uscire dall'euro per poi avere la monarchia delle banane con a capo silvio o peppe?
all'italia servono riforme strutturali ma è più facile urlare, sbraitare, fare gestacci, insultare che fare riforme soprattutto quando la maggior parte dei politici sono delle capre
L'effetto Renzi più immediato e forse meno atteso dai sondaggisti è la polverizzazione del centro, puntuale oggi arriva la prima bordata di Casini: "come venditore Matteo Renzi è ancora più bravo di Berlusconi. Temo però che sia meglio come venditore che come uomo di governo."
"Per amare la pace devi armare la pace (to love peace you must arm peace)". A dirlo, nella campagna pubblicitaria del colosso americano dell'industria bellica Lockheed Martin per gli ormai noti jet F35 è il Ministro della difesa italiano. Proprio così, Mario Mauro è il maggior sponsor straniero dei velivoli da guerra criticati sia in Italia che negli Stati Uniti a causa delll'elevato costo e dei diversi problemi tecnici sollevati negli ultimi tempi.
A raccontarlo è La Repubblica che parla di uno "show di lusso" organizzato a New York, per la stampa, in cui sono state illustrate le ultime novità dell'azienda americana ed è stato addirittura possibile simulare la guida di un aereo militare entrando in una cabina di comando virtuale. Le critiche però fioccano, negli Usa ancor più che in Italia, nonostante la risposta di Stephen O'Bryan, vicepresidente della divisione della Lockheed deputata agli F35, che ha raccontato come "già 85 apparecchi volano regolarmente, hanno accumulato 10mila ore di volo", puntualizzando che "non si tratta certo di un aereo di carta".
A suscitare la perplessità degli esperti americani sono i problemi tecnici che includono una insufficiente visibilità posteriore, difetti al radar e in ultimo la segnalazione di un rapporto britannico che parla della difficoltà di atterraggio in climi caldi e umidi. Problemi che, a febbraio scorso, avevano causato lo stop di tutti i voli previsti dal Pentagono. Ma è soprattutto l'ingente costo dei cacciabombardieri ad attirare le critiche del governo statunitense, così come era successo nel nostro paese, dove si era parlato di un costo complessivo di 18 miliardi di euro, se si includono anche quei 3,5 miliardi, un dato rivelato dal Ministro Mauro, per l'acquisto delle portaerei Cavour necessarie al decollo dei velivoli.
Il costo illustrato da O'Bryan a New York è impressionante: 200 milioni a jet, il 70% in più rispetto alle stime iniziali. "Ma quello era il costo dei prototipi, fabbricandoli su vasta scala", precisa il vicepresidente, "il costo sta crollando, nel 2018 saranno 85 milioni di dollari ciascuno". Sono comunque tanti, forse troppi anche per il Presidente Obama che in periodo di austerity ha fatto rientrare anche il Pentagono nei tagli della spesa pubblica. La Lockheed che ha intuito il momento poco propizio si rivolge allora all'estero ed in particolare a 9 paesi, fra cui anche l'Italia (oltre all'Olanda, il Giappone ed Israele).
Premesso che io non capisco nulla di economia, non credo abbia senso paragonare il rapporto Italia/euro con quello Argentina/dollaro di fine anni 90. Quando gli investitori capirono che l'Argentina stava andando verso il default, smisero di comprare bond Argentina, ma non certo dollari. Il dollaro non risenti' del default Argentino. Se gli investitori sentissero davvero che la situazione economica in Italia o Spagna è talmente critica da ipotizzare una possibile futura uscita dall'Euro (il che significherebbe la fine della moneta unica) una delle prime cose che farebbero sarebbe... vendere Euro! Quello che di fatto successe a fine Luglio dell'anno scorso (minimo rapporto EUR/USD =1,21, adesso è risalito a 1,37 stesso andamento con GPB e JPY) quando non si sapeva se la Grecia sarebbe arrivata a fine anno. Quando si è capito che il defalut della Grecia non era alle porte si è ricominciato a comprare Euro. Ma in tal caso si avrebbe lo stesso effetto che far stampare piu' euro alla Banca Centrale, cioè una svalutazione della moneta unica, che la renderebbe piu' competitiva, come vorrebbe Mediobanca.
Traduzione, secondo me fino a che gli investitori continuano a comprare Euro significa che non credono alla fine della moneta unica, quindi niente ritorno alla lira.
Elmo, la Germania attualmente si ritrova con una moneta largamente svalutata rispetto a quello che sarebbe il marco; questo significa che riescono a esportare a prezzi più bassi del normale ma allo stesso tempo importano a prezzi più alti (importano meno). Se i paesi "deboli" escono dall'euro, questi sono fottuti perché esporteranno meno (meno lavoro) e sarà più conveniente importare (meno lavoro); inoltre, se uscire dall'euro significa farsi la propria moneta e swappare il debito e svalutare, questi qua che vantano miliardi e miliardi di crediti verso questi paesi "deboli", si ritroverebbe a fare degli assestamenti di bilancio da panico.
Insomma, l'Euro oggi come oggi (senza eurobond) avvantaggia pochi. Sarebbe come se Nord e Sud avessero un praticamente perfetto federalismo fiscale: il Sud si impoverisce, fa debito, importa dal nord... ma prima o poi non ce la farebbe più a reggere, perché gli investitori non vorranno più prestare a regioni indebitatissime... e allora il Nord sarebbe nella merda perché avrebbe creato posti di lavoro per soddisfare una domanda in deficit del sud. Se poi proprio gli va male, nel Sud vince le elezioni qualche populista che swappa il debito (pagato dal Nord coi soldi presi con le vendite al Sud).
