su dagospia le scandalose cifre dei bilanci pd. un centinaio scarso di persone per mandare avanti un partito da 9mln di elettori, migliaia di sindaci ed amministratori locali, organizzare campagne elettorali, gestire i database, far funzionare youdem etc. Tanto per fare paragoni, la federnuoto ha 80 dipendenti. sono davvero disgustato. questo paese mi piace sempre meno.
Bersani: "Via l'Imu 80% prime case": ecco il piano del Pd sul lavoro Fra le prime misure la tassa sull'abitazione, ma anche investimenti straordinari per le infrastrutture, restituzione crediti p.a. alle imprese, e rivedere la fiscalità per renderla più equa. Il segretario dei democratici presenta le proposte al Tg2: "Serve una scossa alla situazione economica"
Da oggi la Regione Lazio avrà a tutti gli effetti un nuovo presidente: dovrebbe infatti arrivare in giornata la proclamazione di Nicola Zingaretti da parte della Corte d'Appello. A quel punto al governatore del centrosinistra non resterà che l'insediamento nel grande palazzo di via Cristoforo Colombo, dove sedeva fino a poco tempo fa Renata Polverini. Zingaretti avrà da domani un pugno di giorni per varare la sua giunta, e le consultazioni proseguono senza posa, anche con i candidati alle primarie per il Campidoglio. Il presidente ha promesso il suo sostegno a chiunque vincerà la sfida. Ma intanto deve mettere ordine in casa sua. Di certo c'é che Zingaretti darà ampio spazio in giunta agli esterni, che dovrebbero costituire anzi il 100 per cento della sua squadra. Le parole d'ordine sono due: no a bilancini e manuale Cencelli, sì a qualità e valore aggiunto. Ecco dunque che accanto ad amministratori già d'esperienza (e fiducia) del presidente, come Michele Civita o Massimiliano Smeriglio di Sel, che sarà vicepresidente, si fanno i nomi per esempio del rettore di Roma Tre Guido Fabiani e della ideatrice del RomaEuropa Monique Veaute. Casella chiave, il Bilancio. Lì' Zingaretti vuole un nome di forza sicura (si era parlato di Piero Giarda e Vincenzo Visco, tanto per inquadrare il calibro). Altri nomi ben stabili nel totogiunta, Sonia Ricci (del Pontino) e Fabio Refrigeri, sindaco di Poggio Mirteto (Rieti). E che il metodo di Zingaretti abbia il consenso del Partito democratico lo ha confermato questa sera il segretario regionale Enrico Gasbarra: "L'azione della nuova Regione Lazio dovrà essere netta e incisiva - ha detto alla direzione regionale -. Il Pd sarà vicino al presidente Zingaretti, ma lo farà in forme nuove e diverse rispetto al passato. Un Pd che dà spinta ed energie al presidente, e piena autonomia nella composizione della sua squadra di governo. Sarà la 'giunta del presidente', non la giunta della politica dei veti e degli equilibri" Ma per Francesco Storace, che si prepara a essere il capo dell'opposizione alla Pisana, dalle parole di Gasbarra emergono piuttosto guai: "Se il leader regionale Gasbarra invita Zingaretti a varare la giunta del presidente - osserva il capo de La Destra - vuol dire che ci sono problemi per il governo del Lazio".
Sul blog di Grillo cominciano i distinguo.... http://www.tzetze.it/2013/03/un-paese-come-brosio... Indovinate un po' di chi é la colpa dello stato comatoso della giustizia in Italia?... :p . Ed il passaggio sui "giudici arroganti" come lo giudichiamo? A quando un bel " vaffa " alla Bocassini?...
Ma secondo voi, qual é il significato di un attacco così forte, esplicito ed ultimativo a Berlusconi da parte i Grillo OGGI?.. Dopo che molti ex-Pdl stavano guardando a lui come possibile nuovo baluardo contro i "comunisti"?... Non lo so, c'è qualcosa ( molto in realtà... ) che mi sfugge in questa fase storica, invidio quelli che, invece, danno l'impressione di aver tutto chiaro in testa...
La prova che si tratterà di primarie aperte, quasi spalancate, lo dimostra che anche Rivoluzione Civile, sta seriamente pensando di scendere in campo. L’ex pm Antonio Ingroia lo dice apertamente: «Stiamo valutando in queste ore la possibilità di partecipare con una nostra autorevole candidatura». Un nome ci sarebbe: Ilaria Cucchi.
