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dal Corriere della Sera:
Su inziativa del Pd, il Senato boccia un testo approvato il 13 dicembre su proposta del M5S. Avrebbe permesso agli enti pubblici di recedere da contratti onerosi, come quello dei palazzi Marini, affittati da Montecitorio per 26 milioni l'anno.

cambiano i parlamentari, cambiano i segretari, ma il pd non cambia mai.
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3 risposta · attivo 587 settimane fa
... l'indiscrezione sulla legge elettorale di Repubblica(quella del premio di 75 seggi e ecc.)credo sia inventata di sana pianta ... almeno spero.
Se cosi' non fosse e davvero emissari di PD e FI discutono di una riforma del genere ... beh altro che l'incostituzionalita' del porcellum qui ci troveremo di fronte ad una legge "controcostituzionale" .. chi ottiene almeno 200 seggi(dei 475 seggi uninominali)ottiene un premio di 75 seggi ..
tradotto ... la coalizione X ottiene 201 seggi e si prende anche gli eletti in 75 colleggi in cui il suo candidato e' dietro e davanti un altro? .. alla faccia della sentenza della consulta sul tornare a far scegliere i cittadini.
Quindi boutade giusto per riempire una pagina ... due sono le strade possibili ..
O Mattarellum con 2T o simil-comunali
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6 risposta · attivo 587 settimane fa
Bravo Speranza alla Camera, una grinta insospettabile!
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Quando escono le motivazioni della sentenza della Corte Costituzionale sull'abolizione del Porcellum?
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3 risposta · attivo 587 settimane fa
«Ma qui ne inventano di tutti i tipi»: è iniziato così lo show del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, al suo debutto in pubblico alla tradizionale cena degli “auguri padani” a Chiuduno, nella serata di giovedì. Serial killer, immigrati, giornalisti gay e ultrà: ne ha per tutti il segretario. «Non mi avrebbe stupito il fatto che il serial killer evaso a Genova fosse un militante della Lega. Io vorrei vederlo in faccia quel giudice che al serial killer ha dato il permesso premio. Perché uno Stato che libera i serial killer e chiude le curve allo stadio per un coro è uno Stato di rimbambiti».

Salvini con il sindaco di Bergamo Franco Tentorio
Salvini con il sindaco di Bergamo Franco Tentorio
Un attacco anche nei confronti della stampa, ricalcando un po’ le parole di Bossi alla Bèrghem Fest dell’estate 2011: «Qualche calcio in culo a qualche giornalista servo infame cominceremo a tirarlo. Diamogli almeno un motivo di dire che siamo cattivi». E un ritorno alle critiche a Roma: «Io proporrei che chi ha amministrato Roma in questi dieci anni, ovvero Rutelli, Veltroni, Alemanno, venga esiliato su un’isola deserta nel Pacifico, circondata da squali».

