se B. fa cadere il governo, il pd non farà le primarie ne per segretario ne per coalizione, sarà candidato direttamente Letta...allora Marina vincerebbe a mani basse.
Senza legge elettorale Napo non ci pensa proprio a sciogliere le camere, farebbe in modo di fare uscire un Letta Bis con lo scopo di cambiare la legge...
vabbè ma non lo mandassero in tv... sembrava un ragazzino spaurito. La Carfagna lo interrompeva ogni due secondi, e lui manco il coraggio di protestare.
«Governare in questa situazione è una sfida che ha dell'impossibile». Lo afferma il ministro degli Esteri Emma Bonino in un'intervento a Radio Anch'io.
«D'improvviso il Nipote dello Zio si è ricordato della legge elettorale nel timore di perdere le prossime elezioni e su suggerimento di Violante sta valutando un premio di maggioranza da assegnare con un ballottaggio tra i due candidati premier piu' votati». Una ipotesi che per Grillo significherebbe «un presidenzialismo con il trucco, un super-porcellum».
Grillo ovviamente gioca allo sfascio, ma questo come altri argomenti sono assolutamente fondati. Dove stava Letta quando qualcuno diceva che la legge elettorale veniva dopo le riforme costituzionali? Dove stava Letta quando Giachetti faceva una proposta? Adesso che crolla tutto vogliono fare quello che avrebbero dovuto fare come primo atto del governo/Parlamento.
Imu, Epifani: non è in accordo governo "Berlusconi sbaglia. Nel discorso programmatico che ha ricevuto la fiducia del Parlamento, Letta ha detto: 'Superare l'attuale sistema di tassazione della prima casa e dare tempo a governo e Parlamento di elaborare e applicare una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti'. Ora il governo su questa indicazione trovi una soluzione equa".
Inutile parlare di riduzione di tasse, interventi anti-burocrazia, efficienza della PA, e poi prorogare il blocco degli stipendi degli statali fino a fine 2014. Facendolo tra l'altro in semi-clandestinità ad agosto inoltrato, per coprire la vergogna. Meno soldi per milioni di persone, nessuna meritocrazia, zero motivazioni per lavorare meglio.
E' una cosa disgustosa... che poi sono fermi dal 2010, con una perdita complessiva di potere d'acquisto di circa il 10%. Invece di tagliare gli sprechi, rendono tutti un po' più poveri, alla faccia della meritocrazia.
Il problema sta proprio nel fatto è che un taglio lineare. Lavori molto oppure pochissimo? Non c'è nessuna differenza. Lavori bene o male? Nessuna differenza. C'è solo una categoria di "fortunati" che sono fuori dal blocco, non li voglio nemmeno citare perché sennò sembra che sono d'accordo col Cav. Che però qualche ragione ce l'ha.
Guarda, io sono di sinistra ma non pauperista, e ritengo che il magistrato, così come il palamentare, il medico ma anche il manager di una grande società pubblica abbia diritto ad uno stipendio adeguato alla sua professionalità e alle sue responsabilità.
Il problema è che nel pubblico è molto difficile valutare il merito, e soprattutto il sistema di retribuzione e di avanzamenti è molto spesso scollegato dai risultati raggiunti, così è lasciato tutto all'etica e alle motivazioni del dipendente. Non mi sentirai mai parlare di Ka$ta o di privilegiati, perchè non è quello il punto; il punto è introdurre meccanismi per cui chi è in una posizione di responsabilità sia costretto a meritarsi l'alto stipendio che giustamente riceve.
Guardando i trend dei vari istituti di ricerca, i risultati dei partiti sono molto stazionari, difficile che di qui alle elezioni la situazione cambi...
“Possiamo essere convocati in ogni momento, la Camera non chiude per ferie”. Le parole di Laura Boldrini, accolte dal boato ironico dei grillini, sciolgono le fila del Parlamento. Appuntamento a Montecitorio il 6 settembre, un venerdì, tanto per dire che si torna al lavoro la prima settimana di settembre. Ma fino al 9 del prossimo mese tra i corridoi del Palazzo non si vedranno più circolare onorevoli di sorta. “È come l’ultimo giorno di scuola – commenta in cortile un gruppetto di deputati del Pd – ci manca solo che qualcuno ci tiri un gavettone da una finestra”.
