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E' in questo quadro che adesso Silvio Berlusconi ha davvero paura. Perché sente di non avere una via d’uscita. Politica. E tutt’attorno sbanda un partito senza certezze. Ne è una prova l’isteria sulla giustizia. Con l’emendamento presentato da un gruppo di senatori, per inserire la riforma nell’ambito delle riforme costituzionali. Con la raffica sull’economia come se il Pdl fosse un partito di opposizione. Falchi, colombe, falchi contro colombe. Nel corso dell’ennesimo vertice notturno l’ex premier aveva provato placare i suoi, che urlavano la necessità di una rottura. È servito a poco. E lo stesso Berlusconi, calmo di notte, di giorno ha consegnato alla Discussione parole non morbide: “Sosterremo lealmente il governo fin quando rispetta gli accordi: via l'Imu sulla prima casa, no all'aumento dell'Iva, tassazione zero sulle assunzioni dei giovani e dei disoccupati”. Parole che lasciano presagire la preparazione della crisi in autunno. Proprio l’eventualità che il Cavaliere ha negato di fronte a Giorgio Napolitano. Per non parlare delle solite, provocatorie parole contro la Merkel, proprio nel momento in cui il premier è in Europa per il consiglio europeo: “E quando ho invitato il premier Enrico Letta a fare un braccio di ferro con la signora Merkel per correggere le storture più evidenti della politica europea”. Frasi che non tirano giù il governo, ma servono più a preparare la guerra che a costruire la pace.

Ecco, colpo dopo colpo, il fantastico mondo berlusconiano vacilla, o quantomeno sbarella: “Siamo all’anarchia – dice un ex ministro alla Camera mentre beve un caffè – ognuno dice quello che gli pare: Alfano loda un governo che fa pena, Brunetta parla come se stesse all’opposizione. E Berlusconi lascia fare perché non sa che fare”. Già, l’anarchia. Sovrastata da un Cavaliere bipolare non solo sul governo – rompo o non rompo” ma pure sul partito. Che parla con i dirigenti della prima ora e chiede di organizzare incontri modello ’94 con gli imprenditori. Che fa dire alla Santanchè a Porta a Porta che stavolta è fatta: “Abbiamo preso oggi con il presidente Berlusconi la decisione che tra neanche un mese, venti giorni, rinasce Forza Italia”. Peccato che alla lettura delle agenzie la frase venga accolta dallo scetticismo dei più: “Nell’ultimo mese – dice un azzurro di peso – la Santanchè ha tirato su e giù il governo un paio di volte. E ha rifondato Forza Italia non si sa quante”.

L’unica certezza sono i soldi da risparmiare. Chi ha letto il bilancio nel corso della riunione assicura che Berlusconi non ci vuole mettere più un euro: i dipendenti rischiano i tagli, l’ultima manifestazione di piazza del Popolo, per dirne una, gli è costata tre milioni di euro, e quindi una ristrutturazione si impone. Ma chi conosce bene Berlusconi assicura che il marchio Forza Italia è legato alla prospettiva delle elezioni: “Prima si deve capire quando si vota – dice un fondatore di Forza Italia – e poi c’è il marchio”. Anche se un punto fermo nell’anarchia c’è: la voglia di sbarazzarsi della nomenklatura del Pdl. Almeno per ora: “Poi, si sa – prosegue il fondatore – che prevale il conformismo e cambia tutto”. O non cambia niente.

da HP
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L'ennesima bufala?
Questa volta gli scienziati esistono davvero ed è già una cosa. Ma non vedo uno straccio di link all'articolo scientifico di riferimento. In assenza di questo (ed in presenza di link sulle scie chimiche) direi di si, è l'ennesima bufala di informarexresistere (informare? resistere? lucrare sull'ignoranza e le paure della gente, semmai!)
http://www.informarexresistere.fr/2012/04/24/cibi...
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2 risposta · attivo 613 settimane fa
Vecchio come il cucco. Così come la "strana" relazione tra Montanari e Grillo con il piccolo "scandalo" del microscopio elettronico.
Leggi dal mitico Attivissimo: http://attivissimo.blogspot.it/2007/07/allarme-pe...
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me ne compiaccio.

Senza leggere il mitico paolo ho raggiunto le stesse conclusioni :)

Ho un futuro da debunker? :)
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"L’Australia, sostenuta dalla Nuova Zelanda, si è rivolta alla Corte internazionale di giustizia dell’Aja per mettere fine alla caccia alle balene condotta dal Giappone nei mari dell’Antartico con il pretesto di fare delle ”ricerche scientifiche”. Le udienze sono iniziate ieri, mercoledì 26 giugno, e proseguiranno per diversi giorni. La decisione della Corte sarà considerata legalmente vincolante da entrambi i paesi.
Il governo giapponese emette ogni anno un permesso “scientifico” per una quota fino a 935 balenottere rostrate (una delle specie più piccole e comuni), per 50 balene azzurre e per 50 megattere. L’Australia ha denunciato invece che dall’inizio del "programma scientifico" sono state uccise oltre 10 mila balene e chiede che i giudici dell’Aja revochino «ogni autorizzazione, permesso o licenza» per cacciare balene in acque antartiche. La sentenza è attesa anche da uno dei gruppi ambientalisti più attivi che si oppongono alla pratica giapponese della caccia alle balene: quello di Sea Shepherd, con sede negli Stati Uniti."

