Se la meloni vince (io lo credo possibile) nascerà un nuovo partito di destra italiana. A me la meloni piace, grintosa, corretta, pulita. Ad avercela una così nell'area più liberale. Tra tutti i politici di ora è quella che stimo di più (aldilà delle idee).

Pedica al senato e Porcino con Paladino lasciano l'idv; 10 deputati lasciano il pdl tra cui Bertolini e Pecorella.

buonasera carissimiiiiiiiii (tranne 2 :p )

Propongo un toto primarie regionale. Io provo a fare il mio:

- Le regioni in cui Vendola andrà forte sono: Puglia, Basilicata, Emilia Romagna, Sardegna, Toscana

- Le regioni in cui Renzi prenderà più voti sono: Toscana, Lazio, Veneto, Friuli, Lombardia

- Le regioni migliori per Bersani saranno: Emilia Romagna, Sicilia, Toscana, Piemonte, Calabria

Faccio una domanda a tutti. Cosa rispondereste alla domanda qual'è il vostro personaggio di riferimento del XX secolo?
Vi do la possibilità di scegliere 2 personaggi. I miei sono Sandro Pertini ed Enrico Berlinguer.

Su RC intervista a roberto fiore di Forza uova,si si proprio lui.

Il Partito democratico promuove il metodo previsto dalla proposta del leghista Roberto Calderoli sulla riforma elettorale ma rilancia sulle cifre del premio di maggioranza proponendo che "alla lista o alla coalizione di liste che abbia conseguito più del 40 per cento dei voti" venga "attribuito un premio pari al 35 per cento dei seggi". Lo prevede un subemedamento a firma di Anna Finocchiaro, Luigi Zanda e del presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato, Carlo Vizzini.
Se nessuna coalizione supera il 40%, il Pd e Vizzini propongono di attribuire un premio al primo partito in questo caso (o più alla coalizione o alla lista) pari al 25 per cento dei seggi già spettanti alla lista nel caso di conseguimento di almeno il 20 per cento e non più del 30 per cento; pari al 30 per cento nel caso di conseguimento di almeno il 30 per cento e non più del 40 per cento. In questo secondo caso il premio si tradurrebbe in una quota di seggi che va dai 55 ai 73.

stackx sei su facebook?

un 25-30% della cgil voterà nikita

Ma vendola, a parte la Puglia, dove potrebbe sfondare? Secondo voi Zedda, Doria e pisapia riusciranno a portare voti nelle loro regioni?

Beppe Grillo non si candida: "Io sono un delinquente"
Il leader del M5S non vuole andare in parlamento perchè è stato condannato a 14 mesi per omicidio colposo. Poi al redditometro risponde con il "politometro"

Ragazzi se questi fanno le primarie e vince la Meloni o la Santanché sono finiti.
Il PdL si spacca, fuggono via moderati a go go e restano gli ultra-fascisti.
Il PdL diventa il nuovo MSI.

Preghiamo.

Resta ferma l'indicazione già annunciata nei giorni scorsi da Di Pietro di votare "Bersani o Vendola" perchè "Tabacci esprime l'agenda Monti e Renzi, al di là degli slogan, non ho capito cosa intenda fare". I 120 mila iscritti al partito, ma anche gli elettori di Idv, sono invitati a partecipare alle primarie. In particolare per Bersani, ha spiegato Di Pietro, si è schierato "un coordinamento del Nord dell'Idv, che comprende grandi regioni come Lombardia, Piemonte e Liguria, che hanno già creato dei banchetti".
"Ieri - ha aggiunto Di Pietro - abbiamo preso delle decisioni formali che abbiamo già comunicato all'intergruppo parlamentare e per lettera ai militanti. Idv vuole lavorare non solo per alimentare la protesta contro le politiche del governo Monti, ma anche per costruire un'alternativa vincente a quelle politiche. Attendiamo l'esito delle primarie perchè si avvii una discussione di merito importante con il candidato vincente".

Lombardia/ Bossi: Lega vince con o senza Pdl
Ex ministro convinto di vittoria Carroccio alle regionali

Nuovo look per Silvio Berlusconi che oggi, rientrando a Roma ha sfoggiato un cappello modello Borsalino classico, detto anche Fedora, di colore scuro. Non è la prima volta che il Cavaliere ha 'qualcosa per la testa'. Celebre è infatti la bandana sfoggiata in Sardegna durante la sua passeggiata con Tony Blair. Ma non solo. Già il giorno del solstizio d'estate del 2009, infatti, i fotografi di Porto Rotondo lo avevano immortalato con un panama.

