Commenti (89)

Caricamento in corso... Login in corso...
  • Collegato come
Commenting Disabled
Further commenting on this page has been disabled by the blog admin.
Buone notizie dalla Leopolda: il prosciutto era ottimo!
Rispondi
Secondo me Berlusconi sta sbagliando tutte le mosse, anche molto ingenuamente. Sancita così la divisione del suo partito, non si capisce bene a che scopo, si procura un bel numero di nemici interni che potrebbero vendicarsi nell'unico momento che per lui conta davvero, vale a dire il voto sulla decadenza. In più, annunciando che d'ora in poi sarà lui a decidere le cariche si aliena non solo i "dissidenti", ma anche coloro che sarebbero d'accordo con la sua linea, ma non sono certi di entrare nel novero dei "fedelissimi", da cui sarebbero costretti ad andare a mendicare ruoli e posti. Insomma, si crea altri potenziali nemici.

Infine, non si capace lo scopo finale i tutto questo. Togliere la fiducia al governo? E perché non farlo subito, tanto più che non cadrebbe, e quindi si potrebbe farlo in un certo senso a cuor leggero? Forza Italia e' un marchio più forte di Pdl? Ma ne siamo proprio sicuri? Che vantaggio c'è a dividere il fronte del centrodestra nel maggior momento di debolezza politica, e in vista di un fatale declino?

Credo ormai che Berlusconi sia nelle mani di gente che senza di lui finirebbe per la strada o in carcere (tipo Verdini), e che si faccia sobillare per condurre un'operazione contraria ai suoi interessi. Oppure è in pieno delirio napoleonico.
Rispondi
sondaggio demopolis primarie

renzi 65
cuperlo 22
civati 10
pittella 3
Rispondi
Matteo sfonda di brutto a sinistra ... Perfetto posizionamento per le primarie ....
Rispondi
Io vorrei capire una cosa e chiedo lumi a chi ne sa più di me: B. ha annunciato che riapre Forza Italia, e fin qui ci siamo. Alfano ha detto che non ci sta e con lui non ci stanno un certo numero di parlamentari attualmente non ben quantificabile, ed anche qui non ci piove.
Il punto è: del pdl che succede?.... Voglio dire: Alfano ne è ancora il segretario, naturalmente può essere sfiduciato ( anche se non so con che procedura e da chi... ), ma se una quota rilevante del partito dice che vuole (ri)fondarne un altro, allora automaticamente si mette fuori dal partito e non avrebbe titolo alcuno per votargli la sfiducia...
In pratica: assodato che (ri)nasce F.I. con B. presidente, come si potrebbe dire che Alfano ed i suoi debbano trovarsi un nuovo partito qualora loro dal pdl non volessero schiodare neanche col Caterpillar?...
A meno che non sia tutta una manfrina per (ri)fondare F.I. senza, contemporaneamente, sciogliere il pdl.... salvo poi ritrovarsi nella stessa coalizione alle prossime elezioni....
Andare divisi per colpire uniti, insomma.
Rispondi
6 risposta · attivo 596 settimane fa
Dipende da cosa prevede lo statuto, se ho capito bene il PDL non esisterà più e "si trasformerà" in Forza Italia
Rispondi
A meno che il PDL non decida di cambiare nome in Forza Italia...
Rispondi
Ma non dovrebbe essere d'accordo il suo segretario, quanto meno?......
Rispondi
no dovrebbe bastare il voto dell'ufficio di presidenza
Rispondi
In effetti mi pare un gran pasticcio, in cui quasi certamente ci sarà da mangiare per molti avvocati.

Credo che i futuri "scissionisti" tenteranno di impadronirsi del marchio Pdl
Rispondi
L'ufficio di presidenza ha più potere del segretario. Giustamente.

Sennò è dittatura personale. Viva la collegialità.
Rispondi
l'8 dicembre comincia la campagna elettorale
Rispondi
due cose, primo, i sondaggi di gpg per sp sono i migliori, ora si stanno riallineando tutti, secondo, ma renzi non doveva recuperare una valanga di voti da pdl e m5s?
Rispondi
4 risposta · attivo 596 settimane fa
Renzi ancora non c'è...
Rispondi
per fortuna
Rispondi
Renzi recupera una valanga di voti? Ormai non più.