E in effetti il clima che si respira è proprio quello, certificato dalla stessa presidente, che facendo gli auguri a Sara Moretto, peon democratica “che ha dato stanotte alla luce la piccola Celeste”, si lascia andare ad un poco formale “Auguri Sara!”. La seduta è tolta. Schizzano via i pochi deputati del Pdl e di Scelta Civica presenti, i Democratici si scambiano una lunga teoria di baci ed abbracci, quasi come una grande famiglia che si riunisce dopo tanto tempo per un matrimonio. Tutti cercano spasmodicamente di intercettare lo sguardo di Roberto Speranza ma, soprattutto, di Guglielmo Epifani, per un ultimo saluto, mentre Roberto Giachetti sonnecchia sul suo scranno, dopo la levataccia di questi giorni per il ritorno ad un antico amore, la conduzione della rassegna stampa di Radio Radicale.
I grillini si fermano impettiti ai loro posti, impegnati nell’ultima polemica prima della spiaggia. Sono Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio a lanciarla (“Avete fatto solo decreti, nemmeno una legge di iniziativa parlamentare”). Boldrini è già con la testa in vacanza (“È forte il mio impegno sulle leggi di iniziativa popolare”), Simone Baldelli ed Ettore Rosato rimangono perr obblighi contrattuali ad alimentare il battibecco.
La maggior parte dei deputati di Beppe Grillo non ha idea di dove andrà in vacanza. “Non sono riuscito a programmare ancora niente”, dice Daniele Del Grosso, fresco di spedizione in Kazakistan per incontrare Alma Shalabayeva. Poche idee anche per Luigi Gallo, “ma un posto a misura di bambino, ne ho due piccoli”. Giuditta Pini, la giovane piddina la cui tesi ha destato l’interesse di Giorgio Napolitano, siede in posizione zen su un divanetto dell’area fumatori. Scambia qualche battuta con Pippo Civati: “No, ma quali ferie, lavoro, lavoro, lavoro. È la dura vita del candidato alla segreteria” scandisce sornione. Poco più in là Emanuele Fiano dialoga dall’alto dei suoi quasi due metri con Renato Brunetta. “Il gigante e il bambino”, ironizza un onorevole del Pd.
Giorgio Lainati, membro azzurro della Commissione di Vigilanza Rai, sta chiudendo le ultime pratiche romane e scherza in Transatlantico: “Vado in Spagna. Ma non in vacanza, vado proprio a viverci”. Obiettivi più modesti per Raffaello Vignali: “Quasi non passo da casa appena torno. Dall’aeroporto filo dritto in montagna con la mia famiglia”. Ferie brevi, domenica 18 inizia il Meeting di Rimini, “e c’è subito l’incontro dell’intergruppo per la Sussidiarietà”. Aris Prodani andrà in Croazia, uno spostamento di pochi kilometri per il grillino di Trieste, così come la Democratica Simona Malpezzi. Lungo il viaggio per Paola Pinna, che volerà nell’antica Persia, più modesto quello di Fausto Raciti, che tornerà per qualche giorno a casa, ad Acireale, per poi “andare in giro per tutta l’estate per le feste democratiche”.
C’è ancora tempo per l’intervento dello stellato Francesco Cariello. Inizia a parlare di un quadro, e di quello che ci sarebbe “scritto” dentro. È solo dopo un po’ che i colleghi degli altri schieramenti si rendono conto che si sta goffamente riferendo all’altorilievo alle spalle della presidenza. “In quel quadro ci sono due anime – declama - l'anima del guerriero e l'anima della diplomazia. Ebbene, in quest'Aula noi oggi rappresentiamo l'animo del guerriero, dall'altro lato c’è l'animo della diplomazia ma, che vogliate o no, in quest'Aula quelle due anime devono partecipare insieme a fare le leggi”. Chiosa un deputato romano: “Si vabbé, l’anima de li mort…..”. Buone vacanze a tutti.
Enrico C 138p · 607 settimane fa
KriKadosh 132p · 607 settimane fa
- L'IMU non viene del tutto tolta
- Berlusconi fa cadere il governo
- Napolitano prima indice nuove elezioni e poi si dimette
- Marina scende in campo
- Al posto delle primarie Pd si fanno quelle di coalizione. Vince Renzi
- Entro fine anno si vota.
che ne dite?
