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Deciso forte ostruzionismo delle opposizioni (Lega, FI, M5S e Fratelli d'Italia): a rischio approvazione decreto Salva Roma.
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Ormai lo scontro é tra sfascisti (Lega, grilluti e forzaitalioti) e civiltà ...
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7 risposta · attivo 587 settimane fa
La cosa curiosa è che i seguaci del miliardario di Genova si allineano alle baggianate del capo senza neppure leggere il contenuto dei provvedimenti, tipo quello sulle province ... sparano delle minchiate a raffica tipo quella della sostituzione con le città metropolitane o roba simile ...

Buoni solo a protestare ed a fare casino --- ecco perché hanno perso tutte le elezioni da un anno a questa parte
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Stasera il Segretario da Fazio.

Chi diserta sarà punito.
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La pubblicità del gioco d'azzardo sul blog di Beppe è davvero formidabile ---
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Scanzi
"Il lobbista (ex) mascherato è il prode Luigi Tivelli. Il Pd non perde occasione per generare disastri. Le sue parole sono raggelanti: caro Renzi, adesso l'esimio Tivelli lo cacci tu vero? Oppure la rottamazione (e il conseguente largo ai giovani furbino) vale solo quando c'è da mettere in segreteria nazionale qualche enfant prodige al contrario, tipo chi sbaglia ministeri, insulta i giornalisti o pare cavalcare un po' troppo disinvoltamente il voto di scambio?"

ma Tivelli lo cacciano o pure questa passa disinvoltamente in cavalleria?
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4 risposta · attivo 587 settimane fa
Il leghista Buonanno agita il forcone in aula
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Allora ragazzi la deflazione come la combattiamo :) ?

Meno 9 giorni all'anno della crescita.

Ovviamente i meriti andanno tutti al PD...

Cito un passo del libro di Krugman in cui citava un autore

"Sono convinto che la forza lavoro attualmente disponibile sia particolarmente poco adattabile e scarsamente addestrata. Non è in grado di cogliere le opportunità che potrebbe offrire l'industria. QUesto implica una situazione di estrema ineguaglianza: piena occupazione, straordinari in abbondanza, salari elevati, propserità per alcuni gruppi di privilegiati, e bassi salari, orari ridotti, disoccuazione e non di rado anche indigenza per gli altri"

Ovviamente Krugman sbeffeggià i teorici di questo pensiero che fu nel 1935 smentitato dai fatti della ripresa vera e keynesiana.

Ma appoggiamo letta, il pd dell'austerity che ci guiderà per il sol dell'avvenire...
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14 risposta · attivo 587 settimane fa
Da L’Unione Sarda del 22 dicembre 2013
Don Cannavera al congresso di Sel
Il candidato giusto
è Michele Piras

L'obiettivo primario è vincere le prossime elezioni regionali, la rotta è fissata da tempo, ma
restano da conoscere ancora i compagni di viaggio. La campagna elettorale di Sinistra ecologia
e libertà partirà oggi sotto la guida di un nuovo segretario regionale. Il successore di Michele
Piras sarà deciso questa sera al termine dalla due giorni di congresso all'Hotel Setar di Quartu
Sant'Elena.
L'accordo sarebbe stato raggiunto su un solo candidato: Luca Pizzuto, giovane ex assessore
alle Politiche sociali della Provincia di Carbonia-Iglesias. I vendoliani dovranno probabilmente
affidarsi a lui per gestire i nodi delle alleanze elettorali. Il più intricato tra tutti quello
riguardante i rapporti con il Partito democratico.
«Il Pd rimane il nostro alleato privilegiato nel centrosinistra - conferma Piras -, ma per
procedere fianco a fianco verso le urne non possiamo prescindere dalla scelta di un candidato
che soddisfi pienamente entrambi i partiti. Quella di Francesca Barracciu non può
rappresentarci».
Sel aspetta quindi il tanto atteso passo indietro della candidata di Sorgono, attenta però a non
chiudere le porte del dialogo.
«Non abbiamo un'indole masochista - dice Piras - né vogliamo arroccarci su posizioni
integraliste. Il ruolo di duri, puri, ma perdenti non ci si addice. Sbaglia però il Pd a
temporeggiare su una questione importante come il caso-Barracciu, il 2 marzo avremo la
grande opportunità di cambiare questa regione ma serve un progetto condiviso e una persona
con cui portarlo avanti fino alla fine».
Sul tema don Ettore Cannavera, intervenuto nel corso della serata, ha avanzato la sua
proposta. L'esponente dell'associazione “Terra di pace e di solidarietà” ha infatti indicato lo
stesso Michele Piras quale candidato giusto per guidare la coalizione alle prossime regionali.
Un nome importante per spazzare una volta per tutte dal centrosinistra l'ombra minacciosa
della questione morale.
Luca Mascia
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3 risposta · attivo 587 settimane fa
Chalid Chaouki, deputato PD si è rinchiuso nel Cie di Lampedusa per chiedere condizioni più umani per i detenuti.
Ora aspettiamo che i deputati grillini si uniscano...
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7 risposta · attivo 587 settimane fa
Il lupo abiterà con l'agnello e il giaguaro giacerà col capretto;
il renziano e il dalemiano staranno insieme e un franceschiniano li guiderà.
La vacca pascolerà con l'orsa, nel cielo falchi e colombe volteggeranno amorevoli,
e il leone si nutrirà di paglia come il bue, entrambi incuranti del cri cri crescente del grillo.
Il governo non cadrà eppure si tornerà a votare.
In una villa, a settentrione, un vitello grasso attenderà l'angelino
e sarà una nuova annunciazione.
Il lattante giocherà sulla buca dell'aspide,
e il bambino divezzato metterà la sua mano nel covo della pitonessa.
Aumenterà l'Imu (o come cavolo si chiamerà) sulle capanne
ma ci sarà una forte detrazione per le mangiatoie.
Verrà abolito il senato, ma non più di tanto. Un po'.
Tutti mangeranno il panettone, anche ad aprile,
perché non si sa mai come va a finire con le profezie
Il porcellum verrà macellato, ma tutti ne avranno nostalgia.
E si commuoveranno, al solo pensiero,
di quando era tutto così bloccato e così familiare.
Che ti viene da pingere. Ma sono lacrime di gioia.