Manifestazione Pdl, l'affondo del Colle: "Rammaricato, serve responsabilità" Dopo la manifestazione inscenata ieri fuori e dentro l'aula del Tribunale di Milano, Alfano e i capigruppo uscenti di Camera e Senato vengono ricevuti da Napolitano, che ribadisce l'indipendenza della magistratura. Il leader dei 5 Stelle sul suo blog irride la protesta dei parlamentari pidiellini e appoggia i pm milanesi. Bersani: "Ferita gravissima al tessuto costituzionale"
Con 32 voti a favore, 4 contrari e 4 astenuti, l'Assemblea capitolina ha approvato la delibera che ridisegna la mappa dei municipi di Roma. In base a quanto contenuto nel I decreto, dagli attuali 19 si passerà a 15. Ecco come cambia la numerazione e la geografia dei municipi della capitale.
Il nuovo I municipio è il risultato dell'accorpamento del territorio preesistente (Centro storico) e del XVII (Prati). Il nuovo II municipio è, invece, frutto dell'accorpamento del II (Salario-Parioli) e del III (San Lorenzo). Il territorio del nuovo III municipio coincide con quello preesistente del IV (Montesacro). Quello del nuovo IV municipio corrisponde a quello preesistente del V (Tiburtino). Il nuovo V municipio è il risultato dell'accorpamento dei territori preesistenti del VI (Prenestino) e del VII (Collatino). Il nuovo VI municipio coincide con quello che fino a ieri era l'VIII (Don Bosco).
E ancora: il territorio del nuovo VII municipio è il risultato dell'accorpamento dell'attuale IX municipio (Appio Latino) e del X municipio (Torrenova). Il territorio del nuovo VIII municipio coincide con quello preesistente dell'XI (Ciampino). Il territorio del nuovo IX municipio corrisponde a quello preesistente del XII (Ostiense). Il territorio del nuovo X municipio coincide con quello preesistente del XIII (Ostia). Il territorio del nuovo XI municipio corrisponde a quello preesistente del XV (Portuense).
Infine, il territorio del nuovo XII municipio coincide con quello preesistente del XVI (Gianicolense), mentre quello del XIII corrisponde a quello preesistente del XVIII (Trionfale). Il territorio del nuovo XIV municipio coincide con quello preesistente del XIX (Casalotti) e il nuovo XV corrisponde a quello preesistente del XX (Tor di Quinto).
Passato anche un emendamento per la denominazione dei nuovi municipi. Quelli accorpati saranno indicati con il doppio numero: quello nato dall'accorpamento del primo e del diciassettesimo si chiamerà municipio primo e diciassettesimo.
Ci sono 115 elettori, di cui - 74 arcivescovi "territoriali", ovvero che dirigono una diocesi o arcidiocesi "vera", età media 72 anni - 41 cardinali della "Curia", età media 73 anni
Ecco la distribuzione geografica
Africa: 11 (2 Curia, 9 Non Curia) Asia: 11 (1 Curia, 10 Non Curia) America Latina: 19 (3 Curia, 16 Non Curia) Nordamerica: 14 (5 Curia, 9 Non Curia) Europa (senza Italia): 32 (10 Curia, 22 Non Curia) Italia: 28 (20 Curia, 8 Non Curia)
I parlamentari di 5 Stelle hanno già detto che voteranno per l’ineleggibilità di Berlusconi e dei condannati definitivi.
Questa si che e` una messa in buca.
Vediamo che cosa faranno quelli del Pd che dicono di essere molto cambiati...
Se il PD non risponde e` fottuto. Altro che finanziamento ai partiti.
Prima, forse, c'era la scusa dei numeri in Parlamento. Adesso pero` non piu`. E non possono neanche attaccarsi al fatto che forse formalmente il nano non e` titolare DIRETTO di concessione. Non spetta a loro stabilirlo. Eventualmente il nano fara` ricorso al PdR, al Papa.
Ma il PD intanto dovra` dichiararlo ineleggibile. E fare fronte alle reazioni della destra becera.
Dopo l'ennesima gaffe comincia a "calare" seriamente Scherer, mentre torna in corsa Bertone. Potrebbe essere lui l'uomo della Curia contro Scola. In questo caso, a quest'ultimo verranno a mancare voti italiani importanti per prendere la testa nettamente al primo giro. E magari favorire un altro cardinale (uno degli americani, ormai tutti dicono Dolan)...