Quindi un passaggio all’immigrazione, «perché i poverini non sono quelli di Lampedusa che vengono disinfettati: i poverini sono i cittadini di Lampedusa e di Bergamo che poi vengono derubati da chi viene disinfettato». E un «viva la Russia»: «Sapete che la Russia ha scelto di sospendere le adozioni con tutti i paesi stranieri tranne che con l’Italia, perché qui non ci sono coppie gay che possono adottare un bambino. Se è così, viva la Russia». Applausi scroscianti, dai mille partecipanti agli auguri di Natale in salsa leghista.
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Piu' alzano i toni ... piu' e' indice di disperazione ...
La Padania,l'indipendenza,la devolution,la macroregione,il 75% delle tasse al nord e ecc. ... oramai sono una partito riserva per un 4/5% di italiani che decide di parcheggiare i suoi voti a chi li fa' sbavare.
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3 risposta · attivo 587 settimane fa
Erdogan minaccia ambasciatori esteri
Il premier turco Erdogan,alle prese con un grande scandalo di corruzione, accusa "alcuni ambasciatori" di avere nei giorni scorsi "condotto atti provocatori", legati all'inchiesta giudiziaria.
"Mi appello ai diplomatici affinché si limitino a fare il loro lavoro e lascino ai turchi le vicende interne. Non siamo tenuti a tenervi nel nostro Paese", ha detto, non escludendo così l'espulsione di qualche ambasciatore.
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fra qualche giorno se ne vanno tutti in vacanza e riaprono le camere dopo l'epifania, sulla legge elettorale all'interno del pd ci sono i Fioroni e i Bersani che in modo diverso in pratica remano contro cercando di ostacolare la riforma, gli interlocutori con cui si dovrebbe fare la riforma sono uno peggio dell'altro, Grillo preferisce i vaffanculo e gli va bene il proporzionale, Alfano vuole allungare più possibile i tempi perchè sta organizzando il suo partito sul territorio e punta al logoramento di berlusconi, il pregiudicato invece sembra voler trattare , ma come al solito quando fa finta di trattare e perchè spesso sta pensando di rifilare una sola in extremis.
In tutto questo si rischia di arrivare ben oltre il 2015
Qua ci vorrebbe un segnale forte, la boldrini dovrebbe imporre alla camera di lavorare anche nei giorni feriali tra le due feste, sarebbe anche un segnale importante per il Paese
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2 risposta · attivo 587 settimane fa
C'é un Lorien con il PD al 33% ....
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3 risposta · attivo 587 settimane fa
Spagna, limitato il diritto all'aborto
Il governo spagnolo ha varato una legge che limita notevolmente l'aborto e ritorna a un sistema simile a quello in vigore prima del 1985.
In base alle nuove norme, non potranno più abortire le donne portatrici di un feto con malformazioni. Si riconosce l'obiezione di coscienza a tutti i medici, compresi quelli incaricati di informare la paziente. Restano consentiti gli aborti per gravidanze frutto di violenza e quelli in cui è a rischio la salute della donna.
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7 risposta · attivo 587 settimane fa
Gabriele .... ottimi sondaggi dal modenese leggevo ...
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7 risposta · attivo 587 settimane fa
Non trovo più il panettone natalizio. Ho un sospetto: Enrico il mangiapanettoni :p
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buooooooooongiornoooooooooooooo
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Gianni Pittella
2 ore fa
Il disastro sociale e il pauroso aumento delle diseguaglianze sono il frutto avvelenato dell'austerità imposta dai governi del nord Europa e supinamente subita dei nostri governi. Matteo Renzi va sostenuto nella sua scelta di rimettere in discussione il patto di stupidità che impedisce gli investimenti e quindi la creazione di posti di lavoro, la crescita sostenibile, la qualità dell'istruzione e la scommessa nella ricerca. Questa é la sfida vera.
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Giorno
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Il segretario del Pd Matteo Renzi sarà oggi in visita a Lampedusa dopo le polemiche dei giorni scorsi legate al video choc sul trattamento riservato ad alcuni immigrati ospiti del Centro di accoglienza trasmesso dal Tg2. Renzi è accompagnato dal sindaco dell'isola, Giusi Nicolini, e dal responsabile Welfare e immigrazione della segreteria del partito, Davide Faraone. Nell'agenda del leader del Pd un incontro pubblico al Comune, mentre non sarebbe previsto fino ad ora un sopralluogo nel Centro di accoglienza, per il quale è necessario un permesso, non essendo Renzi parlamentare. L'abolizione della legge Bossi-Fini sull'immigrazione è uno dei punti qualificanti del programma illustrato dal segretario del pd subito il suo insediamento.
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http://www.sinistraelibertamodena.it/public/SEL-i...
ammazza' che lavoro che avete fatto a Modena ... a Carpi state a lavora' sodo uguale?
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Lupi, legge elettrale: "maggioranza fara' proposta unica"
Bondi: sospetti che il Quirinale appoggi la richiesta di Alfano di far slittare il dibattito sulla legge elettorale ad aprile per evitare pericolo voto anticipato
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6 risposta · attivo 587 settimane fa
A Bergamo si va verso candidatura unitaria per il PD di Giorgio Gori alle primarie per le comunali, pare che la deputata Carnevali potrebbe ritirarsi.
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..Si scontrano la Spagna della modernità e quella reazionaria di sempre..no pasaran..si spera..
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Il 12 dicembre è uscito il dato sull'inflazione.

Nel mese di novembre 2013, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,3% su base mensile e aumenta dello 0,7% su base annua (la stima provvisoria era +0,6%), con una lieve decelerazione rispetto alla dinamica rilevata a ottobre (+0,8%).
A novembre 2013, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dello 0,3% su base mensile e aumenta dello 0,7% nei confronti di novembre 2012 (+0,6% la stima provvisoria), con una decelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto a quanto registrato a ottobre (+0,8%).