McFabbio2 131p · 607 settimane fa
Federico56 104p · 607 settimane fa
deagle1 114p · 607 settimane fa
Federico56 104p · 607 settimane fa
Enrico C 138p · 607 settimane fa
Pablito_Forza Troika 109p · 607 settimane fa
Lotti_007_Tont 156p · 607 settimane fa
Pablito_Forza Troika 109p · 607 settimane fa
Lord Beckett 126p · 607 settimane fa
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Spinoza 122p · 607 settimane fa
Spinoza 122p · 607 settimane fa
Enrico C 138p · 607 settimane fa
«D'improvviso il Nipote dello Zio si è ricordato della legge elettorale nel timore di perdere le prossime elezioni e su suggerimento di Violante sta valutando un premio di maggioranza da assegnare con un ballottaggio tra i due candidati premier piu' votati». Una ipotesi che per Grillo significherebbe «un presidenzialismo con il trucco, un super-porcellum».
alexmad86 112p · 607 settimane fa
Loca1977 131p · 607 settimane fa
Dove stava Letta quando qualcuno diceva che la legge elettorale veniva dopo le riforme costituzionali?
Dove stava Letta quando Giachetti faceva una proposta?
Adesso che crolla tutto vogliono fare quello che avrebbero dovuto fare come primo atto del governo/Parlamento.
Lotti_007_Tont 156p · 607 settimane fa
Enrico C 138p · 607 settimane fa
Sam 130p · 607 settimane fa
"Berlusconi sbaglia. Nel discorso programmatico che ha ricevuto la fiducia del Parlamento, Letta ha detto: 'Superare l'attuale sistema di tassazione della prima casa e dare tempo a governo e Parlamento di elaborare e applicare una riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie, soprattutto quelle meno abbienti'. Ora il governo su questa indicazione trovi una soluzione equa".
Loca1977 131p · 607 settimane fa
Facendolo tra l'altro in semi-clandestinità ad agosto inoltrato, per coprire la vergogna.
Meno soldi per milioni di persone, nessuna meritocrazia, zero motivazioni per lavorare meglio.
Pablito_Forza Troika 109p · 607 settimane fa
Invece di tagliare gli sprechi, rendono tutti un po' più poveri, alla faccia della meritocrazia.
Loca1977 131p · 607 settimane fa
Lavori molto oppure pochissimo? Non c'è nessuna differenza.
Lavori bene o male? Nessuna differenza.
C'è solo una categoria di "fortunati" che sono fuori dal blocco, non li voglio nemmeno citare perché sennò sembra che sono d'accordo col Cav. Che però qualche ragione ce l'ha.
Pablito_Forza Troika 109p · 607 settimane fa
Il problema è che nel pubblico è molto difficile valutare il merito, e soprattutto il sistema di retribuzione e di avanzamenti è molto spesso scollegato dai risultati raggiunti, così è lasciato tutto all'etica e alle motivazioni del dipendente. Non mi sentirai mai parlare di Ka$ta o di privilegiati, perchè non è quello il punto; il punto è introdurre meccanismi per cui chi è in una posizione di responsabilità sia costretto a meritarsi l'alto stipendio che giustamente riceve.