Benissimo, si spera finalmente nello stop al genocidio operato dal Giappone sulle balene.
=__=
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7 risposta · attivo 613 settimane fa
Confesso che anni fa, in Norvegia, ho mangiato una bistecca di balena.
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buona?

Se capita la vorrei provare :)

Quello che si contesta è il genocidio, se continuano così fanno estinguere una specie!
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Perchè non provare anche quella umana già che ci siamo?

Che problema c'è?
:)
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dicono che sia simile a quella di pollo :)
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Anni fa i giapponesi giustificarono la loro caccia con motivi di studio. Volevano studiare il contenuto stomacale.

All'osservazione che di tali studi ce ne erano giá a bizzeffe, loro risposero che gli interessava il contenuto stomacale non dei cetacei, ma delle loro prede!

In pratica ammazzavano centinaia di balene per sapere cosa mangiavano i gamberetti di cui si cibavano! :-(
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E dopo decenni "di studio" non l'hanno ancora capito, notevole la competenza degli scienziati giapponesi...
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Solidarietà a tutti i compagni cetacei.
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che ha detto brunetta?
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"Il presidente dei deputati del Pdl, Renato Brunetta, ha presentato due esposti all'Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) per «denunciare la violazione della par condicio nella trasmissione In mezz'ora, condotta da Lucia Annunziata e in onda su Rai Tre, e per denunciare la violazione del pluralismo dell'informazione nella trasmissione Che tempo che fa, condotta da Fabio Fazio e in onda sempre su Rai Tre»."

Certo che Brunetta è instancabile.....
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1 risposta · attivo 613 settimane fa
ovvio che e' instancabile, vale sempre la legge del L ;-)
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"Se M5S fa cosi no alternative a PD-PDL" Pippo Civati HP
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1 risposta · attivo 613 settimane fa
La scoperta dell'acqua calda...
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Dura la reazione del Pd, per bocca di Matteo Colaninno, responsabile Economia del partito. "Le dichiarazione rese dall'onorevole Brunetta sono gravissime. La vicenda appare ancora più pericolosa poiché queste parole, rese in prima pagina di uno dei quotidiani più seguiti dalla comunità finanziaria mondiale, arrivano durante un delicatissimo Consiglio europeo ove si rischia di generare pericolosissimi dubbi sulla veridicità, correttezza e trasparenza del bilancio della Repubblica italiana e su cui ha già preso netta posizione il ministro Saccomanni".

ma questo brunetta perchè non lo arrestano subito?
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5 risposta · attivo 613 settimane fa
"Stavolta è diverso, il PD è azionista di maggioranza". Infatti il PdL fa sia il Governo sia l'opposizione. Esattamente come prevedibile e previsto. Mentre il PD fa solo il pesce lesso.
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Tra l'altro Brunetta è odiato dal 90% del Pdl. Se potessero, lo farebbero fuori immediatamente e ballerebbero sui suoi resti.

Ma come al solito da quelle parti, conta solo la volontà del Capo.
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è l'unico del pdl che ha osato dire NO ad una possibile marina berlusconi presidente del pdl. A me sembra uno che è abituato a dire ciò che gli passa per la testa senza curarsi troppo del giudizio altrui. Non è certo un comportamento adatto a uno che svolge il suo ruolo.
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Brunetta genera odio in chiunque. Ha un'arroganza e un ego ipertrofico direttamente proporzionale al suo nanismo.
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I totally agree with Alpino. Io poi ho un pregiudizio verso i bassi... Pupo, Berlusconi, Brunetta, Chiambretti... mi spiego meglio... non è che se vedo un nano penso "'sto qui mi sta sulle palle", però se vedessi Brunetta gli direi "a nano!!!", a costo di risultare discriminatorio e indelicato. Sì lo so, sono razzista. E' forse un mio limite, toh!
No vabbè, gli darei del nano per colpirlo nell'animo, per farlo incazzare e farlo sembrare Gollum.
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Un secondo fa Gasparri in diretta su La Zanazara: "Renzi è un po' il figlio del berlusconismo".