Auguri
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3 risposta · attivo 587 settimane fa
Al volo al volo ... un paio di cosette(chissa' forse legate tra di loro)

Appello sul Manifesto a firma(tra i tanti)di Rodota',Settis e Burgio(l'ideologo di Essere Comunisti)

Barbara Spinelli all'avdge o come diavolo si chiama(e' il giornale di Syriza) dice
"sogno una lista civica di sinistra a sostegno di Tripras che dialoghi con tutte le forze progressiste europee ma in questa lista non devono esserci i partiti della vecchia sinistra radicale"
(l'intervista ha molto risalto sul blog "esse" tra i cui fondatori ci sono Oggionni e altri esponenti dell'area Grassiana)

... come si chiama il progetto di SEL per le europee? .... Europa Bene Comune ... lista di sinistra plurale che ... e vabe' il resto lo sapete

... ah ...siccome e' una piu' di un rumors per dovere di cronaca debbo darla ...
ieri c'e' stata una consultazione tra i membri del parlamentino Prc per l'elezione del nuovo segretario.
Ferrero ha imposto la sua ri-candidatua ... pare che i grassiani siano davvero sul punto di lasciare ..

In Sardegna?
aspettate
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6 risposta · attivo 587 settimane fa
Uno inizialmente pensa: beh, se Sel rischierà di non superare il 4%, alcuni del Pd faranno "voto utile" per Sel.
Però, pensandoci bene, c'è anche il fatto che molti voteranno Pd (e di conseguenza non faranno voto utile per Sel) per una forte affermazione, al fine di rafforzare Renzi.

Che ne pensate?
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5 risposta · attivo 587 settimane fa
La segreteria del Pd di Monza e della Brianza ha deciso – lo scopro ora, via email, dal mio segretario di circolo, Giovanni Vergani – di devolvere i 5000 euro raccolti in occasione delle primarie (più altri 2000 euro, di propria iniziativa) alla ricostruzione di una scuola in Sardegna.
Come forse sapete, era stata una nostra proposta, non sempre compresa, anzi, dichiaratamente avversata durante la campagna congressuale. E invece il nuovo segretario Pietro Virtuani sorprende anche me e fa da segretario provinciale quello che io non ho potuto fare da segretario nazionale (mancato, ovviamente). E lo fa in totale autonomia, sia chiaro, e forse senza sapere nemmeno della mia e nostra proposta. Il che rende tutto quanto ancora più bello e sincero.
Il contributo complessivo degli elettori delle primarie di Monza e di alcuni Comuni della Brianza ha raggiunto quindi il valore di 7.000 euro, che saranno donati per contribuire alla ricostruzione della scuola "Maria Rocca" del Comune di Olbia.
Buone notizie, insomma, che spero non rimangano isolate. (Civati)
Rispondi
fabio fazio ‏@fabfazio 29m
Stasera Renzi a che tempo che fa.
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4 risposta · attivo 587 settimane fa
Ho sentito di sfuggita l'intervista a Saccomanni, un vero disastro mediatico (e non).
Spero che nel rimpasto sia la prima testa a cadere.
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
saluti anche a Luigi Tivelli
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4 risposta · attivo 587 settimane fa
IL DEPUTATO KHALID CHAOUKI E’ DI ORIGINI MAROCCHINE
La protesta estrema del deputato Pd dentro il Cie a Lampedusa|Intervista

di Alfio Sciacca
«Resto dentro finché non saranno trasferiti tutti i migranti». Il videomessaggio inviato dal centro di accoglienza
di Lampedusa - GUARDA