L'indice IPCA a tassazione costante (IPCA-TC) diminuisce dello 0,3% in termini congiunturali e cresce dello 0,2% in termini tendenziali.

C'è anche il dato sui salari: a novembre +1,3% su base annua (era +1,4 a ottobre), +1,4% accumulato dall'inizio dell'anno con gli stipendi del pubblico fermi e quelli del privato a +1,7%

Uscito anche il dato del commercio al dettaglio di ottobre:
"Ad ottobre 2013 l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,1 per cento rispetto al mese precedente. Nella media del trimestre agosto-ottobre 2013 l'indice registra una flessione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.

Nel confronto con settembre 2013, le vendite di prodotti alimentari diminuiscono dello 0,2 per cento, quelle di prodotti non alimentari dello 0,1%.

Rispetto ad ottobre 2012, l'indice grezzo del totale delle vendite segna una diminuzione dell'1,6%, sintesi di una flessione dello 0,6% per le vendite di prodotti alimentari e del 2,3% per quelle di prodotti non alimentari.

Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con il mese di ottobre 2012, variazioni negative sia per la grande distribuzione (-0,2%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (-2,9%).

Nel confronto con i primi dieci mesi del 2012, nel periodo gennaio-ottobre 2013 le vendite di prodotti alimentari segnano una flessione dell'1,3% e quelle di prodotti non alimentari del 2,8%, per una diminuzione complessiva del 2,2%."
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Da La Nuova Sardegna del 21 dicembre 2013
Sel a congresso potrebbe confermare lo strappo, ma dipenderà dalla direzione regionale
del Pd
Centrosinistra in equilibrio precario

CAGLIARI Il centrosinistra vivrà un fine settimana più caldo del solito sull’asse in
equilibrio precario fra Sel e il Pd. Vendoliani. Questo pomeriggio, a Quartu, comincia e si
concluderà domani il congresso regionale di Sel. Fra i possibili annunci potrebbe esserci
quello della conferma ufficiale dello strappo con il Pd, anche se da Roma arrivano segnali
autorevoli: «Meglio evitare decisioni affrettate», e potrebbe essere questo il messaggio
dell’inviato di Nichy Vendola, il deputato Gennaro Migliore. Il dubbio. Per due giorni, il
tavolo alternativo al centrosinistra storico resterà ancora in costruzione. Oltre a Sel,
nell’annunciata e possibile coalizione «Sinistra Sarda», ci sono Centro Democratico,
Rossomori, sovranisti del duo Maninchedda-Sedda, Sardigna Natzione, Sardegna libertà,
gli ex Idv-Sardegna pulita, Irs e il movimento delle sentinelle di don Ettore Cannavera. Ma
lo stesso tavolo potrebbe essere persino sbaraccato in un battibaleno, con il ritorno a casa
di gran parte dei ribelli, se il Pd dovesse cambiare in corsa candidato-presidente.
L’ostacolo. Si sa: è Francesca Barracciu, che gli alternativi non vogliono nonostante abbia
stravinto le primarie del centrosinistra (a cui però non hanno partecipato) perché è
indagata per peculato nell’inchiesta della Procura di Cagliari sui fondi ai gruppi del
Consiglio regionale. La conferma dell’eurodeputato da parte dei Democratici vorrebbe dire
spaccatura, un nuovo nome – sostengono ambienti vicini a Sel – potrebbe riaprire invece
le trattative intorno a un solo tavolo. Molto di più si capirà dalle relazioni dei due
parlamentari sardi di Sel, Michele Piras e Luciano Uras. I democratici. Anche loro vivono
nel dubbio e nell’attesa. Il Pd sardo, in fibrillazione, aspetta ancora di sapere dalla
segreteria nazionale la data in cui arriverà l’emissario (Stefano Bonaccini o Luca Lotti) di
Matteo Renzi. Perché sarà proprio l’emissario a presenziare alla riunione della direzione
regionale che dovrà per forza dare un taglio netto al silenzio calato da giorni sulla
candidatura di Francesca Barracciu. Una delle date possibili per la direzione era domani,
ma le diplomazie interne al centrosinistra allargato hanno preferito evitare la
sovrapposizione col congresso regionale di Sel. Così l’assemblea potrebbe essere convocata
lunedì pomeriggio una volta conosciuto anche l’esito dell’assise dei vendoliani. Insomma, il
cartellone del Risiko è steso sul tavolo e c’è chi sta per gettare i dadi. I giocatori. Sono
molti. Ieri è stato l’Upc a rilanciare il sostegno alla candidatura di Francesca Barracciu: «È
un punto fermo – sono le parole del segretario Enrico Piras – dal quale abbiamo
cominciato dopo le primarie e dal quale se necessario ripartire per ritrovare lo spirito
giusto e la necessaria coesione delle forze dell’attuale quadro di un centrosinistra che vuole
sconfiggere Cappellacci e il centrosinistra». Oltre all’Upc, sono rimasti fedeli al primo
tavolo, Idv, Verdi, Socialisti, Comunisti italiani e Rifondazione comunista. (ua)
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2 risposta · attivo 587 settimane fa
Preso il libro di Krugman. "Fuori da questa crisi, adesso!"
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5 risposta · attivo 587 settimane fa
..scusate...ma mi sbaglio, o la revisione del sito ha reso più complesso commentare?
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ROMA - «L’articolo 2-bis del decreto legge 15 ottobre 2013, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 dicembre 2013, n. 137, è soppresso». Chi ancora ha il coraggio di sostenere che il nostro sistema legislativo è lento e macchinoso si dovrà ricredere davanti a questo capolavoro di Palazzo Madama. Dove è stata cancellata al volo una norma che lo stesso Senato aveva approvato sorprendentemente soltanto sei giorni prima. La cosa era passata nel silenzio generale fra le pieghe di un provvedimento battezzato «manovrina», grazie a un emendamento presentato alla Camera dal deputato del Movimento 5 Stelle Massimo Fraccaro. Testuale: «Le amministrazioni dello Stato, le Regioni e gli enti locali, nonché gli organi costituzionali nell’ambito della propria autonomia, hanno facoltà di recedere, entro il 31 dicembre 2014, dai contratti di locazione di immobili in corso alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto. Il termine di preavviso per l’esercizio del diritto di recesso è stabilito in trenta giorni, anche in deroga a eventuali clausole difformi previste dal contratto».

