Un mio commento sulla pagina del PD di Pavia.

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Il problema della differenza fra iscritto/elettore è nel ruolo che essi hanno: la figura dell'iscritto è sminuita perché certe decisioni fondamentali le possono prendere tutti (ovvero gli elettori), gli elettori sono sminuiti perché nonostante si riconoscano in questo partito, e talvolta sono più presenti di alcuni iscritti ad incontri e riunioni, non hanno possibilità di incidere su alcuni ruoli fondamentali, tipo i Segretari Provinciali e di Circolo (votano solo gli iscritti), poi c'è anche il tema della selezione della classe dirigente e di come si compongono gli organismi decisionali (Segreteria, Direzione ed Assemblea), etc.

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Insomma, ci sono tutta una serie di questioni che devono essere affrontate, ma il PD è stato il primo partito in Europa a proporre questo nuovo modello di partecipazione affinché la decisione politica sia condivisa da un elevatissimo numero di persone. Si tratta ora di dare una forma compiuta a questo processo, definire un nuovo "modello di partito" che elimini queste sovrapposizioni; tre esempi per meglio comprendere:

- eliminare i concetti di iscritto ed elettore e sostituire queste figure con una nuova forma di partecipazione, il "registrato", ovvero una persona si registra ad un elenco di aderenti a questo partito e ha la possibilità di partecipare a tutte le decisioni fondamentali di questo partito, evitando le code di cinesi che troppe volte si sono viste in certe zone;

- sostituire il finanziamento derivante dalla tessera annuale con una contribuzione volontaria simile al meccanismo del 2 per mille proposto e attualmente in fase di approvazione in Parlamento, parametrato sui voti conseguiti alle ultimi elezioni (una sommatoria di politiche ed europee), abbassando inoltre gli stipendi degli eletti negli organi legislativi (Parlamento Europeo, Parlamento Italiano e Consigli Regionali) perché sappiamo tutti che una quota di queste indennità è devoluta al proprio partito come forma di sostentamento finanziario;

- garantire una maggior centralità agli esponenti eletti nei vari organi istituzionali per quanto riguarda la linea politica che il PD deve adottare; nell'Assemblea Nazionale devono essere componenti di diritto tutti i Parlamentari (Italiani ed Europei), in quella Regionale tutti i Consiglieri Regionali, in quella Provinciale tutti i Consiglieri Provinciali e i Sindaci, insomma un partito fatto di amministratori ancora prima che di correnti.

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Questi tre punti potrebbero cambiare totalmente la forma partito che ha assunto il PD in questi anni, e con questo Congresso dobbiamo saper procedere in questa direzione, direzione che vedo essere stata tracciata da più di un candidato alla Segreteria Nazionale, e la cosa mi fa sperare in un PD che sappia stare al passo coi tempi.

Il Pd a caccia di uno sfidante
Richiamato D’Andrea
Sono iniziate le manovre per arrivare all’individuazione di un altro aspirante presidente. La macchina si è messa in moto già ieri mattina : verificare con i vertici nazionali il perimetro entro cui far maturare una soluzione di questo tipo. All’interno di una seconda coalizione di centrosinistra con i pezzi che non sostengono Pittella, come Sel e Psi, e non solo. In particolare si guarda a Scelta civica.

Renzi a "In Mezz'ora" di Lucia Annunziata ---

Letta, Zanonato, Bonino, Lupi. Il premier e i ministri, dopo il lancio della campagna di Matteo a Bari, attaccano il rottamatore per le sue parole sull'indulto. "È come Grillo...È l'antico..."

http://www.ilpost.it/2013/10/13/irlanda-fine-bail...

spiragli per l'Irlanda?

La cosa inaccettabile è che chiunque dica qualcosa che non piace a Napolitano prende legnate da destra e sinistra.
La prima cosa da fare dopo le primarie è ristabilire una dialettica normale con il PdR: il PD è una delle parti, come il PDL, M5S e Scelta Civica.
Non è una dependance del Quirinale. E se non si è d'accordo si agisce di conseguenza.

Aspetto con ansia dichiarazione di Zanonato su Zingaretti: è come Grillo. Poi, però, Zanonato si presenta candidato premier e candidato governatore della regione lazio e prende gli stessi voti dei due soggetti di cui sopra

Non ritengo Renzi adatto a fare il segretario del PD, ma almeno ha capito che il PD ha un grosso deficit di rappresentenza tra i giovani.

sarebbe stato interessante avere la distinzione per titolo di studio. sicuro che il pdl sarebbe stato più forte fra quelli con la licenza media.

POTENZA- Alla fine l’intervento di Epifani è arrivato. Ma, al contrario di quanto forse si aspettava qualcuno, ha il sapore dell’ultimatum per Marcello Pittella. Nella serata di ieri, infatti, al termine dell’ennesima giornata, e dell’ennesima direzione regionale del partito, conclusesi con un nulla di fatto nell’estenuante braccio di ferro tra il vincitore delle primarie del centrosinistra e lo stato maggiore del Partito democratico, è arrivata la dichiarazione del segretario nazionale del Pd.

Quella che dovrebbe mettere la parola fine sulla contesa. E le parole ricalcano in toto quella che è la posizione ufficiale del Pd lucano. Epifani esprime infatti «convinto sostegno alla posizione politica ribadita dall’assemblea e dalla direzione del Pd di Basilicata». «Questa – aggiunge - si basa su due elementi certi che devono tenersi assieme». Il primo è che «Marcello Pittella è arrivato primo alle primarie e per questo è il candidato della coalizione di centrosinistra». Il secondo è che «il risultato delle primarie va necessariamente coniugato con la linea scelta dal Partito democratico di proporre una inequivocabile e completa discontinuità nella rappresentanza consiliare del centrosinistra dopo lo scioglimento anticipato, come già avvenuto in circostanze analoghe in altre regioni». Non solo. Per Epifani «è inoltre necessario rinsaldare un rapporto politico di fiducia e trasparenza con la società lucana attraverso una proposta coerente che eviti trasformismi e alleanze anomale così come già indicato nella carta di intenti del centrosinistra regionale».

Sono contento di essere arrivato uno!