INDIGNATO 74%
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Io vorrei capire se, alla fine della storia, chi, in un modo o nell'altro si è reso colpevole ( o anche solo complice... ) delle due porcate in sequenza ( slot machines e affitti ) pagherà o, come al solito, rimarrà nell'ombra ( magari nel gruppone di 101 ).
Sarebbe fondamentale se questa volta chi sta così pesantemente danneggiando il partito in una fase cruciale, si prendesse le sue responsabilità di fronte ai militanti.
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9 risposta · attivo 587 settimane fa
“Lo capiranno anche loro, non c’è nulla da fare, il governo non può durare e vedrete che al ritorno dalle vacanze di Natale Letta e Renzi si renderanno conto che non ci sono scelte, e che per combattere il populismo, avere più peso in Europa, dare al paese le riforme che occorrono e garantire all’Italia una vera stabilità la soluzione è una: smetterla con questa situazione sospesa, fare una riforma elettorale e andare a votare in primavera”. Roma, quartiere Salario, quarto piano di una bella palazzina a due passi da via Po. Goffredo Bettini parla quasi senza prendere fiato con lo sguardo acceso e incredulo di chi non capisce come sia possibile non rendersi conto di un fatto politico che non si può non considerare ovvio e lineare.

Bettini – ex coordinatore della segreteria Veltroni, fresco di nomina renziana nella direzione Pd e candidato con ogni probabilità alle prossime Europee – parla con il cronista del rapporto quasi impossibile tra il segretario e il presidente del Consiglio, spiega perché il Pd dovrebbe affrettarsi a pigiare il bottone finish e riconosce che una durata eccessiva del governo non può conciliarsi con una leadership come quella di Renzi: o scoppia il governo o scoppia la leadership di Renzi. “Questo governo era nato con un profilo di scopo. Avrebbe dovuto concorrere alla realizzazione di riforme importanti fatte con il contributo delle due più grandi forze politiche. Bene. Oggi la prospettiva è diversa. Il governo rappresenta a malapena il trenta per cento degli elettori. Negli anni Settanta le solidarietà nazionali avevano senso perché rappresentavano l’ottanta per cento del paese. Capito? Siamo in una nebulosa. La macchina va lenta. Non si riesce a fare nulla. E per di più, così facendo, si dà un contributo al rafforzamento dei movimenti di pura protesta. Dico: perché accanirsi? E ostinarsi con queste piccole intese? E continuare a utilizzare uno strumento spuntato, persino inutile, e non, invece ridare la parola agli elettori?”.

Bettini prende fiato, fa un ragionamento sull’Europa, dice che l’Italia non può perdere tempo, che il suo potere di negoziazione si riduce sempre di più a causa della nazionalizzazione del debito (“che oggi è al 33 per cento nelle mani degli stranieri, mentre ieri era al 60, e che per questo ci impedisce di avere cartucce importanti da utilizzare per esercitare il nostro peso di deterenza o se necessario di minaccia, nel Continente”). Poi fa una pausa, torna a parlare d’Italia, distende sul tavolo un foglio bianco, prende una penna e scrive un numero che è una scommessa: sessanta. Si parla di governo, ma naturalmente si parla di Renzi. Bettini ha seguito il modo in cui il sindaco-segretario è riuscito a far cambiare verso a Letta sulla Legge di stabilità, sul decreto legge salva Roma e sulla Web tax.

Il governo Letta, sotto molti punti di vista, assomiglia un po’ a un governo Leopolda, ma nonostante questo Bettini chiede di non fare confusione: “Matteo è sincero quando dice che vuole provare a governare con Letta. Ma ci sono alcuni elementi che mi dicono che le elezioni in primavera non sono una chimera. Il primo – dice Bettini – è che alle primarie non è stato scelto solo un segretario ma anche un candidato premier, come nel 2007 con Veltroni, e se Renzi si muoverà seguendo un altro spartito perderà la sua forza propulsiva. Il secondo è che Matteo presto si renderà conto che mandare avanti un governo che non riesce a governare è un suicidio. Per lui, che giorno dopo giorno sarà sempre più identificato come parte di questo governo, e per il Pd, che rischia di perdere lo straordinario dinamismo acquisito nelle ultime settimane. Non lo dico per disfattismo. Lo dico per realismo. E per questo – dice Bettini mostrando il foglietto – direi che il voto a maggio è probabile. Fossi uno scommettitore direi che siamo intorno a questo numero: 60 per cento”. Ieri, in realtà, il presidente Enrico Letta, incoraggiato dalla possibile tregua offerta dalle vacanze di Natale, ha detto che invece no, non c’è nessun problema, e che “questi primi giorni con Matteo hanno dimostrato come l’attesa di sfracelli tra noi sia infondata”. Bettini sorride e dice che sarà solo questione di tempo. “L’ottimismo di Enrico è eroico ma io credo che in molti, anche tra gli amici renziani, siano convinti che lo scenario sia evidente. Si aspetta Natale. Si va alla Camera a fare la legge elettorale. Si vota in Aula. Poi si va al Senato. Si accelerano i tempi. Si ottiene una buona legge e poi si fa l’unica cosa utile. Una e solo una: votare subito. Punto”.
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4 risposta · attivo 587 settimane fa
Da La Nuova Sardegna del 22 dicembre 2013
I Riformatori mettono in discussione Cappellacci. Sel: «Sì al cambiamento ma tocca ai
Democratici la scelta del candidato»
Pdl e Pd, vigilia delle decisioni finali