Una bomba. Con un bersaglio preciso, come dimostra il passaggio sugli «organi costituzionali»: i palazzi Marini, quegli stabili che ospitano gli uffici dei deputati, presi in affitto con il meccanismo del «global service» dall’immobiliarista e grande allevatore di cavalli Sergio Scarpellini, munifico elargitore di contributi liberali ai partiti di destra e sinistra. È un’operazione che ha origine alla fine degli anni Novanta quando la Camera, d’accordo centrosinistra e centrodestra, decise di stipulare senza gara una serie di contratti con la società Milano 90, che metteva a disposizione di Montecitorio quattro immobili e relativi servizi. A un prezzo, oltre 500 euro annui al metro quadrato, tale da ripagare abbondantemente i mutui bancari contratti dal privato per acquistare le mura. Fatto sta che la Camera avrebbe speso in 18 anni ben 444 milioni solo per i canoni d’affitto, senza ritrovarsi in tasca un solo mattone. Una vicenda divenuta ben presto l’emblema degli sprechi del Palazzo, contro cui si erano scagliati a ripetizione con interrogazioni e denunce pubbliche i radicali. Ma inutilmente. Come inutili si erano rivelati i mal di pancia avvertiti da molti parlamentari consapevoli dell’abnormità della storia. A tutti era stato risposto che non c’era niente da fare: i contratti andavano rispettati e amen. Dopo molti sforzi si era riusciti a disdettarne almeno uno.

E l’emendamento Fraccaro, divenuto legge il 13 dicembre scorso a Palazzo Madama con l’approvazione senza modifiche della «manovrina» uscita da Montecitorio, avrebbe fatto cadere tutti gli ostacoli per la rescissione degli altri tre, che pesano sulle casse pubbliche 26 milioni per i soli canoni. Se però il giovedì seguente non fosse stato recapitato in Senato nella leggina di conversione di un decreto sulle «misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali», un provvidenziale emendamento che sopprime quella disposizione passata sempre al Senato il venerdì precedente. Modifica prontamente approvata dalla maggioranza senza battere ciglio: con qualche voto in più, sembra, rispetto a quelli prevedibili. La battaglia si sposta adesso alla Camera, dove Fraccaro riproporrà tale e quale la norma bocciata. Ma intanto il segnale arrivato dalle Larghe intese, per paradosso proprio mentre Matteo Renzi, il nuovo segretario del Pd loro principale azionista dichiara pubblicamente guerra ai costi della politica, si può interpretare in modo inequivocabile: gli affitti dei palazzi del potere non si toccano. Altra motivazione non ci sarebbe. E l’impronta digitale della maggioranza, del resto, è facilmente riconoscibile.