Oggi l'Europa è un'Italia federale, e noi siamo il Sud.
La Commissione Provinciale del Congresso di Asti non ha ufficialmente ratificato ben quattro Congressi: il congresso di Asti, Valtriversa (Villafranca d’Asti), Via Fulvia (Rocchetta Tanaro) e il congresso di San Damiano.
Nelle prossime ore la Commissione provinciale invierà tutti gli atti alla Commissione Regionale e Nazionale.
Si stanno verificando scene da far venire il vomito. Truppe di albanesi, mai visti, che si presentano ai congressi per iscriversi e votare il candidato renziano alla Segreteria Provinciale.
Al congresso di Asti, svoltosi domenica scorsa, ci sono state ben 341 iscrizione “last minute” delle quali più di 220 di stranieri.
Il tesseramento del circolo di Asti passa così da circa 165 iscritti nel 2012 a oltre 700 ad oggi.
È una cosa vergognosa.
Con questo regolamento si sta violando la dignità dei militanti, quelli che credono ancora in questo partito e ogni giorno portano avanti la baracca.
Non so cosa succederà ad Asti. Credo e spero che interverrà il Nazionale.
Però non possiamo andare avanti così. C’è bisogno di un tuo forte intervento su queste cose.
Non possiamo andare avanti con questo regolamento… che permette a chi ha “dei soldi da investire” di fare quello che vuole.
Queste cose stanno capitando un po’ in tutta Italia. E se non si risolvono queste cose scordiamo la partita delle convenzioni. Perché andando avanti così alle convenzioni non verrà a votare nessuno, perché ne hanno le scatole piene di questo schifo.
Lo so che è dura cambiare le regole a partita inziata… ma cerchiamo di dare un segnale ai militanti.
Se no davvero la vedo difficile. I militanti, me compreso, non so se da gennaio permetteranno ancora di farsi dare dei cazzotti nello stomaco dal partito.
Vedo un Ffortini rinfrancato dalla lettura del Daily Telegraph che, notoriamente, non ci capisce un acca di economia ed è da sempre su posizioni anti europee.
Faccio mio il caustico commento di Elmodiscipio: "Avere un'economia debole e una moneta debole sarebbe un autentico disastro nel mondo globalizzato", e chi fa sua questa prospettiva , consapevole o meno, di fatto propone un'ottica pauperista e un ritorno ai favolosi anni '50 (o forse, meglio dire, i favolosi anni '30)
da piu' di 500 anni la politica inglese nei confronti del continente e' la stessa: ignorarli finche' e' possibile, intervenire quando c'e' il rischio che si formi un blocco troppo forte che faccia ombra alla gran bretagna. Hanno combattuto gli spagnoli, napoleone, hitler, e adesso l'Unione Europea sempre con lo stesso spirito. non vedono l'ora che l'euro e la ue falliscano e rimanga solo un'area di libero scambioil cui cuore finanziario sia a londra. nient'altro.
Per me, la lettura della situazione del Pdl va depurata, come al solito, dai toni stile Hp, adoranti verso il Giove Tonante Berlusconi, e letta in modo più obiettivo.
Berlusconi è' ancora più debole di un mese fa. Di fatto il suo partito e scisso in due, la decadenza con il voto palese e' ormai certa, e la caduta del governo molto improbabile, e senza reali benefici per lui.
Quindi, cosa gli resta? Tentare di rafforzare la presa sul suo partito che, sulla base di queste condizioni, rischia di sfuggirgli totalmente di mano. Insomma, con fermarsi leader per poter giocare ancora la partita da protagonista, ed evitare effetti ancora più nefasti dal suo punto di vista (nuove incriminazioni, arresti ecc.). Ecco quindi che la lotta si sposta tutta all'interno, e che si fanno trapelare intenzioni ultra minacciose solo allo scopo di non farsi sfilare il partito tutto da Alfano.
La scelta dire per il voto palese ha indebolito ulteriormente il Cavaliere, che ha perso l'unico jolly su cui poteva ancora contare. E lii sa meglio di tutti noi che, una volta avviata una valanga, questa inizia piano e poi corre velocemente a valle. Berlusconi cerca sostanzialmente di frenare la valanga già iniziata.
Il governo Letta non cadrà, e non perché avrà uno o dieci parlamentari di maggioranza al Senato. Non cadrà perché i poteri forti e i partner internazionali non vogliono che cada, adesso meno di un mese fa.
“Comunque guarda, qualsiasi cosa io possa fare conta su di me, non lo so cosa possa fare però guarda son veramente dispiaciuta”. Così Annamaria Cancellieri, ministro della Giustizia, si è rivolta a Gabriella Fragni, compagna di Salvatore Ligresti, in una telefonata il 17 luglio scorso, a poche ore dall’arresto nei confronti dell’ingegnere e dei suoi tre figli coinvolti nell’inchiesta della Procura di Torino. Per chiedere la scarcerazione di Giulia Maria Ligresti, in carcere da luglio nell’inchiesta FonSai,è intervenuto poi lo zio Antonio, con una nuova chiamata al ministro. Non si è fatto attendere l’intevrento della Cancellieri, che – come lei stessa ha ammesso ai magistrati – ha parlato a due vice capi del Dap, il dipartimento per l’amministrazione penitenziaria, per “sensibilizzarli” sul fatto che Giulia soffriva di anoressia. E il 28 agosto si sono aperte le porte del carcere per farla uscire, undici giorni dopo la telefonata di Antonio Ligresti.