E' piddino, quindi per dispetto non lo si vota.
Rispondi
oddio, non sono più nemmeno sicuro che i sondaggi siano quelli di gpg. Anzi, non credo proprio.

Comunque, i trend si vedono molto di più in sondaggi cadenzati settimanalmente, che in quelli trimestrali :D
Rispondi
"Prodi dice di essere stato intercettato dagli Americani, anni fa. Poi hanno smesso perché bisognava utilizzare un numero spropositato di addetti all'ascolto: si addormentavano tutti dopo un quarto d'ora..." :D

Anche se ho la massima stima di Prodi, la battuta era troppo carina... :p
Rispondi
Sbaglierò ma non mi convincono tutti questi sondaggi con M5S in grande ascesa.....vedremo le prossime votazioni in TAA ed in Basilicata. Sono curioso di vedere i risultati......
Rispondi
questi vogliono fare i furbetti ... vogliono tenere il piede in due scarpe
da una parte il PDL al governo dall'altra forza gnocca italia all'opposizione ...
Rispondi
2 risposta · attivo 596 settimane fa
Non credo che Letta e il PD siano così fessacchiotti da accettare sto giochino.
Rispondi
Mai sottovalutare il grado di fessaggine del pd.....
Rispondi
(ANSA) - ROMA, 25 OTT - "Ho dovuto prendere atto che non esiste per me uno spazio politico agibile" nel Pd. Alessandro Bianchi, già ministro dei Trasporti nel II governo Prodi, si dimette da membro della direzione ed esce dal partito. Bianchi lo annuncia con una lettera al segretario Epifani, inviata anche ai candidati Civati, Cuperlo, Pittella e Renzi. L'ex ministro prende atto della "progressiva perdita di attenzione per il progetto per il Paese" e di "uno scontro senza quartiere tra persone, gruppi e correnti".
Rispondi
4 risposta · attivo 596 settimane fa
Ma chi, Bianchi quello ministro di Prodi è già esponente del PdCI ed entrato nel Pd nel 2008 in epoca pre-elettorale?
Rispondi
proprio lui
Rispondi
Lo stesso che s'è candidato alle comunali a Roma (contro Marino) prendendo lo 0,16%?
Rispondi
(ANSA) - ROMA, 25 OTT - "Caro Matteo, sono a disposizione, come delegato del governo a seguire il Ddl di Stabilità, per recepire le tue proposte al fine di raggiungere l'obiettivo da te coraggiosamente individuato di 20 miliardi all'anno di tagli alla spesa per ridurre il cuneo fiscale. Attendo fiducioso i frutti del tuo coraggio al fine di presentare in tempo utile emendamenti del Governo al Ddl in discussione al Senato". E' questa la sfida che il viceministro Stefano Fassina (Pd) lancia a Matteo Renzi.

questo renzi non sa neanche quello che dice, circondato com'è da una pletora di mezze calzette e opportunisti dell'ultima ora, se lui è il nuovo, c'è veramente da piangere, che poi, almeno qui a firenze, non conosco nessuno che ha votato pdl o m5s che voterebbe pd con renzi. 6 mesi fa, forse, ora no. ma magari, frequento le persone sbagliate.
Rispondi
8 risposta · attivo 596 settimane fa
Beh, si potrebbe rispondere a Fassina che solo per fare contento il Cav quest'anno si sono buttati dalla finestra 4 miliardi di euro per l'abolizione dell'IMU, per poi cambiarle nome.
Mi pare anche ovvio che un taglio di 20 miliardi non si fa ad ottobre per novembre, dovrebbe essere un progetto studiato per bene e a lunga gittata.
Rispondi
Aldilà delle battute, il piano di Gutgeld è ben noto: copertura primo anno con privatizzazioni a tappeto, dal secondo e terzo anno spending review e evasione fiscale.
Fattibile forse, o forse no, ma il piano si trova su Google. E richiede almeno 2-3 anni per vedere se sta in piedi.
Rispondi
Giulio, basta che Renzi dica: vendi Poste Vita, Poste Tutela e guarda il caso Royal Mail. Poi, voglio vedere cosa dice Fassina ;)
Rispondi
Le Poste non si toccano: nel 2012 hanno fatto 1mld di utile netto (incassato dallo Stato)
Rispondi
Privatizzi solo le societa' del gruppo, mantenendo il controllo. Poste Vita e' una miniera d'oro...
Rispondi
il tuo intervento sarà sull'economia aspinoza ? o sulla nuova dc? :D
Rispondi
"Tasi 2014 a Firenze: paga tutto Julio?"
Si, diciamo economia e organizzazione del lavoro, ma danno cinque minuti, sara' una cosa breve. Sempre che mi ricordi cosa dire ;)
Rispondi
FASSINA NOOOOOOOOOO