L’emendamento porta la firma della relatrice del provvedimento, circostanza che qualifica l’emendamento come iniziativa non personale. Ma essendo la senatrice del Pd Magda Zanoni esperta di contabilità statale, visto che il suo curriculum la qualifica come «consulente di bilanci pubblici», certo non ne può ignorare le conseguenze. E cioè che oltre a mettere in pericolo i contratti blindati e dorati dei palazzi Marini, quella perfida norma grillina consentirebbe a molte amministrazioni di liberarsi di onerosi contratti incautamente sottoscritti senza clausola di recesso: è appena il caso di ricordare che spendiamo circa 12 miliardi l’anno per gli affitti degli uffici pubblici. Chissà perché nessuno ci aveva pensato prima.
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2 risposta · attivo 587 settimane fa
ROMA - Una proposta che salvi il propozionale - tema caro ai 'democristiani' dell'ex Ppi - e che stoppi l'accelerazione impressa da Matteo Renzi, leader del Pd, su quel 'minotauro' che è il Mattarellum. Il tentativo di frenata è arrivato oggi da 7 deputati democratici capitanati da Simone Valiante ed è sostenuto, tra gli altri, dallo stesso Giuseppe Fioroni che alle primarie dell'8 dicembre si è schierato col candidato (arrivato secondo) Gianni Cuperlo. Un documento, dunque, a cui ha fatto seguito, qualche ora dopo, il monito lanciato da Pierluigi Bersani in Transatlantico, che al Pd di Renzi ha detto: "Si parta dal secondo turno, no regali a Silvio Berlusconi". Già, perché pur di cambiare la legge elettorale, il nuovo segretario dem starebbe continuando a lavorare su una maggioranza differente rispetto a quella che sostiene il governo guidato dal premier Enrico Letta (Pd più Ncd più Scelta civica) a suon di trattative con Lega e Forza Italia. D'altronde, che la riforma andrà fatta "con chi ci sta" è concetto su cui Renzi ha insistito già due giorni fa. E proprio Renato Brunetta (Forza Italia) oggi ha rilanciato: "Si può votare a maggio insieme alle elezioni europee, e Renzi è dello stesso parere. La riforma elettorale può essere approvata a gennaio alla Camera e a febbraio in Senato. Il parlamento può essere sciolto a marzo, in modo da votare a maggio". Ma a sollevare dubbi sulle forze politiche a cui dare la priorità è - su Twitter - il parlamentare Pd Dario Ginefra.

Di sicuro c'è che la proposta dei deputati Pd (abbozzata e fatta circolare già nei mesi scorsi, quando la rottamazione del Porcellum doveva essere affrontata al Senato) al momento è debole: se non altro, perché in calce le firme non sono tante (Agostini, Covello, D'Ottavio, Fioroni, Rostan e Tartaglione). Prevede, tuttavia, un sistema su base proporzionale con collegi territoriali provinciali, doppio turno di coalizione sul modello delle elezioni comunali sopra i 15.000 abitanti, assegnazione di un premio di maggioranza con una soglia di governabilità del 40 per cento dei voti su base nazionale, soglia di sbarramento del 4 per cento a livello nazionale per liste e partiti, voto di preferenza e collegi elettorali sviluppati su base provinciale. "In questa direzione - sottolinea Valiante - si compie il nostro atto di responsabilità con una proposta di governabilità, di democraticità e meritocrazia, limitando il potere di scelta dei partiti obbligati ad aggregarsi su un progetto comune e rafforzando il rapporto tra i parlamentari e il territorio".