“Si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione”, ha spiegato la Cancellieri davanti al procuratore aggiunto, Vittorio Nessi, per giustificarsi. E ha aggiunto: “Essendo io una buona amica della Fragni da parecchi anni ho ritenuto, in concomitanza degli arresti, di farle una telefonata di solidarietà sotto l’aspetto umano”. La vicinanza tra il ministro e la famiglia Ligresti, d’altronde, è un fatto noto. Il figlio della Cancellieri, Piergiorgio Peluso, ha incassato nel 2012 una buonuscita di 3,6 milioni di euro dopo un anno di lavoro come direttore generale della compagnia assicurativa Fondiaria Sai. L’attuale direttore finanziario di Telecom, vissuto a lungo in una casa del centro di Milano di proprietà del gruppo Fondiaria, era entrato nella società nel maggio del 2011, dopo essere stato responsabile del Corporate & Investment banking di Unicredit per l’Italia, posizione dalla quale aveva trattato l’esposizione delle società della famiglia siciliana verso l’istituto di Piazza Cordusio.
E ora i nodi tornano al pettine. La Procura di Torino, secondo la ricostruzione di Repubblica, si è accorta esaminando i tabulati telefonici della famiglia Ligresti che ci sono stati diversi contatti con la Cancellieri, fin dal giorno degli arresti di Giulia. In una di queste telefonate la compagna di Salvatore Ligresti, Gabriella Fragni, ha suggerito al cognato di contattare il ministro come ultimo tentativo, visto che la situazione della figlia Giulia non trovava soluzione. E la stessa Fragni ha confermato la chiamata, rimasta impigliata nella rete delle intercettazioni.
La Cancellieri ha quindi ammesso di avere “sensibilizzato i due vice capi del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati”, chiarendo in un secondo momento che il suo interessamento era stato per un carcerato soltanto, Giulia Maria Ligresti, che pochi giorni dopo è andata agli arresti domiciliari. Il tribunale di Torino aveva accolto all’inizio di settembre il patteggiamento a due anni e otto mesi di reclusione e 20mila euro di multa, un mese dopo che, nonostante il parere favorevole dei pm alla scarcerazione di Giulia alla luce delle sue condizioni di salute, il gip Silvia Salvadori aveva confermato la custodia cautelare per il pericolo di fuga.
Intanto il legale di Giulia Ligresti, l’avvocato Alberto Mittone, ha fatto sapere che “fu la stessa Procura di Torino a interessarsi alle condizioni di salute della donna, tanto che aveva disposto un accertamento medico“, ricordando che anche il procuratore capo Gian Carlo Caselli si preoccupò delle condizioni di salute.
Non è la prima volta che i riflettori sono puntati sui legami dei Ligresti con il mondo della politica. E non solo. La famiglia siciliana è stata un punto di riferimento negli anni per amici e parenti. Banchieri, avvocati, professionisti vari, perfino prefetti della Repubblica, che dall’ingegnere di Paternò hanno ricevuto case, incarichi professionali e societari con tanto di lauti compensi, a volte milionari. Ne sa qualcosa il catanese Filippo Milone, che ha sempre lavorato nelle società immobiliari dei Ligresti. Il padre di Milone, Antonino, era viceprefetto a Milano una cinquantina di anni fa, quando il futuro padrone di Fondiaria concluse i primi affari immobiliari nella città.
Da Milone padre si arriva fino alla Cancellieri, che ha lavorato a lungo alla prefettura della metropoli, collaborando anche con l’allora prefetto Enzo Vicari, che una volta lasciati gli incarichi pubblici, diventò amministratore di alcune società del gruppo Ligresti. Dopo Vicari, morto nel 2004, un altro ex prefetto milanese, Bruno Ferrante, trovò lavoro nella galassia Ligresti. E anche Gian Valerio Lombardi, ex prefetto di Milano e oggi commissario di Aler Milano, ha ottimi rapporti con la famiglia. In particolare suo figlio Stefano, avvocato, è grande amico dei figli di Ligresti. Si arriva così all’anno scorso, con la liquidazione d’oro incassata dal figlio della Cancellieri dopo l’uscita da FonSai.
Occhiali sulla testa, sigaretta mai spenta, Denis Verdini, l’uomo delle conte controlla il totale: “Abbiamo il 75 per cento, ma possiamo arrivare all’ottanta al consiglio nazionale. Il partito è con Berlusconi. Punto”. È questo il verdetto che porta al pranzo di guerra a palazzo Grazioli. Il Cavaliere all’alba ha alzato la cornetta per convocare i duri: “Voglio Sandro, Denis e Raffaele. Oggi si decide di accelerale. Voglio capire bene i numeri”.
L’idea è di anticipare, subito, la conta interna. Di non concedere tempo ad Alfano e alle colombe. Convocando il consiglio nazionale prima del voto sulla decadenza. E in quella sede chiamare il partito all’ordalia finale, in nome del ritorno a Forza Italia: “O con me o contro di me”. Ci sono già un paio di dare sul calendario, il 9 o il 16 di novembre. Di sabato comunque, per render più agevole l’arrivo a Roma degli ottocento membri. L’ex premier, però, prima di dare il via libera alle lettere di convocazione, chiede una mappa precisa delle forze in campo. I numeri, assicura Denis, ci sono.
La cartina è sul tavolo di Verdini, in San Lorenzo in Lucina. Su ogni regione vengono segnati i numeri. È un via vai per tutta la mattinata. Arrivano i capibastone, territorio dopo territorio, con i fogli delle firme al documento che sancisce il ritorno a Forza Italia e la sospensione delle cariche. Verdini segna, regione dopo regione. Come un conduttore tv che mette le bandierine la sera delle elezioni.