aiutooooooooo matteoooooo nooooooooooo
Rispondi
Per i dati di Tecnè invece la flessione del Pdl porta a una sostanziale parità con il M5S. Il Pd scende al 27,2% (rispetto al 28,8 del 17 ottobre), mentre il Popolo delle Libertà resta al 24,2% (contro il 24,6 della scorsa settimana). I Cinque Stelle si attestano al 24,1% (dal 22). Gli altri partiti si stabilizzano tutti sotto al 4 per cento: Lega Nord 3,9 (dal 4,5), Sel 3,7 (dal 3,8), Fratelli d’Italia 3,2% (dal 2,8), Scelta Civica 3,2% (dal 2,3), Udc 3,1 (dal 2,3). Gli incerti o gli elettori che vorrebbero astenersi sono il 49,3% (saliti dal 48,9 del 17 ottobre). Quanto alle coalizioni, si invertono le prime due posizioni, con il centrodestra in testa di quasi un punto sul centrosinistra. Entrambi i poli sono comunque in calo, ma il M5S è ancora distanziato di circa 8 punti dalla prima posizione. Centro (Sc e Udc) in lieve calo e sinistra (Prc, Idv e altri) in leggera salita. I dati sono questi (tra parentesi il precedente del 17 ottobre): centrodestra 32,4% (33), centrosinistra 31,5% (33,2), M5S 24,1% (22), centro 6,3% (6,7), sinistra 3,9% (3,5).
Rispondi
12 risposta · attivo 596 settimane fa
Drammatico (per L'Italia) l'aumento del M5S.
Rispondi
..Anche per questo dovrebbero cambiare la legge elettorale...c'è il rischio che Grillo con il 28% prenda il 55% alla Camera.. :o
Rispondi
Non c'è questo pericolo, il premio di maggioranza va alla COALIZIONE che prende più voti, non al partito.
Rispondi
Drammatico ma ampiamente prevedibile.
Rispondi
Vediamo ora quanti voti prendono davvero a Trento e Bolzano.
Rispondi
Non importa, Bert, le Politiche sono altra cosa.
Rispondi
Qualche elemento empirico concreto non guasta.
Rispondi
il primo test vero per il m5s sono le europee
Rispondi
Non credo, le europee sono le elezioni più slegate dalla realtà interna.
Rispondi
Dipende.
Spesso vengono considerate politiche di scorta. Gli argomenti nel 2009 erano del tutto politici, altro che europa
Rispondi
anche i risultati furono molto " italiani "
Rispondi
My thought exactly
Rispondi
scissione PD: giulio verso il partito delle fiorentine
Rispondi
chi sei ? :o
Rispondi
Il Casaleggio di bidimedia :D
Rispondi
Un bilancio partecipato costruito nei municipi assieme a cittadini e associazioni. Così vuole il sindaco Ignazio Marino che ieri ha esposto il progetto alla sua giunta. Dalla cultura ai servizi sociali la manovra comunale dovrebbe quindi diventare un disegno condiviso tra amministrazione e cittadini romani. Per questo il sindaco ha annunciato una grande campagna di ascolto nei municipi, dove per un mese si terranno assemblee di cittadini, associazioni e comitati di quartiere per discutere il previsionale 2014 "che mi impegno a far approvare entro Natale". La dead line oltre la quale tutto potrà succedere.