Ragazzi ditemi che andrà tutto liscio :(
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4 risposta · attivo 613 settimane fa
ma ancora cadete in questi tranelli da quarta elementare?
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Il fatto che abbia detto una cosa del genere denota paura.
Il problema è che ha ragione e lo sappiamo tutti
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ha perfettamente ragione, ma dobbiamo trasformare Renzi in uno non solo forma ma anche sostanza, facendogli però mantenere la forma berlusconica senza la quale non si potrebbe vincere
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I totally agree with Skorpios. Bisogna corrompersi moralmente per vincere, un compromesso un po' eccessivo,ma bisogna sacrificarsi.
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Elezioni in Mongolia: Riconfermato col 50,2% il centrista Presidente Tsakiagiin Elbegdorj, attivista per i diritti umani e Presidente uscente del Paese, democratico nonostante il fatto che sia tra Russia e Cina. Complimenti alla Mongolia.
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2 risposta · attivo 613 settimane fa
Il Partito rivoluzionario del popolo mongolo?
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Partito Democratico
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La battaglia contro l'immigrazione, clandestina o meno, è una battaglia di retroguardia: non è che sia più o meno ingiusta farla, nè più o meno razzista auspicare che arrivino sempre meno immigrati: è, semplicemente, inutile.
Per secoli l'Europa ha potuto difendersi dall'immigrazione selvaggia da Paesi meno sviluppati grazie ad un solo motivo: la pressocchè totale inesistenza dei mezzi di comunicazione e l'enorme difficoltà oggettiva dei sistemi di trasporto clandestini ( per la verità, anche quelli "ufficiali" non è che fossero granché, peraltro... ).
In pratica: il disperato maghrebino o il contadino cinese non avevano ALCUNA idea dell'esistenza di Paesi più ricchi e civilizzati del loro, nè che fosse possibile migliorare la loro esistenza trasferendovisi. Ed anche l'avessero avuta questa informazione, non avrebbero potuto utilizzarla praticamente viste le enormi difficoltà di un eventuale viaggio.
Oggi, basta una parabola da pochi dollari ed una tv ugualmente a buon mercato per avere accesso IN TUTTO IL MONDO ad una miriade di stazioni televisive che mostrano ( falsamente ) i paesi occidentali come il Paese di Bengodi. E ci sono dozzine di organizzazioni criminali che si occupano, in modo molto efficiente, per la verità, di portare a destinazione questi disperati ( in massima parte via terra attraverso i valichi terrestri, anche se fanno più "notizia" le bagnarole dei disperati ).
Pensare di interrompere questo flusso è, semplicemente, impossibile: gli Stati Uniti, Paese sicuramente più efficiente del nostro, con un'unica frontiera da sorvegliare, quella col Messico ( in larga parte delimitata col filo spinato elettrificato ) e con legislazioni molto severe sull'immigrazione, deve purtuttavia registrare l'ingresso di circa un milione di clandestini l'anno.
Per ciò che riguarda l'Italia, però, credo si possa dire che ormai l'immigrazione clandestina non sia più un'emergenza come qualche anno fa... qualche disperato continua ancora ad arrivare, certo, ma siamo sempre più solo una tappa di passaggio, appena possono scappano subito verso altri Paesi ( europei e non ). Ed anche molti immigrati "storici", presenti da molti anni in Italia, se ne stanno andando: tra un po' non troveremo più colf e badanti a pochi soldi come è stato possibile finora.
Stiamo diventando troppo morti di fame per conto nostro: la crisi economica sta risolvendo un problema che per altri è invece ancora ( per poco? ) irrisolvibile.
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1 risposta · attivo 613 settimane fa
curiosità personale: un milione di clandestini entrano in Usa dal messico?
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Sky: morto calciatore Borgonovo, era malato di Sla
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2 risposta · attivo 613 settimane fa
Interrompo il silenzio per esprimere tutta la mia solidarietà alla famiglia di Borgonovo.

Nel rispetto delle diverse legittime posizioni sull'argomento, desidero anche ricordare Luca, Piergiorgio, Eluana, Pierina Franchini, Daniela Cesarini, Giovanni Nuvoli e tanti tanti altri nella speranza che arrivi presto il giorno in cui anche in Italia si possano liberamente prendere delle decisioni sulla propria fine-vita senza dover ricorrere ai tristi viaggi della dolce morte.
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http://www.ilpost.it/2013/06/27/lettera-ragazzo-c...

Come volevasi dimostrare la lettera è falsa. E' stata scritta dallo storytelling di un'agenzia di comunicazione, per farsi pubblicità.

Bastava un filo di buon senso e di istinto giornalistico per capirlo, ma proprio un filo. Repubblica e Gramellini nonl'hanno avuto
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5 risposta · attivo 613 settimane fa
ah no aspetta, vuoi dirmi che c'è qualcuno che ha pensato fosse vera?
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Rotfl. Attendiamo il mea culpa di fortini e compare.