Grillo: «Berlusconi si dia alla latitanza Solidarietà ai magistrati di Milano» «Guarirà dall'uveite e gli italiani guariranno finalmente dall'orchite con cui li affligge da vent'anni»
"Matteo - continua Delrio - credo che in caso di elezioni anticipate dovrebbe cambiare leggermente la sua piattaforma politica: il messaggio che la sua leadership sia il simbolo di una società aperta che punta al talento e non si limita a recitare ogni giorno il ‘noi" triste e solitario della vecchia nomenclatura comunista, mi sembra sia passato. Adesso credo sia arrivata l'ora di chinarsi sulla pancia del paese, come si sarebbe detto un tempo, di tarare il progetto più sui bisogni dei ceti deboli e di costruire una narrazione anche più di sinistra - su questo punto sono d'accordo con Matteo Orfini e i Giovani turchi - e più in sintonia con un paese che vive una crisi più drammatica rispetto a quella osservata durante le primarie di sei mesi fa".
ma guarda un po'. l'avevo detto che il ragazzo e' furbo. finira' con renzi a palazzo chigi e il Partito ai Turchi.
salve a tutti. la cosa dell'ineleggibilita' non sta in piedi. prima cosa la legge parla di rappresentante legale e non di azionista. in secondo luogo non si deve assolutamente introdurre il principio che la maggioranza decide se un membro della minoranza puo' sedere in parlamento o no. quindi non se ne fa nulla. invece ovviamente si vota si' all'arresto.
Il finanziamento pubblico dei partiti va drasticamente ridotto questo è evidente, ma ancora più importante è la trasparenza. A me non interessa solo "quanti soldi" ma anche da dove vengono, come sono spesi e da chi sono amministrati. E su questo avrei qualche domanda da rivolgere ai grillini...
Renzi: "Le polemiche interne al PD non hanno senso. Almeno, non adesso. Che io abbia proposto l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti non è una notizia: è proposta che abbiamo lanciato dalle primarie e dalla Leopolda. Non so se abolire il finanziamento serva a far pace con Grillo; sicuramente serve a far pace con gli italiani che hanno votato un referendum e che anche alle elezioni ci hanno dato un segnale. Nessuno vuole "sabotare" il tentativo di Bersani, anzi. L'Italia ha bisogno di un Governo, prima possibile. Perché l'emergenza non è sapere chi farà il ministro, ma affrontare la situazione economica e la crisi occupazionale. Paradossalmente se Bersani accettasse di abolire il finanziamento ai partiti forse avrebbe qualche chance in più - non in meno - di farcela. Decida lui, comunque: a me non sta a cuore la discussione di corrente, ma sta a cuore l'Italia."
Stamattina dal barbiere c'era un attivista grillino... mamma mia che pena. Questi sono totalmente fuori: secondo lui riducendo i costi della politica tutto si aggiusta... ma la cosa spaventosa era l'ignoranza: il finanziamento ai partiti è 70 miliardi (!!!), un parlamentare prende 50mila euro al mese, ogni singolo giornalista è pagato dai partiti... tutto condito da un violentissimo attacco all'articolo 67 della costituzione con gli stessi argomenti folli del blog di grullo. La sua soluzione sarebbe che il PD sostenga un governo m5s
Niccolò Ghedini è sicuro: “Non si fermeranno”. E l’avvocato di Silvio Berlusconi allude alla procura di Napoli, agita lo spettro di una richiesta d’arresto che il capogruppo di Grillo, Vito Crimi, quasi rende reale: “Voteremo perché Berlusconi venga arrestato, perché risulti ineleggibile”. La novità è che nel prossimo Parlamento, in Aula, c’è una maggioranza favorevole al grillage giudiziario. Intontiti dalle botte che arrivano da tutte le parti, terrorizzati dall’incognito (cosa succederà adesso al capo, cosa al partito?), gli uomini del Cavaliere si stringono, spersi, attorno al vecchio leader. Ma con un tremendo interrogativo nello sguardo: com’è potuto succedere che la grande rimonta elettorale si sia risolta in questo lugubre isolamento?
“Troppi errori”, allarga le braccia Fabrizio Cicchitto che oggi salirà al Quirinale, assieme ad Angelino Alfano e Maurizio Gasparri, per investire Giorgio Napolitano di un problema che tuttavia, per il presidente della Repubblica, forse non ha una soluzione istituzionale. Il Pdl è stravolto e Cicchitto, come i suoi compagni di partito, aggredisce “il pervicace disegno politico della magistratura”. Ma poi, quando parla di “troppi errori”, s’intuisce un sentimento forse inatteso, fa capolino il rimpianto: è difficile infischiarsene del passato, dunque il pensiero corre alle ultime fasi del controverso rapporto con il governo Monti: forse poteva andare diversamente, forse si poteva fare in un altro modo, forse si poteva rivendicare il senso di un’operazione politica di pacificazione nazionale. Rimpianto universale per le “occasioni perdute”, per le riforme mancate, quella della giustizia, ovviamente, su tutte. “Se non li affronti, i guai non arrivano mai uno alla volta, ti piovono addosso tutti insieme”. Così adesso s’ode un sinistro tintinnare di manette, tira il vento d’una resa dei conti politica e giudiziaria, il Pdl è isolato, mentre l’Italia appare destinata a nuove elezioni anticipate. Ma com’è successo? Dov’è finita la baldanza della rimonta? “Berlusconi non è riuscito a stabilizzare il sistema, non si è mai costituzionalizzato, e queste sono le tragiche conseguenze”, dice Massimiliano Panarari, politologo ed editorialista della Stampa di Torino.