di Alfredo Franchini
La data delle elezioni regionali sarà fissata a 45 giorni dalla pubblicazione sul Buras (il
bollettino ufficiale della Regione) e non dalla firma del decreto da parte del presidente
Cappellacci. Lo stabiliscono le norme che assegnano al presidente della Regione il termine
ultimo del prossimo 16 gennaio per la pubblicazione del decreto sul Buras. I partiti devono
presentano le proprie liste entro l'undicesimo giorno dalla pubblicazione del decreto,
mentre per il nome del candidato alla presidenza la scadenza è al quattordicesimo giorno.
CAGLIARI Domani potrebbe essere un giorno chiave per le scelte del Centrosinistra e
anche della maggioranza. Il presidente della Regione, Cappellacci, a cui spetta il compito di
fissare la data delle elezioni corregge il tiro: domani non firmerà il decreto per indire i
comizi elettorali ma si confronterà con la maggioranza. L’annuncio della data, il 2 marzo,
fatto in conferenza stampa, non è piaciuto a nessuno dei partiti ed è stato giudicato un
“fraintendimento”. Pertanto si torna al punto di partenza con la possibilità di “confermare”
la data del 2 marzo o addirittura di anticipare alla fine di febbraio. Cappellacci ne parlerà
domani in una riunione convocata a Villa Devoto per le 19, quasi alla vigilia di Natale. Una
riunione che non servirà solo a mettere un punto fermo sulla data delle prossime regionali
perché la maggioranza si è infiammata negli ultimi giorni. A peggiorare il clima è
intervenuto l’incidente di venerdì in Consiglio regionale con la bocciatura della legge che
stanziava 115 milioni di euro per il ripiano dei debiti Asl. Uno schiaffo al governo della
Regione che apre molti dubbi sul futuro della legislatura. Nel Centrodestra il malumore di
alcuni alleati del Pdl è palpabile: su tutti i Riformatori che hanno condizionato il proprio
rapporto alla soppressione delle Province e che hanno posto la questione morale. E’ la
prima volta che accade nel Centrodestra sardo dove la scelta del governatore è delegata
ancora una volta a Berlusconi. I Riformatori, però, alzano i toni dello scontro. Il
coordinatore del partito, Michele Cossa, si è dimesso dalla vicepresidenza dell’assemblea
regionale con accuse pesantissime verso il Consiglio «che non è in grado di dare risposte ai
sardi» sulle riforme e ora la questione morale spaventa anche perché la legge Severino
prevede che se un presidente in carica dovesse essere condannato, si dovrebbe sciogliere
l’intero consiglio; non ci sono né sostituti, né vicari. E Cappellacci ha tre procedimenti in
corso. Centrosinistra. Domani si dovrebbe tenere anche la direzione regionale del Pd,
allargata a un esponente della segretaria nazionale. In discussione, ovviamente, il caso
Barracciu e il destino della coalizione di Centrosinistra. Siamo alle battute finali, dopo
l’incontro a quattro dei giorni scorsi (Silvio Lai, Barracciu, Bonaccini e Lotti), e il silenzio
propedeutico all’opportuno chiarimento interno. Sel a congresso. Ieri un altro passo avanti
è stato fatto nel congresso regionale di Sel che ha avuto l’apice negli interventi di Ettore
Cannavera e di Luciano Uras. Tra gli ospiti del congresso, il segretario regionale del Pd
Franco Marras. Cannavera ha fatto l’elogio della buona politica, quella con la P maiuscola,
e, invocando il cambiamento, ha candidato Michele Piras (deputato di Sel), alla presidenza
della Regione. Molto articolato l’intervento di Luciano Uras, il quale ha ricordato che «tutti
si devono sentire collettivamente coinvolti e responsabili delle cause che hanno indebolito
e colpito il parlamento dei sardi. Per questo sentiamo i ldovere del cambiamento. Una linea
netta che determini le condizioni di una legislatura di rinascita della democrazia della
società e dell’economia sarda». Uras ha concluso affermando che «non abbiamo bisogno di
un candidato per vincere ma di un presidente per governare». E senza mai nominare
Francesca Barracciu, il senatore di Sel, dopo aver ribadito l’esigenza di cambiare, ha
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Da L'Unione Sarda
Barracciu sfodera gli artigli:
nessun ritiro, sarò governatrice
«Non ci sono veti romani, Renzi starà al fianco della Sardegna»