L idea dell agenzia, si fosseo fermati alla critica del sistema mediatico, l avrei pure apprezzata.
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Mi ha stupito Gramellini. Repubblica invece per niente. La scuola giornalistica che insegna solo a scrivere retroscena genere queste incapacità.
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Proprio così. Ma anche la disabitudine alla cronaca autentica, alla fatica di separare quotidianamente il vero dal falso, induce questi errori
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...trattasi di guerriglia comunicativa..
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https://www.facebook.com/photo.php?v=139192520435...

profonda stima per questo cane!!
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Massimo Lugli per "la Repubblica"
Due turisti svedesi "sequestrati" e liberati dalla polizia. È l'ultima frontiera, l'ennesimo, vergognoso, esempio di un business illegale che prospera attorno all'aeroporto di Fiumicino: quello degli Ncc abusivi che caricano i passeggeri, in barba a ogni norma, sui loro pulmini e li costringono, con le buone o le cattive, a sborsare cinquanta euro a testa quando il prezzo della corsa dovrebbe essere collettivo.
È accaduto ieri mattina. Due agenti della polaria hanno notato una coppia che batteva disperatamente sui vetri oscurati di un "Mercedes Van" scuro. I poliziotti hanno rintracciato il proprietario, un noleggiatore con conducente romano di 22 anni e lo hanno costretto ad aprire le portiere, che aveva bloccato col telecomando dall'esterno. I due svedesi, lui di 58 anni e lei di 53, sono balzati fuori, congestionati e inferociti.
«Sono quasi 40 minuti che stiamo qui dentro, stavamo soffocando dal caldo» hanno spiegato, in inglese, agli agenti «Questo tassista ci ha presi a bordo e ci ha detto di aspettare: prima di partire avrebbe cercato qualche altro passeggero. Per un po' è andata bene, poi, dopo tutto questo tempo, abbiamo cominciato a star male. Volevamo scendere ma eravamo chiusi dentro, meno male che ci avete sentiti».
Il noleggiatore è stato denunciato a piede libero dagli uomini di Antonio Del Greco, dirigente della V zona della polizia di frontiera, che ha lanciato una vera e propria offensiva contro questa forma di illegalità diffusa e il Van è stato sequestrato. La stessa sorte è toccata a un altro mezzo, identico, parcheggiato poco distante e intestato a un cinese che vive a Napoli e ha la licenza di Ncc: il contrassegno dell'assicurazione era fasullo.
Due giorni fa, la protervia di alcuni noleggiatori era sfociata in un'aggressione. Una coppia di bengalesi con una bimba di tre anni, appena sbarcata al Leonardo da Vinci, aveva accettato, ingenuamente, di farsi portare a Roma. Arrivati davanti al furgone, gli stranieri avevano scoperto che a bordo c'erano altre persone e avevano rifiutato di salire. L'autista ha sferrato un pugno all'uomo e, nella colluttazione, ha colpito la bimba.
Poi ha costretto i bengalesi a pagare ma ha preteso 100 euro, anziché 50, nonostante la famigliola avesse rinunciato alla corsa. Alle rimostranze dell'uomo, il noleggiatore ha afferrato una spranga dal cofano del furgone. Risultato: una denuncia per rapina ed estorsione.
Gli Ncc non potrebbero raccogliere passeggeri all'aeroporto, ma solo accompagnarli dagli alberghi. Non basta: il costo della corsa è sempre collettivo ma molti autisti senza scrupoli lo moltiplicano per 9, il numero massimo di passeggeri di un Van. Da stamattina, a Fiumicino, i controlli della polizia verranno intensificati.
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1 risposta · attivo 613 settimane fa
queste persone le manderei direttamente in carcere e butterei le chiavi
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Auguro a tutti lor signori una serena serata e, come piccola provocazione, per stasera, un "arriba":



:)

Il dilemma è sempre quello: "Revolución y guerra al mismo tiempo" o "Primero la guerra y después la revolución"?
A voi la risposta, stasera, da Fortaleza, e comunque "¡No pasarán!"... ma chi? :)
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L’88% dei turisti che hanno visitato Bologna, tornerebbe in città per una seconda vacanza. Lo rivela un’indagine realizzata da Nomisma per Unindustria Bologna, anticipata nell’ultima newsletter del centro di ricerca. La rilevazione è stata condotta da aprile 2012 a marzo 2013 e si è concentrata sulla spesa e la soddisfazione dei clienti degli alberghi a tre, quattro e cinque stelle di Bologna e del suo hinterland, con questionari in hotel, Aeroporto e via web.
A sostenere il movimento degli ultimi anni, anche se con numeri assoluti ancora marginali, nota Nomisma analizzando il risultato del sondaggio, sono stati i turisti provenienti da Brasile, Russia, Cina e Turchia (+87,5% dal 2007 a fronte di un +12,4% dei clienti stranieri tradizionali da Regno Unito, Usa, Spagna, Germania, Francia e Olanda).
L’aspetto “da sottolineare” è relativo alla spesa turistica: i “nuovi turisti” in un giorno arrivano a spendere circa 201 euro procapite a fronte dei 169 euro dei clienti stranieri tradizionali. Dalla ricerca, inoltre, è emerso un giudizio positivo da parte degli intervistati nel complesso (l’88% degli stessi tornerebbe in città per una nuova visita) e rispetto alla qualità e al numero delle attrazioni turistiche (60% di giudizi positivi).
Viceversa i servizi di informazioni turistica ottengono valutazioni inferiori (46% di giudizi positivi), colmabili, sempre secondo i turisti, con maggiori e piu’ dettagliate informazioni, specie in inglese e tedesco.
Altri punti critici emergono in relazione alla qualità della viabilità e agli orari dei negozi, ritenuti troppo “stretti”, nonchè alla pulizia e al decoro urbano (specie a causa dei graffiti) dove si sfiora il 17% di giudizi negativi.