È l’ora della conta. Schifani a palazzo Madama ha invece il foglio dei senatori, per dare ad Alfano la cifra da portare al pranzo con Enrico Letta e Dario Franceschini. Il menù, ufficialmente è la legge di stabilità. Ma il piatto più importante è, come a palazzo Grazioli, la scissione. Tormentato, preoccupato, Alfano ha paura davvero. Il pallottoliere sulla carta dice 28, ma Berlusconi ancora non ha iniziato a telefonare ai senatori in nome del “con me o contro di me”. E a quel punto può succedere di tutto: “Ci vota contro Berlusconi?” è l’interrogativo che rimbalza tra i ministri. Quagliariello e Lorenzin ripetono alle truppe: “Prima il paese”. Ma tra i senatori in cerca di conferme il ragionamento del tengo famiglia suona così: “Con Berlusconi la rielezione è certa. Alfano non ha voti. E non abbiamo garanzie che la legislatura duri”.
il ministro Cancellieri intervenne per far scarcerare la figlia di Ligresti Nell’inchiesta di Torino compare il nome del ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri che non nega: «Non mangiava più»Fonsai, il ministro Cancellieri intervenne per far scarcerare la figlia di Ligresti. Nell’inchiesta di Torino compare il nome del ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri che non nega: «Non mangiava più»
ADESSO DIMISSIONI IMMEDIATE DEL GUARDASIGILLI!!! LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI.
Incontro Letta-Alfano. E Brunetta attacca di nuovo il Pd: "Irresponsabile" Al pranzo previsti i ministri Saccomanni e Franceschini, il viceministro Fassina, i sottosegretari Patroni Griffi e Casero. Berlusconi: "Sinistra ha fatto autogol". Il segretario del Partito democratico: "Non si può tenere in ostaggio il governo". Cicchitto: "Berlusconi continui a sostenere esecutivo"
"Le bellezze di Napoli e della Campania sono straordinarie ma si potrebbe fare di più per la loro valorizzazione dal punto di vista del marketing". Questo il consiglio che l'allenatore del Napoli Rafa Benitez dà alle istituzioni locali sul fronte del turismo.
Da quando è a Napoli, Benitez ha visitato molti dei beni culturali della Campania, da Pompei alla Reggia di Caserta, dal Palazzo Reale di Napoli al teatro San Carlo e il Cristo Velato.
"Quando ho firmato per il Napoli - ha raccontato oggi - ho chiesto ai tifosi su internet quali luoghi avrei dovuto visitare e ho una lista di dieci posti. Me ne manca ancora qualcuno ma posso dire che le bellezze di questo territorio mi hanno impressionato. Certo si può migliorare, magari imparando da quello che fanno in altri luoghi del mondo per valorizzare le bellezze. Luoghi come Palazzo Reale, il Cristo Velato in un altro paese, con un altro tipo di marketing sarebbero sicuramente venduti di più. Penso a Pompei, che è un luogo bellissimo ma si può vendere meglio e questo porterebbe anche lavoro e soldi al territorio. Io non sono nessuno nel settore ma mi sembra che il marketing sia importante".
Dico anche io la mia sulla Cancellieri. E non è solo per esprimermi a favore delle dimissioni ( non dovrebbero essere neppure in discussione...), ma per fare una riflessione sul tasso di moralità dei politici, a sua volta specchio fedele di quello di tutti i nostri compatrioti.... Vedete, la cosa grave, ai miei occhi, non è tanto che abbia commesso un abuso, ma proprio il fatto che l'abbia fatto in buona fede, convinta di non fare nulla di male, anzi probabilmente certa di compiere un atto "buono", positivo, se non da elogiare quanto meno da non condannare... L'idea che i problemi, anche i più gravi e pressanti, debbano essere risolti non con provvedimenti ad personam, ma secondo le regole ( che, se sbagliate, caso mai vanno cambiate PER TUTTI ), pare essere totalmente estranea al comune sentire dei politici ( e non solo... ). Se poi comportamenti del genere vengono posti in essere da un'ottimo ministro come la Cancellieri, persona capace e, sono sicurissimo, personalmente onesta, allora veramente per l'Italia non ci sono speranze.... L'abitudine inveterata ad "aggiustare" le cose sulla base delle conoscenze private, l'assuefazione alla raccomandazione vissuta come "normale", all' "interessamento" per "spingere" una pratica rispetto ad un'altra, dove essere probabilmente talmente profonda da doversi ritenere ormai insita nel DNA degli Italiani...
Il ministro Cancellieri ha fatto un'idiozia e non tanto per essersi occupata di una persona che stava male in carcere, ma per il fatto che occupandosi solo della figlia di Ligresti e non dei tanti detenuti che i carcere stanno assai male ha dato l'impressione che al governo si occupano solo dei ricchi e potenti. E' un classico di questi "tecnici" prestati alla politica, non avere nessuna sensibilità politica e una certa arroganza da "classe privilegiata", capitava spesso con il governo Monti, ora anche in quello Letta. Un politico di mestiere avrebbe gestito la cosa con maggiore accortezza. Fossi in Letta le chiederei di andarsene prima che la cosa si gonfi a dismisura.
Comunque la cosa più divertente per me è leggere gli editoriali filo-berlusconiani sul Corrierone come questo http://www.corriere.it/editoriali/13_ottobre_31/c... e gustarmi la valanga di proteste e di insulti degli stessi lettori...
I giornalisti, più ancora dei politici, ormai vivono in un mondo tutto loro, pensano di poter dettare la linea ma ormai i lettori hanno capito che il re è nudo, e con i commenti possono farlo capire subito. Via subito i finanziamenti pubblici ai giornali, carrozzoni controllati da partiti e ricchi industriali, quotidiani online come Il Post o Linkiesta hanno dimostrato che si può fare benissimo informazione di qualità senza beccare quattrini dai contribuenti.