Domani, giovedì 22 novembre, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani parteciperà ad una serie di iniziative pubbliche nell'ambito della campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. Alle 11.30 sarà a Portogruaro nella sede Pd in via Borgo S. Agnese, 23, dove con il sindaco farà un breve giro al mercato e per le strade del centro storico.
Alle 13.15 Bersani si sposterà a Belluno dove in piazza Piloni, 11 Palazzo Giovanni XXIII, parteciperà ad un incontro con i cittadini. A seguire il leader Pd incontrerà gli imprenditori e i loro rappresentanti. Presiederà l'incontro il consigliere regionale Pd Sergio Reolon.
Sempre domani alle 18 Bersani parteciperà ad una manifestazione pubblica a Udine (Torreano di Martignacco - in Via Cotonificio, 96 Ingresso Sud) presso il Centro Congressi Fiera di Udine Infine alle 21 il leader del Pd concluderà la sua giornata elettorale con un'iniziativa pubblica a Pordenone nella sala convegni della Fiera, in viale Treviso.
Venerdì 23 novembre, alle 10, Bersani sarà invece a Rovigo per partecipare ad un incontro pubblico alla Camera di Commercio, in piazza Garibaldi, con le categorie economiche. A seguire parteciperà ad una manifestazione pubblica nella Sala della Gran Guardia, in piazza Vittorio Emanuele.

si,forse gianlu ha ragione,ma la cgil sono prevalentemente gli anziani dello spi,e quelli verranno cammellati in massa per bersani,io stesso che ho fatto mio malgrado un giro di tre,quattro circoli,ho visto un afflusso nettamente maggioritario di ultra-sessantenni,pochissimi i giovani,qualcuno tra i quarantenni

in molise come andrà a finire per voi?

le primarie del PDL dovrebbero essere fra marina, eleonora e barbara.

Renzi, anche dal punto di vista mediatico, ha sempre considerato una sua forza l’essere percepito come un uomo lontano dal patto di sindacato del Pd ma ora che le primarie si avvicinano la potenza dell’apparato di cui dispone Bersani inizia a preoccupare ogni giorno di più il Rottamatore. I numeri in questione riguardano alcuni conteggi che in queste ore girano nel comitato del leader del Pd: conteggi che valgono quello che valgano ma che rappresentano un indice utile per comprendere le ragioni dell’entusiasmo dei bersaniani. Secondo questi conteggi, il numero di voti di cui dovrebbe già disporre il segretario del Pd si aggirerebbe attorno a un milione e 500 mila elettori. Di questi, 600 mila sono i voti che secondo i bersaniani arriveranno dalla Cgil (i calcoli sono di Vincenzo Scudiere, segretario confederale Cgil, e Carlo Ghezzi, fondazione Di Vittorio). A questi vanno aggiunti i 40 mila voti che il comitato si aspetta dai Giovani democratici di Fausto Raciti (i Gd hanno 50 mila iscritti); i 100 mila voti garantiti dal leader dei socialisti Riccardo Nencini; i 100 mila voti che in Sicilia dovrebbe portare Rosario Crocetta; i 20 mila offerti da un europarlamentare campano ex Idv che fa il tifo per il segretario (Vincenzo Iovine); e infine i 200 mila voti che – sempre secondo questi calcoli – dovrebbero arrivare grazie ai tre uomini forti di cui Bersani dispone al sud: gli europarlamentari Andrea Cozzolino, Gianni Pittella e Paolo De Castro. Sempre a proposito di sud, al comitato Bersani hanno poi calcolato che il meridione potrebbe essere il vero terreno su cui verranno decise le primarie. E se è vero che il 40 per cento degli elettori del centrosinistra si trova a sud di Roma si capisce perché alla lunga, nella corsa per la premiership, potrebbe avere un peso il fatto che Renzi non è riuscito a radicarsi nel triangolo tra Palermo, Bari e Napoli (a Napoli, per capirci, solo due dei 92 sindaci della provincia hanno scelto di stare con Renzi – Poggio Marina e Agerola – e prendendo in considerazione i consiglieri comunali e regionali e i parlamentari napoletani non ce n’è uno che alle primarie abbia scelto Renzi, tranne Andrea Sarubbi).

passiamo al nord,in e.r vince bersani,ma secondo me renzi non andrà affatto male,anzi,nel nord-est invece renzi potrebbe persino vincere,meno bene invece andrà in piemonte e liguria,dove bersani dovrebbe essere in testa con un discreto vantaggio

allora,da campania in giù non becca un voto,andranno solo le truppe cammellate di bersani,quelli arrivano a stento al 50-60% di affluenza alle elezioni vere,figuriamoci alle primarie,per me il Segretario potrebbe avere numeri bulgari in campania,basilicata,calabria e sicilia,forse pure in sardegna,in puglia invece renzi arriverà addirittura terzo,nella mia toscana il bamboccio andrà bene in provincia di firenze e a lucca,dove è sostenuto dalla famiglia marcucci,nelle altre province è praticamente inesistente

In questo senso, dunque, per il centrosinistra l’Ohio d’Italia potrebbe essere il mezzogiorno, ma a ben vedere il peggior incubo di Renzi non è tanto il meridione (Renzi è convinto di avere un potenziale inespresso nei sondaggi che gli deriva non dai capicorrente ma dal voto d’opinione), è un altro: ritrovarsi nella sua città con una maggioranza bersaniana. Un rischio che Renzi ha messo nel conto e che secondo lo stesso Rottamatore, nel caso in cui dovesse verificarsi, rappresenterebbe il colpo di grazia per il sindaco di Firenze. ;)