Fonte Dire
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1 risposta · attivo 613 settimane fa
i turisti stanno dalla mia parte B)

la dotta, la grassa, la rossa, la turrida e con merola la zozzona :'(
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Fatto. Una delle prime promesse di Ignazio Marino in campagna elettorale è stata mantenuta. Una giunta snella, di soli dodici assessori, 6 donne e 6 uomini. Sembrava quasi impossibile, fino all’ultimo il toto-Campidoglio era inchiodato su 5 a 7, ma un guizzo finale ha fatto sì che con la scelta di Daniela Morgante, quarantenne magistrato della Corte dei conti, alla quale è stato affidato il Bilancio – invece del favorito della vigilia Tommaso Antonucci – la parità di genere divenisse una realtà.

Per la prima volta al comune di Roma. Né Francesco Rutelli, infatti, né Walter Veltroni, che pure si erano impegnati in tal senso, erano riusciti a fare il fifty-fifty. In particolare, l’ex segretario del Pd annunciò nel 2001 «la giunta più rosa d’Italia»: sei donne su sedici assessori. A distanza di dodici anni – maglia nerissima quella di Alemanno, due sole donne nella prima squadra, una con il “rimpasto” – Marino c’è riuscito. Oltre a Morgante, siederanno dunque in Campidoglio altre cinque donne: Marta Leonori al turismo e commercio (la giovane deputata dem dovrebbe liberare lo scranno alla camera per Marco Di Stefano); Flavia Barca (sorella di Fabrizio, ex ministro del governo Monti ora in campo per la segreteria del Pd) alla cultura; Estella Marino, ingegnere ambientale “lady preferenze” delle appena trascorse elezioni, 37 anni, all’ambiente; Rita Cutini, 52 anni, assistente sociale con esperienze direttive ai corsi della Provincia di Roma, ai servizi sociali (lo scorso febbraio è stata candidata nella lista Monti); Alessandra Cattoi – 44 anni e fedelissima del sindaco di cui ha coordinato il comitato elettorale – alla scuola.

Anche tra i sei uomini un mix di politici e tecnici. Una delle novità è Guido Improta, manager Alitalia e sottosegretario alle infrastrutture nel governo Monti: andrà ad occupare una delle poltrone più importanti e più scomode per chi deve governare la capitale, quella della mobilità. Vicesindaco con delega al patrimonio è Luigi Nieri, nel 2001 assessore alle periferie nella prima giunta Veltroni, nel 2005 al bilancio alla regione con Marrazzo, nelle scorse elezioni capolista di Sel. Giovanni Caudo, 49 anni, docente di architettura a RomaTre, sarà assessore per la trasformazione urbana, mentre Luca Pancalli – ex campione giovanile di pentathlon moderno diventato paraplegico e ciò nonostante campione di nuoto nonché vicepresidente del Coni fino al 2012 – si occuperà di qualità della vita, di sport e benessere. Appartengono al Pd l’assessore a casa e lavoro, Daniele Ozzimo, e quello ai lavori pubblici e periferie, Paolo Masini. Ozzimo, 41 anni, viene dal volontariato e dai Ds; dipendente della Trambus, nel 2008 è diventato vicepresidente della commissione politiche sociali. Anche Masini, 49 anni, viene dal volontariato, fa politica da circa vent’anni e nel 2008 è stato vicepresidente della commissione scuola.
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io sono per le coppie semiaperte, brava Emma
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Un blitz, per inserire il capitolo giustizia nelle riforme costituzionali. Parole di fuoco sul governo, degne un partito di opposizione, e pure intransigente. La tregua promessa da Silvio Berlusconi a Giorgio Napolitano è già minata dalla crisi di nervi dei falchi del Pdl. Ed è già caduto nel vuoto l’invito fatto dal Cavaliere ai suoi di tenere, per ora – almeno fino a settembre – i toni bassi sul governo.