Il paradosso è che il Cavaliere-Masaniello aveva cambiato registro e vocabolario negli ultimi tempi. Chiusa la campagna elettorale e il suo scemenzario, era stata rinfoderata anche la cialtronesca restituzione dell’Imu e i messaggi pubblici riorientati, con piglio rassicurante, verso l’idea della “governabilità” e il valore della “responsabilità”. Insomma, dicono i berluscones: ora che Berlusconi ricominciava a ragionare di politica e di istituzioni, il fronte del conformismo moralista gli ha opposto il muro del disprezzo e della minaccia, e “i pm vogliono mandarlo in galera per vendetta”. Questo lo si sente dire ovunque nel Pdl, e con chiarezza. Ma il Cavaliere è anche causa dei suoi mali, come sanno un po’ tutti nel partito stravolto (malgrado fatichino a confessarlo persino a se stessi). E’ Berlusconi, cioè il regista di ogni vittoria e di ogni disfatta, a non aver voluto costruire le premesse per quell’accordo di sistema con il Pd che oggi, tra i marosi della crisi economica e dei suoi personali guai giudiziari, sarebbe prezioso anche per dare all’Italia una prospettiva di governo. “Se avesse rivendicato il senso della sua ‘abdicazione’, della sua rinuncia a favore di Monti a novembre del 2011 forse oggi Berlusconi non sarebbe arrivato a questo pesante finale di partita”, dice Panarari. “Il Cavaliere, uomo di movimento e impolitico dalla cifra populista, non ha voluto nemmeno porre le basi per una legislatura di pacificazione”, insiste l’editorialista della Stampa. Così, di fronte al pozzo nero della dissoluzione (dissipazione), si consuma l’ultimo atto della solitudine: oggi Alfano salirà al Quirinale con una serie di richieste che Napolitano non potrà nemmeno ricevere. E mentre gli avversari continueranno ad attaccare la “marcia di Berlusconi contro i giudici e contro il diritto”, sarà sigillato l’isolamento fatale dell’uomo che aveva rimontato le elezioni.
Francamente questa storia dei Grillini che votano per l'ineleggibiltà di B. mi sembra solo una merdata contro il PD. Sanno bene che lui sarà comunque eletto dato che, se la giunta per le elezioni votasse contro l'eleggibiltà lui farebbe ricorso e vincerebbe. Quindi in un modo o nell'altro in parlamento B ci va comunque. L'unico che ci rimetterebbe come immagine sarebbe il PD o perchè identificato con la KA$TA, o perchè accecato dall'antiberlusconismo tanto da interpretare una legge in maniera palesemente fuorviante.
http://www.huffingtonpost.it/2013/03/11/regno-uni... Altra civiltà giuridica da quelle parti... Pensate come possono guardare a ciò che succede in questi giorni da noi... E poi ci meravigliamo se ci guardano dall'alto in basso. Io mi sto cominciando ad informare sulle prospettive lavorative in UK.....
Comunque, se Berlusconi dovesse essere dichiarato ineleggibile e perdesse lo status di senatore, avremmo a quel punto un nuovo problema: avremmo creato un nuovo esodato.... http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/120171...
La sfida di Berlusconi a Napolitano "Stop ai processi o sarà il caos" Il gelo del presidente della Repubblica: "Rispetto per le istituzioni". Oggi la delegazione del Pdl al Quirinale: chiederà di fermare i processi al Cavaliere per 2 o 3 mesi per evitare condanne.
La sfida di Berlusconi a Napolitano "Stop ai processi o sarà il caos" - Repubblica.it
*********************************************** Oggi Al-Fano consegnerà al PdR il papello che la mummia cinese ha redatto nel bunker del San Raffaele:
e siamo di nuovo alla trattativa Stato-mafia.
l'unica cosa che può fare Napolitano è mandarlo a fanculo.
qui siamo di fronte ad un attacco eversivo alle istituzioni dello stato della stessa gravità degli attentati a Falcone e Borsellino.