Ma sulla Cancellieri nessun commento? Abbiamo voluto sacrificare la Idem per una cazzata di ICI su cui stava già sanando con lo stato e su una cosa vergognosa come l'intervento diretto a tutela della figlia di un potente non ci scandalizziamo Per una che ha sempre voluto mostrare una facciata dura ed etica, dovrebbe essere un motivo sufficiente per rassegnare le dimissioni anche solo come gesto formale di correttezza istituzionale a questo punto
*************** oggi per loro vale zero...nel 2008 l'avrebbero pagata 2,5mld. al buon Romano Prodi. conclusione: sbattete SUBITO fuori dal parlamento e possibilmente dal paese, quel Re Mida al contrario che ha bruciato la trattativa di Prodi per i suoi personalissimi interessi & friends (e non dimenticatevi che tra i "friends" c'era uno che di cognome fa Colaninno...)
Oddio, combattere Hitler e l'Unione europea non è esattamente la stessa cosa e non viene fatto con lo stesso spirito. I britannici usano l'Ue per i loro interessi, come fanno i tedeschi, i francesi e tutti gli altri. Ognuno ha le sue colpe, i britannici a pensare che l'Ue sia un albergo dove si entra e si esce a piacimento, i tedeschi a imporre che l'Unione deve essere a loro immagine e somiglianza, i francesi a non volere l'unificazione politica, gli europei del sud a pretendere solo diritti e nessun dovere, quelli del nord a rifiutare il concetto di solidarietà. Il punto è che per fare vivere l'Europa bisogna crederci davvero e rinunciare agli immediati interessi nazionali e, al momento, nessuno lo vuole fare portandoci tutti allegramente nel burrone.
L'alleanza della destra destra (fuori l'estrema destra destra di Jobbik ed Alba Dorata): fanno già a pugni per sapere chi è il capo. Nessuna differenza con gli altri partiti che criticano tanto. Patetici!
Mauro 148p · 595 settimane fa
Matt 134p · 595 settimane fa
Berlusconi: la sinistra ha fatto autogol, la partita non è finita
Fabio 130p · 595 settimane fa
all'italia servono riforme strutturali ma è più facile urlare, sbraitare, fare gestacci, insultare che fare riforme soprattutto quando la maggior parte dei politici sono delle capre
Federico56 104p · 595 settimane fa
Elmo 119p · 595 settimane fa
Fabio 130p · 595 settimane fa
KriKadosh 132p · 595 settimane fa
carrellata di sondaggi sul 2016 nel mio profilo twitter.
Fabio 130p · 595 settimane fa
Matt 134p · 595 settimane fa
A raccontarlo è La Repubblica che parla di uno "show di lusso" organizzato a New York, per la stampa, in cui sono state illustrate le ultime novità dell'azienda americana ed è stato addirittura possibile simulare la guida di un aereo militare entrando in una cabina di comando virtuale. Le critiche però fioccano, negli Usa ancor più che in Italia, nonostante la risposta di Stephen O'Bryan, vicepresidente della divisione della Lockheed deputata agli F35, che ha raccontato come "già 85 apparecchi volano regolarmente, hanno accumulato 10mila ore di volo", puntualizzando che "non si tratta certo di un aereo di carta".
A suscitare la perplessità degli esperti americani sono i problemi tecnici che includono una insufficiente visibilità posteriore, difetti al radar e in ultimo la segnalazione di un rapporto britannico che parla della difficoltà di atterraggio in climi caldi e umidi. Problemi che, a febbraio scorso, avevano causato lo stop di tutti i voli previsti dal Pentagono. Ma è soprattutto l'ingente costo dei cacciabombardieri ad attirare le critiche del governo statunitense, così come era successo nel nostro paese, dove si era parlato di un costo complessivo di 18 miliardi di euro, se si includono anche quei 3,5 miliardi, un dato rivelato dal Ministro Mauro, per l'acquisto delle portaerei Cavour necessarie al decollo dei velivoli.
Il costo illustrato da O'Bryan a New York è impressionante: 200 milioni a jet, il 70% in più rispetto alle stime iniziali. "Ma quello era il costo dei prototipi, fabbricandoli su vasta scala", precisa il vicepresidente, "il costo sta crollando, nel 2018 saranno 85 milioni di dollari ciascuno". Sono comunque tanti, forse troppi anche per il Presidente Obama che in periodo di austerity ha fatto rientrare anche il Pentagono nei tagli della spesa pubblica. La Lockheed che ha intuito il momento poco propizio si rivolge allora all'estero ed in particolare a 9 paesi, fra cui anche l'Italia (oltre all'Olanda, il Giappone ed Israele).
McFabbio2 131p · 595 settimane fa
Traduzione, secondo me fino a che gli investitori continuano a comprare Euro significa che non credono alla fine della moneta unica, quindi niente ritorno alla lira.
Gabriele per Paolo 132p · 595 settimane fa
Se i paesi "deboli" escono dall'euro, questi sono fottuti perché esporteranno meno (meno lavoro) e sarà più conveniente importare (meno lavoro); inoltre, se uscire dall'euro significa farsi la propria moneta e swappare il debito e svalutare, questi qua che vantano miliardi e miliardi di crediti verso questi paesi "deboli", si ritroverebbe a fare degli assestamenti di bilancio da panico.
Insomma, l'Euro oggi come oggi (senza eurobond) avvantaggia pochi.