Resta preoccupatissimo, il sindaco Marino, sulle casse capitoline. Ad angosciare l'inquilino del Campidoglio è il ritardo del governo sulla norma salva-Roma: non solo il decreto che dovrebbe contenerla, collegato alla legge di Stabilità, non è stato ancora approvato, ma non si sa neppure se, quando e in quale atto l'esecutivo avrà intenzione di inserirla. Tant'è che ieri per tutto il giorno Marino ha data la caccia (telefonica) al premier Letta e al ministro Delrio per capire a che punto fosse lo stato dell'arte e per sollecitare un provvedimento d'urgenza, foss'anche composto da un unico articolo sulla capitale e le misure per farla uscire dall'emergenza.

D'altronde il tempo stringe: il termine del 30 novembre entro cui l'assemblea capitolina dovrà licenziare il previsionale 2013 si avvicina a grandi passi, senza la norma antidefault che consentirà di dimezzare gli 867 milioni di deficit ereditato da Alemanno sarà impossibile portare il bilancio in giunta e, a seguire, in consiglio comunale. Facendo diventare concreto, in caso di ostruzionismo dell'opposizione, il rischio di commissariamento.

Uno spettro da scongiurare. Ma sotto accusa, nelle quattro ore di confronto dai toni inizialmente aspri ma concluso con una tregua armata in cambio di alcune concessioni ai partiti, è finita pure la catena di comando dello staff di Marino, "fra il capo di gabinetto Fucito e il capo segreteria Foschi non si capisce chi fa cosa" la contestazione, alla quale il sindaco ha risposto promettendo una "revisione generale dei compiti di ciascuno", oltre a un "maggiore coinvolgimento dei consiglieri nelle decisioni strategiche della giunta" specie su sociale, cultura e bilancio. Anche per questo gli incontri tra il sindaco e i rappresentanti della sua maggioranza saranno più frequenti, non più ogni 30 giorni ma almeno una volta ogni due settimane.

Intanto il presidente Coratti e D'Ausilio (Pd), Peciola (Sel), Giansanti (Civica) e Caprari (Centro democratico) hanno chiesto e ottenuto la riduzione dei dirigenti esterni, che dovevano essere una trentina e invece scenderanno a 18, nonché di piazzare i loro uomini in alcune caselle strategiche come l'Urbanistica. Intanto il presidente Coratti e D'Ausilio (Pd), Peciola (Sel), Giansanti (Civica) e Caprari (Centro democratico) hanno chiesto e ottenuto la riduzione dei dirigenti esterni, che dovevano essere una trentina e invece scenderanno a 18, nonché di piazzare i loro uomini in alcune caselle strategiche come l'Urbanistica.