Ragazzi, mi raccomando, non portatevi troppi viveri a Roma: visto come stanno andando le cose secondo me potrebbe bastarvi anche un sacchettino della merenda…”. Ieri mattina, poco prima che i 408 parlamentari del Pd si ritrovassero a Roma al teatro Capranica per discutere con Bersani il futuro di questa complicata legislatura, uno dei democratici più ascoltati da Matteo Renzi, Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e capo dell’Anci, ha cercato di sdramattizare con questo sms inviato ad alcuni renziani il clima surreale vissuto in queste ore dai deputati e dai senatori appena eletti in Parlamento: che mentre ieri firmavano felici le carte per avviare le procedure di registrazione per Montecitorio e Palazzo Madama a poco a poco si rendevano conto – sia ascoltando la relazione di Bersani (“dobbiamo riconoscere che la nostra strada è strettissima”) sia registrando l’ennesimo “vaffa” offerto da Grillo al segretario (ieri Grillo ha chiesto al Pd di rinunciare ai rimborsi elettorali) – che la loro permanenza romana rischia di essere più corta del previsto e che le elezioni potrebbero invece essere qualcosa in più di una provocazione politica. Gli esponenti del Pd più vicini al segretario, che chiedono un governo Bersani o voto subito, lo ammettono da giorni. La novità è che ora iniziano ad ammetterlo anche i sostenitori del sindaco: che dopo la sfida lanciata sabato in tv da Renzi (“Il Pd abolisca il finanziamento pubblico”) e dopo la notizia sulla due diligence promossa da Renzi sui costi dell’apparato Pd (che ieri ha fatto infuriare l’apparato Pd) riconoscono anche loro di sentirsi a un passo dalla campagna elettorale. “Inutile prenderci in giro – dice Delrio al Foglio – l’ipotesi di un governo appoggiato da Grillo non mi sembra solidissima, diciamo, e l’idea di fare un governicchio sostenuto dagli stessi onorevoli del Pdl che hanno occupato il tribunale di Milano mi fa sorridere. L’unica soluzione che vedo è votare a ottobre, lasciando a Palazzo Chigi l’attuale governo e facendolo guidare o da Monti o da un altro ministro dell’esecutivo. Altre soluzioni non ci sono e in fondo credo che anche per Matteo ottobre sia una data ammissibile. Vi spiego perché”.
Il paese e' intrappolato tra eversori e fanatici millenaristi.secondo me la cosa migliore da fare e' levarci di mezzo e lasciare che le due fazioni se la vedano tra di loro. Poi dopo, se ne abbiamo voglia e se e' rimasto qualcoa passiamo a raccogliere i cocci. Pero' almeno il match ce lo godiamo dalle isole fiji
Mauro 148p · 627 settimane fa
nunzioPugno 133p · 627 settimane fa
Tanto per fare paragoni, la federnuoto ha 80 dipendenti. sono davvero disgustato. questo paese mi piace sempre meno.
M_P 85p · 627 settimane fa
McJulio 146p · 627 settimane fa
ecco il piano del Pd sul lavoro
Fra le prime misure la tassa sull'abitazione, ma anche investimenti straordinari per le infrastrutture, restituzione crediti p.a. alle imprese, e rivedere la fiscalità per renderla più equa. Il segretario dei democratici presenta le proposte al Tg2: "Serve una scossa alla situazione economica"
Marco 91p · 627 settimane fa
Marte_ 80p · 627 settimane fa
Pablito_Forza Troika 109p · 627 settimane fa
deleted8303407 137p · 627 settimane fa
Indovinate un po' di chi é la colpa dello stato comatoso della giustizia in Italia?... :p . Ed il passaggio sui "giudici arroganti" come lo giudichiamo?
A quando un bel " vaffa " alla Bocassini?...
Skorpiocalisse 135p · 627 settimane fa
nunzioPugno 133p · 627 settimane fa
Francesco 112p · 627 settimane fa
sono finalmente arrivati i corsi dello staff di Rischio Calcolato!
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Non so come hanno la mia emai,cmq mi ha fatto sorridere
LombardoMNRVLR 92p · 627 settimane fa
20 Italia (49%)
10 Altri Europa (24%)
5 Nordamerica (12%)
3 America Latina (7%)
3 Africa/Asia/Oceania (7%)
Non Curia
22 Altri Europa (30%)
19 Africa/Asia/Oceania (26%)
16 America Latina (22%)
9 Nordamerica (12%)
8 Italia (11%)
deleted8303407 137p · 627 settimane fa
Dopo che molti ex-Pdl stavano guardando a lui come possibile nuovo baluardo contro i "comunisti"?...