Dopo venti giorni di silenzio, parte dei quali trascorsi a «scacciare i dubbi di aver fatto la scelta
giusta», Francesca Barracciu esce allo scoperto e spazza via il campo dalle voci, dai sondaggi,
dai desideri di vederla fare il famoso «passo indietro» che, conoscendola, non farà mai.
È così, onorevole Barracciu, non farà alcun passo indietro?
«Mai pensato di farlo perché alle primarie del 29 settembre cinquantaduemila persone hanno
detto che devo essere io la candidata del centrosinistra. E così sarà».
Neanche un dubbio?
«I dubbi sono segno di intelligenza, ma li ho superati. C'è però la consapevolezza che serve
generosità, pazienza, apertura e umiltà».
Claudio Lombardo ha detto che chi si candida alla Presidenza della Regione è un
kamikaze.
«Candidarsi alla Presidenza della Regione è un atto d'amore per la propria terra».
I prossimi passi?
«La prossima fase sarà quella di definire il programma, di cui esiste già una bozza, con il
contributo di tutti i partiti del tavolo del centrosinistra, continuare a parlare con le persone, per
la strada, nelle scuole, nei posti di lavoro».
Non è un ostacolo l'inchiesta giudiziaria per peculato che la riguarda?
«Ho sempre agito con onestà e buona fede. Ricevuto un avviso di garanzia, sono andata
appena possibile dal magistrato e ho spiegato che tutte le spese sono state fatte nell'ambito
del mio mandato di consigliere regionale. Sono serena».
Però Sel, Centro democratico, Rossomori, Partito dei sardi hanno posto con forza la
questione morale e chiesto che lei si ritirasse.
«Ho molto rispetto per la discussione avviata da Sel e Centro democratico. Ma sono sicura
che, dialogando, ritroveremo l'unità».
Ha citato solo due partiti. E gli altri?
«Non mi pare che ci siano altre difficoltà tra i partiti seduti al tavolo del centrosinistra».
Il Partito dei sardi, Paolo Maninchedda in testa, al tavolo si è seduto eccome.
«Una sola volta, senza seguito».
È davvero convinta di trovare un accordo con Sel?
«Sì, abbiamo combattuto insieme tante battaglie in Consiglio regionale, gli ideali e i valori sono
gli stessi».
Metterebbe la mano sul fuoco sulla lealtà del Pd nei suoi confronti?
«Sì, tutte e due le mani».
Eppure circola un sondaggio per trovare una candidatura alternativa.
«Non so se esista, chi lo abbia commissionato e quali siano i risultati. E non mi preoccupa».
Non le interessano i sondaggi?
«I sondaggi di solito si fanno su un campione di 800-1.000 persone. Alle primarie si sono
espresse cinquantaduemila persone. La scelta del candidato attraverso i sondaggi lasciamola a
Berlusconi».
Neanche Renzi ha dubbi sulla sua candidatura?
«Per Renzi il Pd è il partito delle primarie».
Eppure dopo la sua visita a Roma, dove ha incontrato Luca Lotti e Stefano
Bonaccini della segreteria, nessuna investitura. «Non sono andata a cercare un'investitura. È stato solo un incontro per rappresentare
l'importanza delle regionali sarde».
Perciò da Renzi si aspetta un appoggio convinto?
«Certo il sostegno del segretario è importante, ma è ancora più importante che stia al fianco
della Sardegna».
Come?
«Per esempio condividendo con noi la vertenza entrate che renderebbe disponibili 600 milioni
di euro da destinare alle imprese e alle famiglie sarde».
Sembra decisa, nessun ripensamento?
«Si sono decisa. L'unico pensiero è quello di battere il centrodestra per restituire la speranza ai
sardi».
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http://sondaggiproiezioni.blogspot.it/2013/12/son...

nei commenti della pagina fan mi fanno notare una cosa: guardate il simbolo della lega!!
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8 risposta · attivo 587 settimane fa
buonpomeriggio

domani nevica: il bologna ha vinto
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Cercigooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooool
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come è la situazione in Sardegna?
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Per ffortini e la sua tiritera tritaballe sull'euro: ieri Landini ha detto una cosa giustissima.