Enrico C 138p · 607 settimane fa
CDU 42%
SPD 25%
Verdi 13%
Sinistra - Linke 7%
Liberali - Fdp 5%
Pirati 3%
Altri partiti 5%
- Sondaggio Emnid
CDU 40%
SPD 25%
Verdi 13%
Sinistra - Linke 8%
Liberali - Fdp 5%
Pirati 3%
No euro - Afd 2%
Altri partiti 4%
Enrico C 138p · 607 settimane fa
Lotti_007_Tont 156p · 607 settimane fa
Enrico C 138p · 607 settimane fa
Spinoza 122p · 607 settimane fa
Lotti_007_Tont 156p · 607 settimane fa
rinocasciolp 125p · 607 settimane fa
Lotti_007_Tont 156p · 607 settimane fa
Sam 130p · 607 settimane fa
Lotti_007_Tont 156p · 607 settimane fa
Sam 130p · 607 settimane fa
Lotti_007_Tont 156p · 607 settimane fa
McFabbio2 131p · 607 settimane fa
Sam 130p · 607 settimane fa
Lotti_007_Tont 156p · 607 settimane fa
Enrico C 138p · 607 settimane fa
ù_ù
Akyba_Renzosh 128p · 607 settimane fa
McJulio 146p · 607 settimane fa
Akyba_Renzosh 128p · 607 settimane fa
McJulio 146p · 607 settimane fa
E in effetti il clima che si respira è proprio quello, certificato dalla stessa presidente, che facendo gli auguri a Sara Moretto, peon democratica “che ha dato stanotte alla luce la piccola Celeste”, si lascia andare ad un poco formale “Auguri Sara!”. La seduta è tolta. Schizzano via i pochi deputati del Pdl e di Scelta Civica presenti, i Democratici si scambiano una lunga teoria di baci ed abbracci, quasi come una grande famiglia che si riunisce dopo tanto tempo per un matrimonio. Tutti cercano spasmodicamente di intercettare lo sguardo di Roberto Speranza ma, soprattutto, di Guglielmo Epifani, per un ultimo saluto, mentre Roberto Giachetti sonnecchia sul suo scranno, dopo la levataccia di questi giorni per il ritorno ad un antico amore, la conduzione della rassegna stampa di Radio Radicale.
I grillini si fermano impettiti ai loro posti, impegnati nell’ultima polemica prima della spiaggia. Sono Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio a lanciarla (“Avete fatto solo decreti, nemmeno una legge di iniziativa parlamentare”). Boldrini è già con la testa in vacanza (“È forte il mio impegno sulle leggi di iniziativa popolare”), Simone Baldelli ed Ettore Rosato rimangono perr obblighi contrattuali ad alimentare il battibecco.
La maggior parte dei deputati di Beppe Grillo non ha idea di dove andrà in vacanza. “Non sono riuscito a programmare ancora niente”, dice Daniele Del Grosso, fresco di spedizione in Kazakistan per incontrare Alma Shalabayeva. Poche idee anche per Luigi Gallo, “ma un posto a misura di bambino, ne ho due piccoli”. Giuditta Pini, la giovane piddina la cui tesi ha destato l’interesse di Giorgio Napolitano, siede in posizione zen su un divanetto dell’area fumatori. Scambia qualche battuta con Pippo Civati: “No, ma quali ferie, lavoro, lavoro, lavoro. È la dura vita del candidato alla segreteria” scandisce sornione. Poco più in là Emanuele Fiano dialoga dall’alto dei suoi quasi due metri con Renato Brunetta. “Il gigante e il bambino”, ironizza un onorevole del Pd.
Giorgio Lainati, membro azzurro della Commissione di Vigilanza Rai, sta chiudendo le ultime pratiche romane e scherza in Transatlantico: “Vado in Spagna. Ma non in vacanza, vado proprio a viverci”. Obiettivi più modesti per Raffaello Vignali: “Quasi non passo da casa appena torno. Dall’aeroporto filo dritto in montagna con la mia famiglia”. Ferie brevi, domenica 18 inizia il Meeting di Rimini, “e c’è subito l’incontro dell’intergruppo per la Sussidiarietà”. Aris Prodani andrà in Croazia, uno spostamento di pochi kilometri per il grillino di Trieste, così come la Democratica Simona Malpezzi. Lungo il viaggio per Paola Pinna, che volerà nell’antica Persia, più modesto quello di Fausto Raciti, che tornerà per qualche giorno a casa, ad Acireale, per poi “andare in giro per tutta l’estate per le feste democratiche”.
C’è ancora tempo per l’intervento dello stellato Francesco Cariello. Inizia a parlare di un quadro, e di quello che ci sarebbe “scritto” dentro. È solo dopo un po’ che i colleghi degli altri schieramenti si rendono conto che si sta goffamente riferendo all’altorilievo alle spalle della presidenza. “In quel quadro ci sono due anime – declama - l'anima del guerriero e l'anima della diplomazia. Ebbene, in quest'Aula noi oggi rappresentiamo l'animo del guerriero, dall'altro lato c’è l'animo della diplomazia ma, che vogliate o no, in quest'Aula quelle due anime devono partecipare insieme a fare le leggi”. Chiosa un deputato romano: “Si vabbé, l’anima de li mort…..”. Buone vacanze a tutti.
da HP( B) )