Non lo so, c'è qualcosa ( molto in realtà... ) che mi sfugge in questa fase storica, invidio quelli che, invece, danno l'impressione di aver tutto chiaro in testa...
Francesco 112p · 627 settimane fa
spero sia una cazzata,ci sta già medici in campo
McJulio 146p · 627 settimane fa
"Rammaricato, serve responsabilità"
Dopo la manifestazione inscenata ieri fuori e dentro l'aula del Tribunale di Milano, Alfano e i capigruppo uscenti di Camera e Senato vengono ricevuti da Napolitano, che ribadisce l'indipendenza della magistratura. Il leader dei 5 Stelle sul suo blog irride la protesta dei parlamentari pidiellini e appoggia i pm milanesi. Bersani: "Ferita gravissima al tessuto costituzionale"
Marco 91p · 627 settimane fa
Il nuovo I municipio è il risultato dell'accorpamento del territorio preesistente (Centro storico) e del XVII (Prati). Il nuovo II municipio è, invece, frutto dell'accorpamento del II (Salario-Parioli) e del III (San Lorenzo). Il territorio del nuovo III municipio coincide con quello preesistente del IV (Montesacro). Quello del nuovo IV municipio corrisponde a quello preesistente del V (Tiburtino). Il nuovo V municipio è il risultato dell'accorpamento dei territori preesistenti del VI (Prenestino) e del VII (Collatino). Il nuovo VI municipio coincide con quello che fino a ieri era l'VIII (Don Bosco).
E ancora: il territorio del nuovo VII municipio è il risultato dell'accorpamento dell'attuale IX municipio (Appio Latino) e del X municipio (Torrenova). Il territorio del nuovo VIII municipio coincide con quello preesistente dell'XI (Ciampino). Il territorio del nuovo IX municipio corrisponde a quello preesistente del XII (Ostiense). Il territorio del nuovo X municipio coincide con quello preesistente del XIII (Ostia). Il territorio del nuovo XI municipio corrisponde a quello preesistente del XV (Portuense).
Infine, il territorio del nuovo XII municipio coincide con quello preesistente del XVI (Gianicolense), mentre quello del XIII corrisponde a quello preesistente del XVIII (Trionfale). Il territorio del nuovo XIV municipio coincide con quello preesistente del XIX (Casalotti) e il nuovo XV corrisponde a quello preesistente del XX (Tor di Quinto).
Passato anche un emendamento per la denominazione dei nuovi municipi. Quelli accorpati saranno indicati con il doppio numero: quello nato dall'accorpamento del primo e del diciassettesimo si chiamerà municipio primo e diciassettesimo.
LombardoMNRVLR 92p · 627 settimane fa
- 74 arcivescovi "territoriali", ovvero che dirigono una diocesi o arcidiocesi "vera", età media 72 anni
- 41 cardinali della "Curia", età media 73 anni
Ecco la distribuzione geografica
Africa: 11 (2 Curia, 9 Non Curia)
Asia: 11 (1 Curia, 10 Non Curia)
America Latina: 19 (3 Curia, 16 Non Curia)
Nordamerica: 14 (5 Curia, 9 Non Curia)
Europa (senza Italia): 32 (10 Curia, 22 Non Curia)
Italia: 28 (20 Curia, 8 Non Curia)
Totale
Curia 41
Non Curia 74
ilmetapapero 99p · 627 settimane fa
- "Con questi dirigenti non vinceremo mai"
- Il Caimano
- Habemus Papa
Skorpiocalisse 135p · 627 settimane fa
ilmetapapero 99p · 627 settimane fa
Fabio 130p · 627 settimane fa
McFossil 139p · 627 settimane fa
Questa si che e` una messa in buca.
Vediamo che cosa faranno quelli del Pd che dicono di essere molto cambiati...
Se il PD non risponde e` fottuto.
Altro che finanziamento ai partiti.
Prima, forse, c'era la scusa dei numeri in Parlamento.
Adesso pero` non piu`.
E non possono neanche attaccarsi al fatto che forse formalmente
il nano non e` titolare DIRETTO di concessione.
Non spetta a loro stabilirlo.
Eventualmente il nano fara` ricorso al PdR, al Papa.
Ma il PD intanto dovra` dichiararlo ineleggibile.
E fare fronte alle reazioni della destra becera.
Altrimenti perdera` altre valanghe di consensi...