La crisi non è tanto economica, ma soprattutto ETICA, e se noi cambiamo le regole europee ma non ci guardiamo dentro e non risolviamo i nostri problemi interni (corruzione, malaffare, clientelismo, affarismo, 0 educazione civica) non ne usciremo mai.
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4 risposta · attivo 587 settimane fa
Ciroooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
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Come volevasi dimostrare, sul sito del Corriere, torme di grullini a gridare allo scandalo per il provvedimento sull'abolizione delle provincie. Priorità del PD di Renzi, dovrebbe essere anche quella di guadagnare posizioni nel web...........chi pensa che solo con la buona politica si possano fermare questi squadristi 2.0 è servito...............
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17 risposta · attivo 587 settimane fa
"Più lavoro per i giovani - ha continuato Brunetta, mettendo il cappello all'operazione - meno precarietà, più flessibilità, più mobilità, salari migliori, più contrattazione aziendale, ammortizzatori sociali universali ma responsabilizzanti, più trasparenza, meno sindacato conservatore, più partecipazione dei lavoratori ai profitti dell'impresa, meno tasse sul lavoro, meno tasse sulle imprese. Se le proposte di Renzi sono davvero queste, se veramente il neosegretario Pd vuole perseguire questi obiettivi allora diciamo: 'Forza Renzi, Forza Italia'. Siamo pronti al dialogo più che mai costruttivo". "Come capiremo se Renzi fa sul serio? - ha concluso Brunetta - Basterà osservare con attenzione la reazione della Cgil. Se Camusso e compagni attaccheranno il piano lavoro del segretario Pd allora vorrà dire che va nella giusta direzione e che potrà esserci un reale confronto".
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2 risposta · attivo 587 settimane fa
leggete i commenti a questa intervista a Tivelli postata nel blog di grillo... se fossi in lui avrei paura http://www.youtube.com/watch?v=9wdOvteLsEM
Rispondi
"Può darsi che non finisca il secondo mandato a Firenze". Come sindaco di Firenze "non sono preoccupato di passare alla storia, non mi importa. Magari - dice il rottamatore - non farò tutto il secondo mandato, ma sono felice del fatto che Firenze è cambiata davvero". Parlando del suo rapporto con Firenze, Renzi dice: "ora so che la mia responsabilità nei confronti di questa città è quella di restituire alla città ciò che mi ha dato. Ovvero non usare Firenze per fare carriera ma usare la propria carriera per Firenze. Che è una cosa diversa".

Primarie per secondo mandato? Pasticcio. "C'è stato qualche caso raro in cui siamo andati alle primarie per il secondo mandato. E sono stati fatti grandi pasticci: penso a Genova, ma non solo". Lo dice Renzi riguardo la possibilità di primarie per la scelta del prossimo candidato sindaco della città. "È evidente - dice Renzi - che il giudizio sul sindaco che ha già fatto il primo mandato lo danno solitamente i cittadini, che dicono sì o no". "Comunque - conclude - la decisione la prenderanno gli organi del Pd a norma dei regolamenti che sono stati approvati, per cui non è che decido io. Se ci saranno le primarie le faremo".

"A Firenze può darsi che qualcuno del Pd se ne vada". A Firenze, spiega Renzi, "c'è una parte della sinistra che è una parte con cui facciamo bene a non andare d'accordo. La parte della sinistra che in questi anni ha gridato allo scandalo per tutto è giusto che trovi un altro candidato. Che questo candidato sia espressione dell'ala sinistra del Pd o, viceversa, altro, a me non interessa". Ai giornalisti che gli chiedono se pensa che un pezzo di Pd fiorentino se ne vada, Renzi risponde: "Dai giudizi che leggo, probabilmente sì: non un pezzo ma qualcuno. Però non mi preoccupa. Il Pd a Firenze la prossima volta vuole vincere, come nel 2009. Poi ci sono persone che fanno una battaglia di testimonianza, finalizzata magari a rientrare in consiglio comunale. Ed è legittimissimo che questo accada".

"Con me anche lista di chi vota centrodestra". A Firenze, nella coalizione che potrebbe sostenere la conferma di Matteo Renzi a sindaco "ci saranno - spiega Renzi - anche delle liste civiche. Ci saranno liste civiche di persone più legate la centro. Cittadini moderati che magari a livello nazionale votano per il centrodestra ma che a Firenze vogliono votare per me e non per il Pd e avranno una loro lista, ci saranno cittadini più a sinistra che non votano il Pd e poi ci sarà il Pd con gli alleati". "Credo che ci sarà una coalizione a Firenze", e riguardo la possibilità di fare le primarie, "vedremo cosa deciderà la coalizione, se porre o meno la questione formale".
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5 risposta · attivo 587 settimane fa
Ma cosa volete abolire delle province, si può capire?
Rispondi
4 risposta · attivo 587 settimane fa
http://ilmanifesto.it/invertire-la-rotta/

Importante appello di intellettuali italiani e di Balibar per cambiare le ricette economiche europee.
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6 risposta · attivo 587 settimane fa
sera
Rispondi
Bene! Torno nell'a-politica militante. Ci sentiamo prima di Natale per gli auguri!