Perfino ciò che nella riunione di ieri è non è stato detto ma è rimasto sottinteso: il rimpasto che la maggioranza ritiene necessario per far funzionare la squadra di governo. Con la sostituzione di trequattro assessori tecnici, dalla Morgante alla Barca, dalla Cutini a Caudo, che dialogano poco con l'aula e con la città. Un argomento tabù, almeno per ora, ma che all'inizio dell'anno prossimo, archiviata la maratona finanziaria, sarà inevitabile affrontare. E di cui si parlerà ancora molto. Anche nelle prossime riunioni del sindaco con la sua maggioranza che, da mensili, diventeranno quindicinali: a riprova che è scoppiata la pace. E che senza i partiti neanche i marziani riescono a governare.
Rispondi
Partito il congresso Pd, c'è subito la sorpresa. Luigi Tosiani, sfidante del segretario uscente Raffaele Donini, che ha l'appoggio di tutte e tre le mozioni nazionali, vince in tre dei paesi che già giovedí sera hanno votato: a Castello d'Argile, Castel di Casio e Lizzano in Belvedere. Ad Argile in particolare, dove si votava dalle 20 alle 22,30, Tosiani batte Donini con 33 voti, mentre Il segretario uscente, che resta comunque favorito sul risultato finale, si ferma a 12 voti. Piuttosto alta anche l'affluenza, grande incognita di un congresso che che finora è parso sottotono tra 17mila iscritti della federazione bolognese (in calo rispetto a un totale di 23mila iscritti dello scorso anno), che supera a Castello d'Argile, secondo i primi calcoli, il 40%. E sembra essere alta anche negli altri circoli che vedono l'affermazione dello sfidante. Vittoria nettissima per Tosiani a Castel di Casio, dove Tosiani prende 36 voti contro i 3 di Donini, più di misura a Lizzano in Belvedere, che finisce 11 a 6 sempre a favore dello sfidante. Vince invece il segretario uscente Donini a Crespellano, con 45 voti a 20, cosí come alla Noce di Navile, dove Donini s'aggiudica addirittura il 100%, con 37 voti a zero. Vince infine Donini anche a Loiano. "Sono molto soddisfatto, è un congresso vero e contendibile, vedremo alla fine come va", commenta il segretario uscente. Sul piccolo campione di ieri sera, lo sfidante arriva al 45% dei consensi, contro il 55% di Donini. La percentuale scende al 40% se si considerano anche i circoli di lavoro, che hanno votato nel pomeriggio di ieri.
Rispondi
Saluti dalla Leopolda...sono stato scelto per intervento domani, non mi sono portato dietro il discorso, ottimo direi!
Rispondi
5 risposta · attivo 596 settimane fa
piccoli bidimediani crescono
Rispondi
:) mi raccomando
Rispondi
Ps qualcuno di voi e' qui?
Rispondi
purtroppo no , partecipai a quella del 2011
Rispondi
io sono a firenze. ma alla leopolda non mi avvicino neppure se mi sparano.
Rispondi
grillo continuerà a prendere una barcata di voti, perchè i partiti sono inesistenti e non ci sono soldi, qualcuno obietterà che anche nel resto d'europa i partiti euroscettici sono molto forti, solo che lì hanno tendenzialmente sistemi istituzionali e politici solidi, da noi i partiti sono liquidi(nel senso di diarrea).
Rispondi
a proposito giulio che ci fai qua sul blog ; Corri alla Leopolda :p B)
Rispondi
berlusconi aveva qualche chance residuale di farcela il 2 ottobre, se prova a rompere ora con la finanziaria e la riforma elettorale in ballo, rimane con michela, la pitonessa e il cane dudù.... verdini no, lui lo arrestano prima...
Rispondi
5 risposta · attivo 596 settimane fa
Parliamoci chiaro, se davvero decade, rischia di andare (politicamente) alla deriva.

A questo punto non mi stupirei affatto che avesse una valangata di voti contrari anche da destra
Rispondi
la seconda cosa che hai detto è impossibile
Rispondi
Chi lo sa... Ormai è abbastanza chiaro che Berlusconi è il pericolo maggiore per chi vuole conservare lo scranno da parlamentare.

E questo ha la sua importanza.
Rispondi
io intendo i voti alle elezioni non quelli parlamentari
Rispondi
Ah, ma poi quando il Re è nudo, alla fine se ne accorgono anche gli elettori.