A stretto giro di posta - come a ribadire il concetto - a parlare è Bersani. Secondo cui il Pd deve partire dalla proposta votata dalla direzione del partito, ovvero il "doppio turno di collegio", perché è l'unico meccanismo in grado di garantire governabilità in questa situazione e anche per evitare di fare "regali a Berlusconi". Per l'ex segretario Pd (che lo scorso anno ha vinto le primarie contro Renzi salvo poi non vincere le elezioni) "in questa situazione solo il doppio turno ti può garantire la governabilità. Le altre soluzioni, compreso il Mattarellum, non lo garantiscono". Peraltro, ha aggiunto, "Berlusconi vuole il turno unico perché è il modo per tenere ancora tutti sotto di lui, per riuscire a fare ancora un'ammucchiata di cui lui è il capo. Con il doppio turno si dà un po' più di spazio di manovra anche ad Angelino Alfano", leader di quel Nuovo centrodestra nato dalla scissione interna al Pdl, a cui Renzi ha già inviato un avvertimento nel momento in cui ha dato il via alla trattativa con Forza Italia.
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6 risposta · attivo 587 settimane fa
Quasi quasi mi guardo "Fritz il gatto"

Tanto è ancora presto per andare a dormire :p
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Guard caso, quelli con cui vado più d'accordo nel mio ristorante sono i 3 lavapiatti ungheresi. Anche loro provengono da una nazione povera e capiscono benissimo la mia situazione.
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Quello che devi capire, Bruno, è che la crisi e le storture del capitalismo hanno reso inutile ogni tuo sforzo. No, non è un tentativo di indurti all'autocommiserazione e all'autoconsolazione. Chi lotta sa, caro Bruno, che l'abbattimento del sistema capitalista è abbattimento di un sistema economico pieno di difetti. E' inutile il riformismo, il capitale con la globalizzazione trova ancora più facilmente la sua manodopera di riserva e si fa più aggressivo approfittando anche del letargo della coscienza di classe prodotto dal materialismo ecc. ecc. .
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2 risposta · attivo 587 settimane fa
per chi è interessato , è iniziata la trasmissione dove deve intervenire anche Lenci
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5 risposta · attivo 587 settimane fa
a proposito di sondaggi segreti, il PD ha commissionato un sondaggio a Modena city, Carpi (quindi immagino anche Sassuolo, ma forse è troppo piccola...). Sarebbero di ottobre
Risultati Modena: PD 50,4, SEL 5,6, civica/altri 3,9; m5s 12,9; PDL 11,8, LN e FDI 2,7, altri/civiche 3,3; SC 4,2, UDC 1,2
Su Carpi ho capito che: m5s 20, PD+civiche+altri sotto la soglia di poco (48, da quel che ho appreso), con SEL "passa bene" (quindi SEL tra il 4 e il 5); il restante 27-28 se lo spartiscono cdx, civica di centro-centro-sinistra (ma potrebbe non presentarsi) e immagino rifondazione/civica di sx
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8 risposta · attivo 587 settimane fa
in emilia, i capoluoghi al voto sono modena, reggio-emilia, forlì e ferrara. direi che li possiamo prendere tutti al primo turno.
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4 risposta · attivo 587 settimane fa
http://www.palagianonline.it/web25/index.php?opti...

interessante articolo sulla legge elettorale dei comuni e gli arrotondamenti
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direi che ora abbiamo un bel po' di materiale in bozza :)
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Azeteo l'8 dicembre c'é rimasto sotto ...
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Prossima settimana in arrivo gelate sul fronte sondaggi. Riprendono fiato i populisti......
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1 risposta · attivo 587 settimane fa
Già iniziata l'opera di demolizione di Renzi ....
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HP è un concentrato di cazzate......
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Libero ovviamente rilancia la cazzata dell' Hp a tutta pagina.
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ripensandoci avrei dovuto fare il sondaggista, un settore che non conosce crisi, ormai dalla più sfigata testata on line ai quotidiani di grande tiratura, dai talk del mattino alle emittenti all news hanno tutti una casa sondaggistica a cui commissionano sondaggi, un settore florido, ma se riformano la legge elettorale con i collegi, credo che i sondaggi diventeranno molto meno appetibili
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2 risposta · attivo 587 settimane fa
HP: sondaggi che circolano negli ambienti renziani dicono che l'effetto Renzi non c'e' stato ed il PD oscilla tra il 25 ed il 30%. E' allarme per le europee
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3 risposta · attivo 587 settimane fa
sera
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3 risposta · attivo 587 settimane fa

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