Fate i bravi... e ricordatevi che "Renzi c'è" (cit.)
Rispondi
"Le prostitute italiane non esistevano da 40 anni, mentre ora basta andare in qualsiasi discoteca e si trovano delle 20enni ITALIANE che lo fanno, in forma discreta, senza dire chiaro che sono prostitute ma di fatto facendo quello."

Anche questo, su: RISCHIO CALCOLATO.
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9 risposta · attivo 587 settimane fa
Salve gente! Sapete che stare volontariamente per una settimana senza sentire mai parlare di politica è meraviglioso?
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La Meli e' una pessima, come si sa, ma l'uso della parola "accerchiato" nel titolo, tanto definitiva quanto assurda, va il puntata alla redazione.

Inutile illudersi che il Corriere sarà pro-Renzi. Lo sarà nella misura in cui farà le cose che vuole il Corriere (difesa dei redditi alti, riduzione delle garanzie sul lavoro, giusto rispetto dei poteri forti finanziari e industriali). Se sgarrerà, Renzi verrà massacrato come un Bersani qualsiasi
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8 risposta · attivo 587 settimane fa
Berlusconi: "Non mi arrendo, io in campo"
"Io non mi arrendo, non diserto il campo di battaglia, non tradisco la fiducia che in quasi trent'anni mi hanno dato milioni di italiani". Lo ha detto il leader di Forza Italia Berlusconi intervenendo telefonicamente ad una convention di Area Centro Destra, un movimento nato a Catania.
Il nostro Paese oggi è "ingovernabile" perché le nostre istituzioni "sono fatte non per decidere ma per vietare". Occorre raggiungere "vera democrazia e libertà". E serve avere la maggioranza, no "ancora larghe intese", ha affermato.
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Berlusconi, spending review a Macherio
Quest'anno l'albero di Natale non si illuminerà a Villa Belvedere, la storica villa settecentesca per anni abitata da Silvio Berlusconi e famiglia e più recentemente oggetto di contesa nella causa di separazione con Veronica Lario.
Non solo. Sembra che la residenza, complice la spending review familiare, chiuda i battenti. Secondo il Corriere della Sera, i dipendenti avrebbero già ricevuto la lettera di fine rapporto lavoro. E c'è chi dice che anche Villa Gernetto, in Brianza, deserta già da mesi, possa essere messa in vendita.
Rispondi
Matteo Renzi, il Job act convince gli imprenditori. Parole d'elogio da Squinzi, Rocca e Rosso

Sul Job act di Matteo Renzi - o meglio, sulle anticipazioni che escono sulla stampa - continuano a piovere endorsment dal mondo delle imprese. Qualche giorno fa era stato il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, a spendere parole di incoraggiamento per il lavoro della nuova segreteria: "Sicuramente è una proposta che va nella direzione giusta".

Oggi è stato il turno di Gianfelice Rocca. Che non solo è presidente della Techint, uno dei gruppi produttori d'acciaio più importanti del mondo (quasi 60 mila dipendenti e un fatturato da 25 miliardi di dollari l'anno), ma guida anche Assolombarda, l'associazione industriale di Milano e provincia tra le più influenti in Italia. "Il piano lavoro di Renzi è convincente - ha spiegato a Maria Latella, che lo intervistava a Skytg24 - Per le imprese la flessibilità è importante, e la flexsecurity da questo punto di vista va bene". Tanto Rocca spinge sull'acceleratore sul Job act di via del Nazareno, tanto critica le associazioni che tutelano i lavoratori: "Il sindacato in Italia ha ancora un'impostazione ideologica. Non come quello tedesco, che ha i piedi nel mondo".

Al coro si è aggiunto anche Renzo Rosso, patron dell'impero Diesel, 7mila persone impiegate (età media 31 anni) e un fatturato di 1,5 miliardi di euro. "La flexsecurity va nella giusta direzione - spiega a Repubblica - Il lavoro troppo protetto è controproducente. Servono ovvio anche adeguate protezioni sociali. E pure qui i primi passi di Renzi mi paiono interessanti. Sono d'accordo con un reddito di base e con l'accento sulla formazione permanente a 360 gradi. Poi bisogna agevolare l'uscita anticipata dal lavoro di chi è più il là con gli anni, magari impiegandolo in servizi socialmente utili con retribuzioni più moderate".