LombardoMNRVLR 92p · 627 settimane fa
Dopo l'ennesima gaffe comincia a "calare" seriamente Scherer, mentre torna in corsa Bertone. Potrebbe essere lui l'uomo della Curia contro Scola. In questo caso, a quest'ultimo verranno a mancare voti italiani importanti per prendere la testa nettamente al primo giro. E magari favorire un altro cardinale (uno degli americani, ormai tutti dicono Dolan)...
Alle 19-19.30 prima fumata (al 95% nera)
Skorpiocalisse 135p · 627 settimane fa
__Elisa 133p · 627 settimane fa
Solidarietà ai magistrati di Milano»
«Guarirà dall'uveite e gli italiani guariranno finalmente
dall'orchite con cui li affligge da vent'anni»
nunzioPugno 133p · 627 settimane fa
ma guarda un po'. l'avevo detto che il ragazzo e' furbo. finira' con renzi a palazzo chigi e il Partito ai Turchi.
nunzioPugno 133p · 627 settimane fa
Mauro 148p · 627 settimane fa
Ha appena condiviso un post sulle scie chimiche.
Indovinate per cosa vota?
Elmo 119p · 627 settimane fa
Elmo 119p · 627 settimane fa
deagle1 114p · 627 settimane fa
P.s. grandi elogi per Renzi ovviamente xD
McJulio 146p · 627 settimane fa
“Troppi errori”, allarga le braccia Fabrizio Cicchitto che oggi salirà al Quirinale, assieme ad Angelino Alfano e Maurizio Gasparri, per investire Giorgio Napolitano di un problema che tuttavia, per il presidente della Repubblica, forse non ha una soluzione istituzionale. Il Pdl è stravolto e Cicchitto, come i suoi compagni di partito, aggredisce “il pervicace disegno politico della magistratura”. Ma poi, quando parla di “troppi errori”, s’intuisce un sentimento forse inatteso, fa capolino il rimpianto: è difficile infischiarsene del passato, dunque il pensiero corre alle ultime fasi del controverso rapporto con il governo Monti: forse poteva andare diversamente, forse si poteva fare in un altro modo, forse si poteva rivendicare il senso di un’operazione politica di pacificazione nazionale. Rimpianto universale per le “occasioni perdute”, per le riforme mancate, quella della giustizia, ovviamente, su tutte. “Se non li affronti, i guai non arrivano mai uno alla volta, ti piovono addosso tutti insieme”. Così adesso s’ode un sinistro tintinnare di manette, tira il vento d’una resa dei conti politica e giudiziaria, il Pdl è isolato, mentre l’Italia appare destinata a nuove elezioni anticipate. Ma com’è successo? Dov’è finita la baldanza della rimonta? “Berlusconi non è riuscito a stabilizzare il sistema, non si è mai costituzionalizzato, e queste sono le tragiche conseguenze”, dice Massimiliano Panarari, politologo ed editorialista della Stampa di Torino.
Il paradosso è che il Cavaliere-Masaniello aveva cambiato registro e vocabolario negli ultimi tempi. Chiusa la campagna elettorale e il suo scemenzario, era stata rinfoderata anche la cialtronesca restituzione dell’Imu e i messaggi pubblici riorientati, con piglio rassicurante, verso l’idea della “governabilità” e il valore della “responsabilità”. Insomma, dicono i berluscones: ora che Berlusconi ricominciava a ragionare di politica e di istituzioni, il fronte del conformismo moralista gli ha opposto il muro del disprezzo e della minaccia, e “i pm vogliono mandarlo in galera per vendetta”. Questo lo si sente dire ovunque nel Pdl, e con chiarezza. Ma il Cavaliere è anche causa dei suoi mali, come sanno un po’ tutti nel partito stravolto (malgrado fatichino a confessarlo persino a se stessi). E’ Berlusconi, cioè il regista di ogni vittoria e di ogni disfatta, a non aver voluto costruire le premesse per quell’accordo di sistema con il Pd che oggi, tra i marosi della crisi economica e dei suoi personali guai giudiziari, sarebbe prezioso anche per dare all’Italia una prospettiva di governo. “Se avesse rivendicato il senso della sua ‘abdicazione’, della sua rinuncia a favore di Monti a novembre del 2011 forse oggi Berlusconi non sarebbe arrivato a questo pesante finale di partita”, dice Panarari. “Il Cavaliere, uomo di movimento e impolitico dalla cifra populista, non ha voluto nemmeno porre le basi per una legislatura di pacificazione”, insiste l’editorialista della Stampa. Così, di fronte al pozzo nero della dissoluzione (dissipazione), si consuma l’ultimo atto della solitudine: oggi Alfano salirà al Quirinale con una serie di richieste che Napolitano non potrà nemmeno ricevere. E mentre gli avversari continueranno ad attaccare la “marcia di Berlusconi contro i giudici e contro il diritto”, sarà sigillato l’isolamento fatale dell’uomo che aveva rimontato le elezioni.