Anche Bossi pareva invincibile, invece...
Rispondi
(ANSA) - BOLZANO, 25 OTT - "L'accordo Pd-Svp si è consolidato nel tempo e ha fatto bene a questa realtà come ai rapporti con Roma". Lo ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani. "Il governo - ha aggiunto - ha mantenuto gli impegni nei confronti della Provincia, così come erano stati segnati in campo elettorale. Se il Pd avrà un buon risultato, questo accordo sarà ancora più equilibrato e permetterà di governare bene anche in futuro".
Rispondi
Riammessa la Lista Pittella.
Pittella sicuramente vincerà, unica consolazione per il cdx sarà vedere diminuito il vantaggio rispetto al 2010.
Rispondi
Cioè Alfano e schifani dicono in sostanza "Non andiamo perchè cerchiamo l'unità del partito"; che cazzo di discorse è? vuoi vedere che sotto sotto vogliono dire che B non è per l'unità
Rispondi
Anche Schifani non è al vertice
Rispondi
2 risposta · attivo 596 settimane fa
Assenti tutti gli "alfaniani"
Rispondi
Esatto al di la delle parole mi pare una presa di distanza netta;
Rispondi
PALERMO - "Altro che riforme: quanto successo oggi in Prima commissione non è altro che il risultato di un vero e proprio inciucio, una spartizione di poltrone con conseguente allargamento della maggioranza". Lo dice il parlamentare regionale del Pdl Giuseppe Milazzo in relazione all'elezione dei nuovi componenti dell'Ufficio di presidenza della commissione Affari istituzionali. "Il mio capogruppo, Nino D'Asero, si è genuflesso davanti al presidente Crocetta - continua Milazzo - : per questo penso che forse sarebbe meglio per me lasciare un gruppo ormai allo sbando piuttosto che affondare con esso. Nonostante questo - aggiunge - rimarrò leale ai vertici romani del Popolo delle libertà, anche se non parteciperò più ad alcuna riunione di gruppo. Adesso si discuterà la mozione di sfiducia - conclude il deputato regionale - ma non succederà niente: sono tutti messi d'accordo".
Rispondi
ROMA - Nessuno stop: Silvio Berlusconi non ha intenzione di frenare e avrebbe ribadito ad Alfano la volontà di andare avanti con Forza Italia e di convocare l'Ufficio di presidenza del partito. Alfano, che ha visto l'ex premier poche ore prima del vertice per convincerlo a rinviare l'incontro, ha deciso di non prendere parte all'Ufficio di presidenza lasciando Via del Plebiscito con gli altri ministri del Pdl: "Il mio contributo all'unità del nostro movimento politico, che mai ostacolerò per ragioni attinenti i miei ruoli personali, è di non partecipare, come faranno altri, all'Ufficio di presidenza che deve proporre decisioni che il CN dovrà assumere. Il tempo che ci separa dal CN consentirà a Berlusconi di lavorare per ottenere l'unità", ha detto Alfano.
Rispondi
3 risposta · attivo 596 settimane fa
Mi sa tanto di frase di circostanza
Rispondi
quindi non scinde rimane a cuccia come dudù
Rispondi
Da quanto ho capito nell'ufficio di presidenza comandano i falchi, mentre il consiglio nazionale è più equilibrato... Cmq è chiaro che Alfano punta a prendere tempo, è innegabile che la nascita di forza Italia costituisca una minaccia al governo e alla sua poltrona da vice premier
Rispondi
E' stata riammessa la lista Pittella Presidente mentre sono state escluse quelle dei Mir (Moderati in Rivoluzione), de "La Destra-Fiamma Tricolore" e di "Liberiamo la Basilicata". Lo ha stabilito il Tar di Basilicata che poco fa ha reso noto la sua decisione, che riguardava quattro liste, tutte della provincia di Potenza. Il centrosinistra dunque recupera la lista che annovera, tra gli altri, alcuni uomini più fidati del candidato presidente Marcello Pittella, come Mario Polese (coordinatore di Prima Persona Basilicata).

Non è andata bene invece al centrodestra, con il candidato presidente Tito Di Maggio che concorrerà senza la lista dei Mir. Stessa sorte per la lista de La Destra-Fiamma Tricolore e per la coalizione di sinistra guidata da Maria Murante, la lista Liberiamo la Basilicata che fa capo al tenente Giuseppe Di Bello non è stata riammessa.

Marcello Pittella ha commentato così l'esito del Tar: "Sono felicissimo, è una grande soddisfazione per la giustizia amministrativa, per il collegio che ha difeso, per i candidati, per il centro sinistra, per il mio partito e per la società lucana. Questa lista è un valore aggiunto per la democrazia partecipata in Basilicata, ed è un valore aggiunto averla recuperata ad una legittima competizione".

Da oggi è quindi definitivo il quadro delle liste e delle coalizioni che parteciperanno alle prossime elezioni regionali di Basilicata del 17 e 18 novembre.
Rispondi
1 risposta · attivo 596 settimane fa
Pericolo scampato, certo che assicurarsi che le liste siano pronte prima della scadenza sarebbe meglio...
Rispondi
che ne pensate?
Rispondi
1 risposta · attivo 596 settimane fa
Che le curve del pdl e m5s siano correlate mi sembra dovuto al fatto che gli elettori "marginali" ( dal 15 % in su )del m5stelle provengano dal cdx mentre la base storica ( zoccolo duro el 5 stelle 10 % ) sia di sinistra .

con affluenza al 75 % in questo momento sia sel che scelta civica prenderebbero meno del 3%
Rispondi

Comments by