Buoni segnali per il gruppo di lavoro che si sta occupando della proposta, che sarà avanzata a fine gennaio. Filippo Taddei, Davide Faraone e Marianna Madia (oltre a Yoram Gutgeld) hanno ieri incassato anche un (mezzo) via libera dall'ala dura del sindacato: "Si potrebbero sostituire i cococo, il lavoro interinale, le false partite Iva, con un unico contratto a tempo indeterminato per tutti, con un periodo di prova più lungo", ha spiegato ieri il leader della Fiom, Maurizio Landini. Una convergenza pre-natalizia tra imprenditori e operai di buon auspicio per il lavoro vacanziero che toccherà al sindaco di Firenze.
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3 risposta · attivo 587 settimane fa
Bagnai:
"non esiste piu la sinistra..... in Italia esistono 2 destre: una destra meno liberista il PDL (FI) e una destra liberista il PD che togliera' soldi ai lavoratori per darli ai capitalisti (banche)"
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Incomprensibile il voto contrario di SEL al disegno di legge sulle province.
Mi chiedo che prospettive di alleanza ci possano essere su queste basi.
Temo che siano più i voti persi che quelli guadagnati, in caso di coalizione.
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5 risposta · attivo 587 settimane fa
I grillini, dopo aver monopolizzato FB, stanno occupando manu militari tutti i blog dei giornali online, quello del Corriere in primis, dedicando si in modo particolare a fare n modo che il commento più votato sia sempre di stampo grillino e contro il pd....
È una strategia chiara che, però, da un lato non viene adeguatamente contrastata in modo organizzato ( e sì che fino a poco tempo fa era la sinistra ad avere il monopolio sulla rete ), dall'altro viene alimentata da episodi autolesionisti fino all'inverosimile ( leggi caso affitti e caso slot machines ).
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2 risposta · attivo 587 settimane fa
Briatore: "Renzi è l'unico che può svoltare, Napolitano pensi di meno alle manovrine". "Dico che sono tutti 'fuori': è Napolitano che decide tutto in Italia. E dato che fa tutto lui, e ha tutto questo potere, perché non pensa un po' di più alle riforme e un po' meno alle manovrine di Palazzo?". L'unico che può cambiare un po' le cose, secondo Briatore, è il sindaco di Firenze, per "il fatto che potrebbe contare su un'ampia maggioranza, e non solo del Pd. Matteo è l'unico che ora ha la possibilità di svoltare".
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Comunque con l'onirico articolo di MTM oggi sul corriere è partito l'attacco dei poteri forti al nuovo segretario. Qui scatta l'allarme rosso. E poi, cme dicevo ieri, attenzione che dietro al 5 stalle ci sono soldi ed un'organizzazione militare (e secondo me interessi da oltre oceano...) questi bisogna prenderli di petto come con berlusca. Per verificare ciò che dico, date un occhi a come verrà trattato il "no" grullino all'abolizione sulle provincie e mettetelo in correlazione alle accuse fatte ieri al PD.............vedrete torme di squadristi 2.0 che cercheranno di convincervi che il 5S ha fatto bene perchè si trattava di una legge truffa. Accetto scommesse. Se una cosa simile l'avesse fatta Renzi, invece..........
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8 risposta · attivo 587 settimane fa
Sono molto d'accordo con la proposta di Renzi sul lavoro. è di fatto quella Boeri-Garibaldi. è ora di difendere il lavoratore, non il posto di lavoro.
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Mario Monti torna a Bruxelles come Presidente del Gruppo per l'autofinanziamento. Oggi Andrea Romano diceva che SC dovra' rivedere sua forma partito e, immagino, trovare nuovo leader nell'ambito liberaldemocratici. Io vedrei bene David Serra, che potrebbe accompagnare il PD alla sua destra coe Sel a sinistra senza piu' avere la figura ingombrante di Monti fra i piedi
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2 risposta · attivo 587 settimane fa
Giorno
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comunque qua tra gli amici destri è un plebiscito per Renzi...
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Possiamo denunciare quanto vogliamo i "complotti" del Corriere e dei poteri forti, possiamo ridere dei bifolchi M5s, possiamo ipotizzare loro convergenze con ambienti d'oltreoceano e/o patti segreti con B..... possiamo fare questo ed altro, ma finché parlamentari del pd SENZA NESSUNA LEGITTIMAZIONE REALE ( chi mai voterebbe gente come Fioroni?... ) possono impunemente remare contro il segretario eletto da oltre un milione e mezzo di cittadini e possono boicottarne l'azione politica.... mentre alcuni altri possono intessere legami oscuri ( e neanche tanto oscuri... :@ ) con faccendieri, lobbisti e tutta la marmaglia che da decenni e decenni truffa e deruba la collettività... finché accade tutto questo, possiamo sognarcelo di notte un governo di csx che rimetta in piedi il Paese...
Nel migliore dei casi, se nonostante tutto i "vecchi" militanti continueranno indefessamente a supportare il partito, ci aspettano altri mediocri pareggi ed altri governi di larghe intese..... nel peggiore, direttamente un governo pentastellato e/o neo-berlusconiano.
Dobbiamo farci sentire, non possiamo permetterlo.
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giorno
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