Sarebbe come se Nord e Sud avessero un praticamente perfetto federalismo fiscale: il Sud si impoverisce, fa debito, importa dal nord... ma prima o poi non ce la farebbe più a reggere, perché gli investitori non vorranno più prestare a regioni indebitatissime... e allora il Nord sarebbe nella merda perché avrebbe creato posti di lavoro per soddisfare una domanda in deficit del sud.
Se poi proprio gli va male, nel Sud vince le elezioni qualche populista che swappa il debito (pagato dal Nord coi soldi presi con le vendite al Sud).
Oggi l'Europa è un'Italia federale, e noi siamo il Sud.
Lotti_007_Tont 156p · 595 settimane fa
Mi scrivono da Asti.
Caro Pippo
la situazione a Asti è insostenibile.
La Commissione Provinciale del Congresso di Asti non ha ufficialmente ratificato ben quattro Congressi: il congresso di Asti, Valtriversa (Villafranca d’Asti), Via Fulvia (Rocchetta Tanaro) e il congresso di San Damiano.
Nelle prossime ore la Commissione provinciale invierà tutti gli atti alla Commissione Regionale e Nazionale.
Si stanno verificando scene da far venire il vomito. Truppe di albanesi, mai visti, che si presentano ai congressi per iscriversi e votare il candidato renziano alla Segreteria Provinciale.
Al congresso di Asti, svoltosi domenica scorsa, ci sono state ben 341 iscrizione “last minute” delle quali più di 220 di stranieri.
Il tesseramento del circolo di Asti passa così da circa 165 iscritti nel 2012 a oltre 700 ad oggi.
È una cosa vergognosa.
Con questo regolamento si sta violando la dignità dei militanti, quelli che credono ancora in questo partito e ogni giorno portano avanti la baracca.
Non so cosa succederà ad Asti. Credo e spero che interverrà il Nazionale.
Però non possiamo andare avanti così. C’è bisogno di un tuo forte intervento su queste cose.
Non possiamo andare avanti con questo regolamento… che permette a chi ha “dei soldi da investire” di fare quello che vuole.
Queste cose stanno capitando un po’ in tutta Italia. E se non si risolvono queste cose scordiamo la partita delle convenzioni. Perché andando avanti così alle convenzioni non verrà a votare nessuno, perché ne hanno le scatole piene di questo schifo.
Lo so che è dura cambiare le regole a partita inziata… ma cerchiamo di dare un segnale ai militanti.
Se no davvero la vedo difficile. I militanti, me compreso, non so se da gennaio permetteranno ancora di farsi dare dei cazzotti nello stomaco dal partito.
deleted9283311 88p · 595 settimane fa
Che paese di merda
bertwooster 142p · 595 settimane fa
Faccio mio il caustico commento di Elmodiscipio: "Avere un'economia debole e una moneta debole sarebbe un autentico disastro nel mondo globalizzato", e chi fa sua questa prospettiva , consapevole o meno, di fatto propone un'ottica pauperista e un ritorno ai favolosi anni '50 (o forse, meglio dire, i favolosi anni '30)
Fabio 130p · 595 settimane fa
tanto in italia ci sono gli italioti che ci credono (come credono all'altro comico ...)
nunzioPugno 133p · 595 settimane fa
bertwooster 142p · 595 settimane fa
Berlusconi è' ancora più debole di un mese fa. Di fatto il suo partito e scisso in due, la decadenza con il voto palese e' ormai certa, e la caduta del governo molto improbabile, e senza reali benefici per lui.
Quindi, cosa gli resta? Tentare di rafforzare la presa sul suo partito che, sulla base di queste condizioni, rischia di sfuggirgli totalmente di mano. Insomma, con fermarsi leader per poter giocare ancora la partita da protagonista, ed evitare effetti ancora più nefasti dal suo punto di vista (nuove incriminazioni, arresti ecc.). Ecco quindi che la lotta si sposta tutta all'interno, e che si fanno trapelare intenzioni ultra minacciose solo allo scopo di non farsi sfilare il partito tutto da Alfano.
La scelta dire per il voto palese ha indebolito ulteriormente il Cavaliere, che ha perso l'unico jolly su cui poteva ancora contare. E lii sa meglio di tutti noi che, una volta avviata una valanga, questa inizia piano e poi corre velocemente a valle. Berlusconi cerca sostanzialmente di frenare la valanga già iniziata.
Il governo Letta non cadrà, e non perché avrà uno o dieci parlamentari di maggioranza al Senato. Non cadrà perché i poteri forti e i partner internazionali non vogliono che cada, adesso meno di un mese fa.
McJulio 146p · 595 settimane fa
PD 28.8
SEL 4.5
ALTRI 0.8
PDL-FORZA ITALIA 26.2
LEGA NORD 5.4
FDI 2.4
ALTRI 1.7
M5S 19.2
SCELTA CIVICA 3.2
UDC 2.2
IDV 1.1
RIF. COM 1.6
ALTRI 2.9
INDECISI/ASTENUTI 42
nunzioPugno 133p · 595 settimane fa
se proprio non volete comprarvi il libro, almeno fate delle recensioni positive.