Gerdalpozzo 91p · 627 settimane fa
I suddetti venti giorni decorrono da quando il berlusca sarà dichiarato eletto (verosimilmente questa settimana).
Credo quindi che il problema si porrà più avanti (tra circa un mese).
Qualcuno sa dirmi se la mia interpretazione è corretta?
ilmetapapero 99p · 627 settimane fa
McFabbio2 131p · 627 settimane fa
McQuqquacha 119p · 627 settimane fa
deleted8303407 137p · 627 settimane fa
Altra civiltà giuridica da quelle parti... Pensate come possono guardare a ciò che succede in questi giorni da noi... E poi ci meravigliamo se ci guardano dall'alto in basso.
Io mi sto cominciando ad informare sulle prospettive lavorative in UK.....
deleted8303407 137p · 627 settimane fa
McFossil 139p · 627 settimane fa
La sfida di Berlusconi a Napolitano
"Stop ai processi o sarà il caos"
Il gelo del presidente della Repubblica:
"Rispetto per le istituzioni".
Oggi la delegazione del Pdl al Quirinale:
chiederà di fermare i processi al Cavaliere per 2 o 3 mesi per evitare condanne.
La sfida di Berlusconi a Napolitano "Stop ai processi o sarà il caos" - Repubblica.it
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Oggi Al-Fano consegnerà al PdR il papello che la mummia cinese ha redatto nel bunker del San Raffaele:
e siamo di nuovo alla trattativa Stato-mafia.
l'unica cosa che può fare Napolitano è mandarlo a fanculo.
qui siamo di fronte ad un attacco eversivo alle istituzioni dello stato della stessa gravità degli attentati a Falcone e Borsellino.
__Elisa 133p · 627 settimane fa
Ragazzi, mi raccomando, non portatevi troppi viveri a Roma: visto come stanno andando le cose secondo me potrebbe bastarvi anche un sacchettino della merenda…”. Ieri mattina, poco prima che i 408 parlamentari del Pd si ritrovassero a Roma al teatro Capranica per discutere con Bersani il futuro di questa complicata legislatura, uno dei democratici più ascoltati da Matteo Renzi, Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e capo dell’Anci, ha cercato di sdramattizare con questo sms inviato ad alcuni renziani il clima surreale vissuto in queste ore dai deputati e dai senatori appena eletti in Parlamento: che mentre ieri firmavano felici le carte per avviare le procedure di registrazione per Montecitorio e Palazzo Madama a poco a poco si rendevano conto – sia ascoltando la relazione di Bersani (“dobbiamo riconoscere che la nostra strada è strettissima”) sia registrando l’ennesimo “vaffa” offerto da Grillo al segretario (ieri Grillo ha chiesto al Pd di rinunciare ai rimborsi elettorali) – che la loro permanenza romana rischia di essere più corta del previsto e che le elezioni potrebbero invece essere qualcosa in più di una provocazione politica. Gli esponenti del Pd più vicini al segretario, che chiedono un governo Bersani o voto subito, lo ammettono da giorni. La novità è che ora iniziano ad ammetterlo anche i sostenitori del sindaco: che dopo la sfida lanciata sabato in tv da Renzi (“Il Pd abolisca il finanziamento pubblico”) e dopo la notizia sulla due diligence promossa da Renzi sui costi dell’apparato Pd (che ieri ha fatto infuriare l’apparato Pd) riconoscono anche loro di sentirsi a un passo dalla campagna elettorale. “Inutile prenderci in giro – dice Delrio al Foglio – l’ipotesi di un governo appoggiato da Grillo non mi sembra solidissima, diciamo, e l’idea di fare un governicchio sostenuto dagli stessi onorevoli del Pdl che hanno occupato il tribunale di Milano mi fa sorridere. L’unica soluzione che vedo è votare a ottobre, lasciando a Palazzo Chigi l’attuale governo e facendolo guidare o da Monti o da un altro ministro dell’esecutivo. Altre soluzioni non ci sono e in fondo credo che anche per Matteo ottobre sia una data ammissibile. Vi spiego perché”.
ilmetapapero 99p · 627 settimane fa
Nanni Moretti non aveva previsto che invece di una rivolta popolare sarebbe stata una foto ricordo. Ma la tristezza è la stessa, ammetto.
ilmetapapero 99p · 627 settimane fa
Mauro 148p · 627 settimane fa
Mauro 148p · 627 settimane fa