Meno di ventiquattrore dalla promessa di lealtà al governo, fatta al Quirinale. Ed eccolo, il blitz sulla giustizia, nella settimana che Berlusconi vive come un calvario: un emendamento presentato al Senato – primo firmatario: il previtiano Donato Bruno – per inserire, nell’ambito della discussione sulle riforme, anche il “titolo quarto”, la giustizia, escluso finora dal ddl del governo. È solo un fatto tecnico, assicura Bruno: “Mi sembra logico – spiega - che si discuta della opportunità di modificare anche la parte relativa alla magistratura, anzi è fondamentale. Faccio un esempio: se decidiamo di andare verso un modello presidenziale, va rivista anche la guida del Csm che spetta al presidente della Repubblica. Le riforme influiscono anche su Csm e Corte Costituzionale. Che facciamo? Non li tocchiamo? Mi sembra assurdo”.

Nel Pd però scatta il sospetto. Perché nulla vieta il ragionamento opposto. E cioè che, magari, di presidenzialismo non si parli. E qualcuno, nel Pdl, sbatta sul tavolo separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati. Insomma, è il “grimaldello”. Anche perché non è un mistero che Berlusconi ha chiesto a Letta un “segnale” sulla giustizia. Magari partendo dalle proposte elaborate dai saggi. Bastava sentire il fedelissimo Paolo Romani a Omnibus sull’opportunità dell’amnistia.

Non è il solo terreno cosparso di mine. Dalla giustizia all’economia. E i toni sono ancora più duri. Sentite Renato Brunetta, il capogruppo alla Camera, sui provvedimenti varati dal governo: “"Pannicelli caldi. Se uno ha la forza di leggerli non ne trae nessuna ispirazione positiva. Sono provvedimenti di carattere burocratico-amministrativo, scritti in un linguaggio burocratico-sindacale, che impatteranno in maniera assolutamente marginale sul mercato del lavoro italiano. Serve, serviva, ben altro”. Non è il solo: “Le misure in campo – dice Capezzone – sono inadeguate. Serviva uno shock”. È l’ora dei falchi. Che ieri sera, a palazzo Grazioli, hanno urlato di fronte a un Berlusconi stremato: “Si può sapere che ci stiamo a fare in questo governo? Noi lo teniamo in piedi mentre ti massacrano. Puntiamo al voto”.

Un giro di tavolo drammatico. Con Verdini, Santanchè, Brunetta fautori di una crisi subito. E Schifani nei panni del pompiere. Per tutta la sera il Cavaliere provato a convincerli che in questo momento non c’è alternativa. E che, se Napolitano non scioglie, il massacro non si ferma alle procure, ma in Parlamento arriva pure conflitto di interessi e Mattarellum. Parole cadute nel vuoto. Così come è caduta nel vuoto la rassicurazione data dal Cavaliere a Napolitano sul fatto che avrebbe tenuto a bada i suoi. La verità è che è difficile convincerli, perché è Berlusconi è il primo a sentire nella pancia un irrefrenabile moto di insofferenza verso tutto. È solo una questione di tempo.

da HP ( B) )
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Riprendo il discorso sulla Cina:

Il problema dell'immigrazione cinese è che, a differenza di quella dal resto del mondo, non è integrabile. Al marocchino o al senegalese posso dare lo stesso stipendio e gli stessi diritti degli italiani. Lui si può integrare, oppure delinquere. Nel secondo caso lo mando in galera come a tutti.

Ma i cinesi che arrivano qui e lavorano per altri cinesi, con stipendi cinesi, orari cinesi, diritti cinesi, creano una concorrenza interna sleale che va a danno mio e di tutti gli italiani. Per questo ritengo l'immigrazione cinese pericolosissima a lungo termine.

Per l’ambiente, aggiungo i danni fatti in nome della loro medicina tradizionale idiota.
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16 risposta · attivo 613 settimane fa
io riformerei a livello europeo le politiche sul blocco dell'immigrazione extraeuropea, restringendola di molto, quasi quasi anche bloccandola per un po', se non nel caso di diritto di asilo, o di necessità momentanee per la nostra economia. Allo stesso tempo, estenderei la cittadinanza e i diritti a chi è già residente qui. Meno immigrati, meglio trattati: questa sarebbe la mia politica, assolutamente anti-razzista ma al contempo realista, sull'immigrazione.
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...Scusami Skorpios , ma la politica berso l'immigrazione extraeuropea ,come la definisci giustamente (peri comunitari vale il principio della libera circolazione) è già molto restrittiva..la Bossi -Fini è fin troppo rigorosa...se restringi ulteriormente non fai altro che produrre clandestini...perchè non è che i migranti smettono di arrivare in Europa....
Già, così, troppi migranti che non hanno un contratto di lavoro in Italia..cercano di rimanerci attraverso il diritto di asilo..diritto , che invece è prezioso, e dovrebbe essere radicalmente separato dalla disciplina del soggiorno.
Rispondi
io bloccherei l'immigrazione il più possibile con una legge ancora più restrittiva, a livello europeo, istituendo dei fondi europei per gestire i flussi di clandestini delle acque e per bloccare le frontiere europee
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Io vedo la situazione della mia città, e mi chiedo come facciano i cinesi a prendere in gestione sempre più esercizi commerciali, mentre gli italiani non fanno altro che chiuderne.