Matt 134p · 595 settimane fa
“Si è trattato di un intervento umanitario assolutamente doveroso in considerazione del rischio connesso con la detenzione”, ha spiegato la Cancellieri davanti al procuratore aggiunto, Vittorio Nessi, per giustificarsi. E ha aggiunto: “Essendo io una buona amica della Fragni da parecchi anni ho ritenuto, in concomitanza degli arresti, di farle una telefonata di solidarietà sotto l’aspetto umano”. La vicinanza tra il ministro e la famiglia Ligresti, d’altronde, è un fatto noto. Il figlio della Cancellieri, Piergiorgio Peluso, ha incassato nel 2012 una buonuscita di 3,6 milioni di euro dopo un anno di lavoro come direttore generale della compagnia assicurativa Fondiaria Sai. L’attuale direttore finanziario di Telecom, vissuto a lungo in una casa del centro di Milano di proprietà del gruppo Fondiaria, era entrato nella società nel maggio del 2011, dopo essere stato responsabile del Corporate & Investment banking di Unicredit per l’Italia, posizione dalla quale aveva trattato l’esposizione delle società della famiglia siciliana verso l’istituto di Piazza Cordusio.
E ora i nodi tornano al pettine. La Procura di Torino, secondo la ricostruzione di Repubblica, si è accorta esaminando i tabulati telefonici della famiglia Ligresti che ci sono stati diversi contatti con la Cancellieri, fin dal giorno degli arresti di Giulia. In una di queste telefonate la compagna di Salvatore Ligresti, Gabriella Fragni, ha suggerito al cognato di contattare il ministro come ultimo tentativo, visto che la situazione della figlia Giulia non trovava soluzione. E la stessa Fragni ha confermato la chiamata, rimasta impigliata nella rete delle intercettazioni.
La Cancellieri ha quindi ammesso di avere “sensibilizzato i due vice capi del Dap, Francesco Cascini e Luigi Pagano, perché facessero quanto di loro stretta competenza per la tutela della salute dei carcerati”, chiarendo in un secondo momento che il suo interessamento era stato per un carcerato soltanto, Giulia Maria Ligresti, che pochi giorni dopo è andata agli arresti domiciliari. Il tribunale di Torino aveva accolto all’inizio di settembre il patteggiamento a due anni e otto mesi di reclusione e 20mila euro di multa, un mese dopo che, nonostante il parere favorevole dei pm alla scarcerazione di Giulia alla luce delle sue condizioni di salute, il gip Silvia Salvadori aveva confermato la custodia cautelare per il pericolo di fuga.
Intanto il legale di Giulia Ligresti, l’avvocato Alberto Mittone, ha fatto sapere che “fu la stessa Procura di Torino a interessarsi alle condizioni di salute della donna, tanto che aveva disposto un accertamento medico“, ricordando che anche il procuratore capo Gian Carlo Caselli si preoccupò delle condizioni di salute.
Non è la prima volta che i riflettori sono puntati sui legami dei Ligresti con il mondo della politica. E non solo. La famiglia siciliana è stata un punto di riferimento negli anni per amici e parenti. Banchieri, avvocati, professionisti vari, perfino prefetti della Repubblica, che dall’ingegnere di Paternò hanno ricevuto case, incarichi professionali e societari con tanto di lauti compensi, a volte milionari. Ne sa qualcosa il catanese Filippo Milone, che ha sempre lavorato nelle società immobiliari dei Ligresti. Il padre di Milone, Antonino, era viceprefetto a Milano una cinquantina di anni fa, quando il futuro padrone di Fondiaria concluse i primi affari immobiliari nella città.
Da Milone padre si arriva fino alla Cancellieri, che ha lavorato a lungo alla prefettura della metropoli, collaborando anche con l’allora prefetto Enzo Vicari, che una volta lasciati gli incarichi pubblici, diventò amministratore di alcune società del gruppo Ligresti. Dopo Vicari, morto nel 2004, un altro ex prefetto milanese, Bruno Ferrante, trovò lavoro nella galassia Ligresti. E anche Gian Valerio Lombardi, ex prefetto di Milano e oggi commissario di Aler Milano, ha ottimi rapporti con la famiglia. In particolare suo figlio Stefano, avvocato, è grande amico dei figli di Ligresti. Si arriva così all’anno scorso, con la liquidazione d’oro incassata dal figlio della Cancellieri dopo l’uscita da FonSai.
Matt 134p · 595 settimane fa
McJulio 146p · 595 settimane fa
L’idea è di anticipare, subito, la conta interna. Di non concedere tempo ad Alfano e alle colombe. Convocando il consiglio nazionale prima del voto sulla decadenza. E in quella sede chiamare il partito all’ordalia finale, in nome del ritorno a Forza Italia: “O con me o contro di me”. Ci sono già un paio di dare sul calendario, il 9 o il 16 di novembre. Di sabato comunque, per render più agevole l’arrivo a Roma degli ottocento membri. L’ex premier, però, prima di dare il via libera alle lettere di convocazione, chiede una mappa precisa delle forze in campo. I numeri, assicura Denis, ci sono.
La cartina è sul tavolo di Verdini, in San Lorenzo in Lucina. Su ogni regione vengono segnati i numeri. È un via vai per tutta la mattinata. Arrivano i capibastone, territorio dopo territorio, con i fogli delle firme al documento che sancisce il ritorno a Forza Italia e la sospensione delle cariche. Verdini segna, regione dopo regione. Come un conduttore tv che mette le bandierine la sera delle elezioni.
È l’ora della conta. Schifani a palazzo Madama ha invece il foglio dei senatori, per dare ad Alfano la cifra da portare al pranzo con Enrico Letta e Dario Franceschini. Il menù, ufficialmente è la legge di stabilità. Ma il piatto più importante è, come a palazzo Grazioli, la scissione. Tormentato, preoccupato, Alfano ha paura davvero. Il pallottoliere sulla carta dice 28, ma Berlusconi ancora non ha iniziato a telefonare ai senatori in nome del “con me o contro di me”. E a quel punto può succedere di tutto: “Ci vota contro Berlusconi?” è l’interrogativo che rimbalza tra i ministri. Quagliariello e Lorenzin ripetono alle truppe: “Prima il paese”. Ma tra i senatori in cerca di conferme il ragionamento del tengo famiglia suona così: “Con Berlusconi la rielezione è certa. Alfano non ha voti. E non abbiamo garanzie che la legislatura duri”.