Qualcosa non torna...
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Io ho un paio di "amici" cinesi qui a Bologna; le loro attività fioriscono perché hanno ottimi contatti e quindi condizioni e prezzi assai favorevoli con la madrepatria - dei loro parenti, credo - per le merci che importano e smerciano qui in Italia. Le strutture di importazione in Italia sono piccole e impiegano anche - pochissimi - italiani, per forza di cose. Certo quello che c'è a monte, in Cina, non lo so proprio.
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Questo magari può essere vero per i ristoranti cinesi.

Ma per un bar, cosa vuoi importare a basso costo, la Coca Cola? Qui ci sono tantissimi bar gestiti da cinesi, in cui non va mai nessuno. I bar degli italiani chiudono per mancanza di mercato, e loro li rilevano.

I parrucchieri/barbieri: con una scappatoia legale aprono dei saloni senza avere i diplomi professionali previsti dalla legge. Non ci va nessuno, ma mentre i locali devono abbassare la serranda, loro continuano ad andare avanti.

Non è che tutte queste attività servono per riciclare denaro sporco...?
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Le attività di cui parlo io sono società di import (non ho mai chiesto se facciano export) di accessori di abbigliamento una e di "gadget" economici come quelli dei negozi da 1 euro l'altra. Niente ristoranti, bar o parrucchieri; ma è gente che fa un sacco di soldi veri, credimi. Riforniscono decine se non centinaia di negozi. Ripeto, a monte non so cosa ci sia.
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Anche da me ci sono questi supermercati cinesi in cui vendono di tutto, compresi i generi alimentari.

Io non ci sono mai andato, dato che la qualità delle merci cinesi è infima e i controlli inesistenti.
Rispondi
Sì, vero. I miei "conoscenti" non hanno questi negozi "Tutto a un euro" (a Bologna ce n'è uno, per esempio, in centro a via Bassi, gestito da italiani, almeno in apparenza, dove c'è un via vai continuo di clienti) ma sono i loro fornitori grossisti, quindi puoi immaginare il giro d'affari.

Supermercati cinesi ce ne sono ma "misti" non ne ho ancora visti; o gadget economici o alimentari, specie con i loro alimenti tipici, come succede con pakistani, bengalesi e filippini per esempio. A Bologna e a Roma ci sono anche negozi "etnici" alimentari latino-americani e africani; molto carini, in genere.
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Sei sicuro che non ci vada nessuno? :)
Rispondi
Nei bar ci va meno clientela rispetto a quando erano gestiti da locali. Ne ho un paio vicino a casa e la differenza si nota. "Nessuno" è ovviamente un'esagerazione.

Nei saloni ci vanno in molti la prima volta, attratti dai bassi prezzi. Poi, vista la qualità estremamente scadente (non ci si improvvisa un mestiere dal nulla) i clienti scappano e tornano ai vecchi barbieri/parrucchieri.
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Non mi pare e sicuramente non è generalizzabile, ho visto bar quasi morti tornare pieni con la gestione dei cinesi. Anche perché appena lo rilevano abbassano i prezzi e tengono aperto 24h/24h 7 gg su 7.
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a bologna stanno chiudendo anche i negozi cinesi :p
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ma chiudono anche loro, solo che non ci facciamo caso.
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Non è che chiudono, passano la gestione ad altri cinesi.
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Monti: "Apprezzato solo all'estero, voglia di non tornare."

Caro Mario, potevi fare il PdR e ci hai sputato sopra, contribuendo a far perdere al csx le elezioni. Cosa pensavi, che gli Italiani ti votassero al Governo? Che la gente amasse l'austerity, e soprattutto che la gente(di centrodestra, nel suo caso) amasse la serietà, la pacatezza e le proposte? Anni e anni alla Bocconi per non capire nulla di come gira il mondo. Vai, Mario, vai. Mandaci una cartolina, ma non tornare, non ci mancherai.
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1 risposta · attivo 613 settimane fa
Mah per me Monti ha fatto bene a candidarsi, l'errore madornale è stato quello di farsi percepire come una costola del PD (mentre Bersani gli strizzava l'occhio un giorno sì e l'altro pure).
Così, molti di destra che avrebbero potuto votarlo non l'hanno fatto, mentre analogamente tanti di sx hanno votato Grillo non percependo in Bersani una discontinuità con le politiche montiane.
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Consulenze, il Comune taglia del 40%
Palazzo d'Accursio: «Risparmio di 246 mila euro»
BOLOGNA - Il Comune di Bologna ha quasi dimezzato le consulenze per l'anno 2013. La giunta, spiega una nota dell'amministrazione, ha approvato il nuovo programma degli incarichi che prevede una «drastica riduzione della spesa del 40%, rispetto alla programmazione 2012, pari a un risparmio di 246.000 euro».
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/noti...
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2 risposta · attivo 613 settimane fa
l'ottimo virginio merola