Actarus 107p · 595 settimane fa
uno nessuno centomil 107p · 595 settimane fa
Nell’inchiesta di Torino compare il nome del ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri che non nega: «Non mangiava più»Fonsai, il ministro Cancellieri intervenne per far scarcerare la figlia di Ligresti. Nell’inchiesta di Torino compare il nome del ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri che non nega: «Non mangiava più»
ADESSO DIMISSIONI IMMEDIATE DEL GUARDASIGILLI!!! LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI.
McJulio 146p · 595 settimane fa
Al pranzo previsti i ministri Saccomanni e Franceschini, il viceministro Fassina, i sottosegretari Patroni Griffi e Casero. Berlusconi: "Sinistra ha fatto autogol". Il segretario del Partito democratico: "Non si può tenere in ostaggio il governo". Cicchitto: "Berlusconi continui a sostenere esecutivo"
Matt 134p · 595 settimane fa
Da quando è a Napoli, Benitez ha visitato molti dei beni culturali della Campania, da Pompei alla Reggia di Caserta, dal Palazzo Reale di Napoli al teatro San Carlo e il Cristo Velato.
"Quando ho firmato per il Napoli - ha raccontato oggi - ho chiesto ai tifosi su internet quali luoghi avrei dovuto visitare e ho una lista di dieci posti. Me ne manca ancora qualcuno ma posso dire che le bellezze di questo territorio mi hanno impressionato. Certo si può migliorare, magari imparando da quello che fanno in altri luoghi del mondo per valorizzare le bellezze. Luoghi come Palazzo Reale, il Cristo Velato in un altro paese, con un altro tipo di marketing sarebbero sicuramente venduti di più. Penso a Pompei, che è un luogo bellissimo ma si può vendere meglio e questo porterebbe anche lavoro e soldi al territorio. Io non sono nessuno nel settore ma mi sembra che il marketing sia importante".
deleted8303407 137p · 595 settimane fa
E non è solo per esprimermi a favore delle dimissioni ( non dovrebbero essere neppure in discussione...), ma per fare una riflessione sul tasso di moralità dei politici, a sua volta specchio fedele di quello di tutti i nostri compatrioti....
Vedete, la cosa grave, ai miei occhi, non è tanto che abbia commesso un abuso, ma proprio il fatto che l'abbia fatto in buona fede, convinta di non fare nulla di male, anzi probabilmente certa di compiere un atto "buono", positivo, se non da elogiare quanto meno da non condannare...
L'idea che i problemi, anche i più gravi e pressanti, debbano essere risolti non con provvedimenti ad personam, ma secondo le regole ( che, se sbagliate, caso mai vanno cambiate PER TUTTI ), pare essere totalmente estranea al comune sentire dei politici ( e non solo... ).
Se poi comportamenti del genere vengono posti in essere da un'ottimo ministro come la Cancellieri, persona capace e, sono sicurissimo, personalmente onesta, allora veramente per l'Italia non ci sono speranze....
L'abitudine inveterata ad "aggiustare" le cose sulla base delle conoscenze private, l'assuefazione alla raccomandazione vissuta come "normale", all' "interessamento" per "spingere" una pratica rispetto ad un'altra, dove essere probabilmente talmente profonda da doversi ritenere ormai insita nel DNA degli Italiani...
Fabio 130p · 595 settimane fa
McCommodo 126p · 595 settimane fa
Pablito_Forza Troika 109p · 595 settimane fa
I giornalisti, più ancora dei politici, ormai vivono in un mondo tutto loro, pensano di poter dettare la linea ma ormai i lettori hanno capito che il re è nudo, e con i commenti possono farlo capire subito. Via subito i finanziamenti pubblici ai giornali, carrozzoni controllati da partiti e ricchi industriali, quotidiani online come Il Post o Linkiesta hanno dimostrato che si può fare benissimo informazione di qualità senza beccare quattrini dai contribuenti.
deleted9283311 88p · 595 settimane fa
Abbiamo voluto sacrificare la Idem per una cazzata di ICI su cui stava già sanando con lo stato e su una cosa vergognosa come l'intervento diretto a tutela della figlia di un potente non ci scandalizziamo
Per una che ha sempre voluto mostrare una facciata dura ed etica, dovrebbe essere un motivo sufficiente per rassegnare le dimissioni anche solo come gesto formale di correttezza istituzionale a questo punto
McFossil 139p · 595 settimane fa
Air France verso il "no" all'aumento
http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/10...
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oggi per loro vale zero...nel 2008 l'avrebbero pagata 2,5mld. al buon Romano Prodi.
conclusione:
sbattete SUBITO fuori dal parlamento e possibilmente dal paese,
quel Re Mida al contrario che ha bruciato la trattativa di Prodi per i suoi personalissimi interessi & friends
(e non dimenticatevi che tra i "friends" c'era uno che di cognome fa Colaninno...)
McCommodo 126p · 595 settimane fa
LombardoMNRVLR 92p · 595 settimane fa
L'alleanza della destra destra (fuori l'estrema destra destra di Jobbik ed Alba Dorata): fanno già a pugni per sapere chi è il capo. Nessuna differenza con gli altri partiti che criticano tanto. Patetici!
Mauro 148p · 595 settimane fa
McFossil 139p · 595 settimane fa