B)
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te lo mando a firenze
B)
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Viva il Salento.
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1 risposta · attivo 613 settimane fa
Dopo la foto pubblicata da Blerim Dzemaili in cui era in Sardegna con il centrocampista del Fulham, Pajtim Kasami, il capitano azzurro Paolo Cannavaro non ha resistito al commento: "Ricchioooooooo... Trovati una femmina!". Dzemaili ha scherzosamente replicato al difensore del Napoli in occasione del suo compleanno: "Devo pure farti gli auguri dopo questo commento. Non metto quella foto che avevamo fatto insieme con delle donne se no tua moglie mi spara!"

-.-"
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La situazione non è incoraggiante: da quando Letta sta sulla poltrona di palazzo Chigi, la coalizione di centrodestra ha perso 6 punti come coalizione mentre il Pdl ne ha persi 4 come partito. E ancora: è la quarta settimana di seguito che il Pdl è in discesa e per la prima volta è stato sorpassato dal Pd che è sopra dello 0,5. Insomma i dati di Euromedia indicano una sola strada al Cav: far cadere il governicchio per andare subito al voto. Sono passati 50 giorni dall'insediamento dell'esecutivo. Il Cav all'inizio della legislatura aveva il vento in poppa, forte anche della grande rimonta elettorale. I sondaggi di due mesi fa parlavano chiaro: centrodestra al 35 per cento, centrosinistra al 28. Il Pdl per diversi istituti da Swg a Piepoli, a Tecnè, era il primo partito. Poi sul muro dell'immobilismo del governo il Pdl ha cominciato la sua discesa, facendosi sorpassare anche dal Pd. Quando il governo ha varato il rinvio della rata di giugno dell'Imu, il Pdl ha mantenuto saldamente la testa dei sondaggi. Poi la mancata riforma promessa da Letta sull'imposta sulla prima casa e un decreto Fare che di fatto ha limitato sì i poteri di Equitalia ma che non ha abbassato la pressione fiscale hanno portato il Pdl verso il fondo. La situazione in questo momento parla di un testa a testa col Pd. Ma non basta per calamre gli animi degli azzurri e soprattutto quelli del Cav. Se il trend in discesa venisse confermato per la sesta settimana di fila allora il quadro sarebbe drammatico. La sconfitta alle amministrative è stato un segnale che il Cav non vuole sottovalutare. Le elezioni comunali spesso hanno poco a che vedere con quelle poliitche in termini di sentiment dell'elettore, ma comunque quel 16-0 a favore del Pd brucia ancora.
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1 risposta · attivo 613 settimane fa
Il Pdl guadagnava nei sondaggi quando appariva la forza più responsabile.

Se ora perde è proprio perché appare la forza "disgregatrice".
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Sul fatto che i voti presi alle elezioni facciano aggio su ogni altra considerazione: non sono d'accordo.
A parte il fatto che Berlusconi non ha affatto preso 9 milioni di voti ma molto meno ( il PDL ha preso il 20% alle elezioni, è tutto da dimostrare che chi ha votato Lega Nord o FDI sia disposto a far parte dell'"Esercito di Silvio" ), comunque il consenso non è un lavacro che, come un famoso detersivo della pubblicità, toglie anche lo sporco più sporco.
Le Pen in Francia, per dirne una, ha ottenuto anche più voti, ma nessun Presidente della Rèpublique si sognerebbe mai di riceverlo in pompa magna all'Eliseo. E non è mai stato condannato neanche per divieto di sosta.
Accettare la prevalenza del consenso sul rispetto della legge significa ESATTAMENTE accettare ciò che da vent'anni la destra italiana sta tentando di imporre all'opinione pubblica. Se anche chi si dice di sinistra si mostra d'accordo, allora vuol dire che è inutile lottare, ha vinto su tutta la linea.
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(ANSA) - LONDRA, 27 GIU - "C'è un' opacità totale nel
ministero della Finanze". Lo ha dichiarato al Financial Times
Renato Brunetta, capogruppo del Pdl, intervenendo sull'allarme
dei derivati in Italia lanciato dal quotidiano finanziario
britannico. "Lo stato delle finanze italiane - ha aggiunto - è
come la formula per la Coca Cola, è un segreto".(ANSA)

Brunetta è un altro che andrebbe fucilato alla schiena per alto tradimento
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2 risposta · attivo 613 settimane fa
"Alto" tradimento... 'na parola...
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Ma fino a 2 anni fa Brunetta non era un ministro del governo Italiano?... Solo lui non la conosceva la formula della Coca Cola?
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